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2 anni agoon
Venerdì 24 giugno alle ore 21,30 presso la Sala Maestra di Palazzo Chigi ad Ariccia in scena
Trilussa cantato il terzo dei quattro appuntamenti con Le giornate di Trilussa, rassegna incentrata su
poesia, letteratura, teatro, musica ovvero un’immersione a tutto tondo nel mondo del Poeta tanto amato dal popolo dei Castelli Romani, luoghi cari a Carlo Alberto Camillo Salustri in arte Trilussa.
La rassegna è ideata e curata dalll’associazione La Terzina, coordinata dalla event planner Martina
Nasini, ha preso forma grazie al partenariato con il Comune di Ariccia e ha ottenuto i patrocini del
Ministero della Cultura, della Regione Lazio, dell’assessorato alla Cultura di Roma Capitale, del
Comitato Pasolini100, del CLICI (Centro di Lingua e Cultura Italiana Università degli Studi di Roma
“Tor Vergata”) dell’Adi (Associazione degli Italianisti) ed è inserito nel programma estivo Ariccia da Amare 2022.
La porzione letteraria della ricca serata vedrà un parterre di relatori d’eccellenza formato dal professor L. Rino Caputo, già ordinario di Letteratura Italiana nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Roma “Tor Vergata” e direttore della rivista internazionale Dante; dal cittadino onorario prof. Aldo Onorati, scrittore, poeta e raffinato dantista che approfondirà sulla rivoluzionaria tecnica del verso utilizzata da Trilussa, dalla professoressa Secondina Marafini, studiosa e editrice di Trilussa.
L’appuntamento di venerdì 24 giugno sarà arricchito dalla partecipazione straordinaria e
dall’intervento della professoressa Florinda Nardi, direttrice del CLICI (Centro di Lingua e Cultura
Italiana dell’Università di Roma “Tor Vergata”) che vorrà sottolineare il fondamentale legame che
unisce lingua e cultura in questo caso di Trilussa ma non solo.
“Una lingua e una cultura, quelle di Trilussa, che potremmo definire locali ma capaci di una potenza
che le ha elevate a un rango nazionale se non addirittura universale” anticipa la professoressa Nardi.
“Come studiosa di letteratura, con particolare attenzione a quella comica – aggiunge la direttrice del CLICI – ci sarà modo di insistere sull’importanza della capacità dell’uomo, anche in letteratura, di ridere di se stesso, mettendosi in discussione attraverso il riso: il comico, l’umorismo, la caricatura, l’ironia e l’autoironia che sono decisamente strumenti utili a salvare il mondo perché ci rendono un po’ più consapevoli, più umili e più attenti a quelle che sono le cose davvero importanti nellla vita.
Trilussa ha avuto questo grande dono. Tutte le sue poesie ma anche tante dichiarazioni da poeta che
ha dimostrato di saper ridere e deridere persino la sua persona, stanno lì a dimostrarlo”.
Il fulcro musicale della serata vedrà un Trilussa cantato portato in scena dal Maestro Mario Alberti, autore delle musiche, accompagnato dai Blue Clarinets, quintetto di clarinetti.
“Si tratta di un’opera credo del tutto originale” dichiara Mario Alberti che è anche presidente e
fondatore del’associazione La Terzina.
“Ho scritto quest’opera senza alterare minimamente le poesie di Trilussa delle quali ho rispettato tutto, fino ai minimi punti di interpunzione. E’ la musica che gira intorno a Trilussa. Non ci sono adattamenti ma riproposizioni che saranno arricchite dalle melodie dei clarinettisti che daranno modo
a questa serata di essere unica oltre che particolare”.
Il sindaco Gianluca Staccoli e la consigliera Anita Luciano, delegata alle associazioni, al marchio
IGP e ai bandi europei parteciperanno alla serata insieme a Irene Falcone, consigliera delegata alla
scuola in rappresentanza dell’Amministrazione comunale. Sarà presente anche il presidente del
Consiglio comunale, Michele Filosofi.
“Siamo onorati e soddisfatti di questa rassegna che ci ha incuriosito immediatamente e sta
riscuotendo un interesse che ricomprende Ariccia, tutti i Castelli Romani e e anche un pubblico cheda Roma torna a visitare la nostra città per le pagine culturali di letteratura e musica che, mai come con Trilussa, ben si accompagnano con la cultura del gusto e della tradizione ariccina e dei Castelli Romani” dichiarano Staccoli e Luciano. “Lingua e cultura con questo autore che tiene insieme usi, costumi, folklore e tradizione di Roma e dei Castelli Romani, si influenzano reciprocamente, restituendo un concentrato di emozioni e sensazioni che vanno dalla riflessione al sarcasmo ma sempre con il sorriso sulle labbra. Uno degli ingredienti dei quali in questo delicato passaggio della Storia c’è davvero un bisogno vitale per tutti. Ci piace pensare – concludono sindaco e delegata – di essere riusciti a intercettarli in pieno nella nostra Ariccia, potendo così invitare a raggiungerci chiunque voglia trascorrere una serata all’insegna della bellezza, dell’arte, della cultura, della riflessione che, senza entrare in contraddizione, riesce a ben coniugarsi anche con un po’ di sana e rilassata spensieratezza.
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