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[ CLICCARE QUI PER LEGGERE L'ATTO NOTARILE PRINCIPI CHIGI "DONAZIONE OSPEDALE SPOLVERINI" DEL 4 MARZO 1912 ]
di Chiara Rai
Ariccia (RM) – L’ospedale Spolverini di Ariccia è tra le prime 14 strutture del Lazio in procinto di diventare Casa della Salute, pronta a funzionare da filtro per i pronto soccorso, aperta dodici ore al giorno e nella quale oltre ai medici di famiglia saranno presenti i servizi ambulatoriali per trattare le patologie croniche.
Lo Spolverini è conosciuto in tutta Italia come fiore all’occhiello della riabilitazione ed è una ex proprietà dei principi Chigi che con atto notarile di 102 anni fa sottoscrissero la donazione all'ente Istituto chirurgico ortopedico per la cura dei bambini deformi e rachitici. Poi il distretto sanitario della Asl RmH cedette, nell'agosto del 2007, in permuta al Comune di Ariccia la piena proprietà dell'ospedale. Si tratta di un’area di 14 mila metri quadri con parcheggi e un immobile che non ha bisogno di ristrutturazioni: “E’ una struttura chiavi in mano – dice il sindaco di Ariccia Emilio Cianfanelli – il Comune concede gli spazi necessari anche ad utilizzo gratuito, noi siamo pronti e la Regione ha già individuato lo Spolverini come sito idoneo, adesso la parola spetta alla Asl”.
Il primo cittadino di Ariccia Cianfanelli non ha dubbi sulla fattibilità del progetto che ritiene possa concretizzarsi entro qualche mese. E mentre da un lato c’è chi parla di opportunità per il distretto socio – sanitario dei Castelli Romani, c’è un gruppo di malati che promette battaglia e fa da scudo rispetto la difesa di una struttura pubblica votata alla riabilitazione: “Ricordo che la donazione dei Chigi – dice Teresa Fani, Responsabile dell’associazione polio e sindrome post polio – è vincolata, ovvero sottoposta a condizione sospensiva e risolutiva a che l'Istituto non sia mai destinato ad altro scopo all'infuori della cura dei bambini rachitici e deformi e quindi allo scopo riabilitativo”. Fani ribadisce il concetto che nel Lazio e nel centro sud e isole non c’è una struttura pubblica riabilitativa e che i pazienti operati ad Albano Laziale vanno a finire a curarsi in altre regioni. I pazienti operati è del territorio e dei malati. Dunque chi è contrario alla Casa della Salute chiede che venga rispettata la volontà dei donatori, e che la mission dell'ospedale, ormai in smantellamento, torni ad essere quella riabilitativa.
Intanto a palazzo Chigi ad Ariccia è stato appena presentato il decreto regionale che prevede le 14 strutture:“Le Case della Salute – ha affermato il consigliere comunale. Petrangolini – sono dentro il Piano di Rientro regionale che sia in grado di fornire una risposta socio-sanitaria adeguata alle esigenze dei territori. Nel decreto sono previste le prime 14, tra le quali c’è lo Spolverini di Ariccia, ma il nostro obiettivo è realizzarne 48 tante quanti sono i distretti socio-sanitari del Lazio”.
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