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Red. Politica
ARICCIA (RM) – Botta e risposta tra gli amministratori comunali di Ariccia e i rappresentanti sindacali della CGIL Roma Sud – Pomezia – Castelli in merito alla questione lavoratori del sociale. Alla base della bagarre il mancato riscontro, da parte del palazzo comunale, alla richiesta di un incontro, più volte sollecitato dalla CGIL, per discutere le tematiche indicate dal sindacato: "la soppressione relativa il servizio del sociale e il licenziamento di alcuni lavoratori".
La CGIL accende quindi i riflettori sull'attuale governo ariccino, guidato dal sindaco Roberto Di Felice, riguardo quello che i sindacalisti hanno definito come un mancato interesse rispetto le "condizioni di lavoro dei cittadini". Gli amministratori comunali di Ariccia hanno replicato alla CGIL definendo le dichiarazioni sindacali destituite di fondamento e accusando i rappresentanti sindacali dei lavoratori di aver fatto "omissioni ed errori dal sapore più politico che tecnico".
Non è tardata quindi ad arrivare la controreplica sindacale alle dichiarazioni comunali. La CGIL insiste sul fatto che dal Comune di Ariccia si prosegue a non voler incontrare il sindacato nonostante le svariate richieste di confronto. "A seguito del comunicato di risposta del Comune di Ariccia ci troviamo costretti ad un chiarimento alla cittadinanza. – dichiarano dalla CGIL Roma Sud – Pomezia – Castelli – Affermare che la nostra organizzazione sindacale – proseguono – faccia delle “affermazioni del tutto false” è molto grave e soprattutto non vero. In premessa ci preme ricordare che la nostra organizzazione sindacale non sostiene alcuna
coalizione, ma svolge il proprio ruolo di rappresentanza dei lavoratori così come da loro richiesto. Ci siamo trovati costretti a divulgare il nostro ultimo comunicato, visto che nessuno si degnava di dare risposte dall’Amministrazione.L’Amministrazione sostiene di non volersi sottrarre. Ci domandiamo perché non ci convochi,
allora? Per entrare nel merito delle falsità dette dall’Amministrazione:
1 – In merito alla scadenza dell’appalto alla Cooperativa Millepiedi. Ci meraviglia la domanda dell’Amministrazione (“di quale licenziamento parliamo?) perché a seguito del non rinnovo dell’appalto due persone sono rimaste senza lavoro per scelta dell’amministrazione comunale. Licenziare vuol dire mandare via qualcuno da un posto di lavoro. Dove sarebbe l’affermazione falsa?
2 – Sulla scelta di finanziare i voucher non si dice che sia illegale, ma visto che come CGIL abbiamo raccolto milioni di firme per abolire questo scandaloso strumento difeso da una maggioranza “sorella” di quella uscita battuta nelle ultime amministrative in questo comune, non troviamo affermazioni false o incoerenti o, tantomeno, faziose neanche qui!
3 – Abbiamo chiesto un incontro come FP CGIL in merito alla vertenza con la Cooperativa Marianna Dionigi, ma non abbiamo ricevuto risposte. Volevamo sapere come l’Amministrazione intendesse dare seguito ad un impegno che era stato preso in occasione della revoca dell’appalto.Evidentemente le notifiche degli avvocati non sono bastate. Ma siamo un’organizzazione con una lunga storia e le attese non ci spaventano.
Infine per parlare di affermazioni vere ci preme sottolineare che il passaggio delle lavoratrici alla seconda in graduatoria è avvenuto mentre il Comune era in gestione commissariale e non con questa Amministrazione. Se ci si chiede dove fosse la FP CGIL mentre i diritti dei lavoratori venivano calpestati, la risposta è semplice: con i lavoratori!!! Grazie alla nostra mobilitazione siamo riusciti ad ottenere la tutela dei diritti dei lavoratori. Se l’Amministrazione vuole rinfrescarsi la memoria basta che veda i nostri comunicati stampa di allora ed il verbale del passaggio del personale. A conclusione di questa necessaria replica, – concludono dalla CGIL – rimaniamo in attesa di una convocazione da parte dell’Amministrazione.".
Intanto dal Comune di Ariccia ribadiscono che la questione non riguarda l'amministrazione locale: "Riguardo all'ennesima richiesta di incontro inoltrata dalla CGIL – FP al Comune di Ariccia, abbiamo risposto in maniera puntuale e molto chiara alle fantasiose domande da essa pretese di porre con atteggiamento che non merita alcun commento tanto appaiono speciose. Se questa confederazione sindacale fa finta di non capire, il problema riguarda soltanto essa e non l'amministrazione comunale. Se la medesima associazione non riesce a difendere i lavoratori ad essa aderenti con azioni legali tempestive ed incisive nei confronti del datore di lavoro (la cooperativa Marianna Dionigi) prima che i buoi siano scappati dalla stalla, è di nuovo un problema che riguarda quel sindacato e non l'amministrazione comunale di Ariccia."
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