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Roma

ARICCIA ELEZIONI, VENERDI' IL VERDETTO DEL CONSIGLIO DI STATO

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Tempo di lettura 3 minutiIl 13 luglio il Consiglio di Stato deciderà nel merito e di fatto nessuno brancolerà più nel buio di un'incognita che inizia ad arrovellare le menti, con le alte temperature di questi giorni.

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Chiara Rai

Ad Ariccia non si fa altro che parlare dell’incognita sulle elezioni amministrative e sulle irregolarità rilevate dal Tar che sostanzialmente ha annullato annulato le operazioni elettorali ariccine dello scorso maggio 2011, nonché la proclamazioni degli eletti. Si tornerà al voto? Oppure rimarrà il sindaco di centrosinistra Emilio Cianfanelli che ha vinto poco più di un anno fa grazie a soli 32 voti di scarto rispetto all’ultimo voto con l’acerrimo avversario di centrodestra Roberto Di Felice? Venerdì 13 luglio, il Consiglio di Stato deciderà nel merito e di fatto nessuno brancolerà più nel buio di un'incognita che inizia ad arrovellare le menti, con le alte temperature di questi giorni. Ariccia che da mandati e mandati vede al comando il medico Cianfanelli, pare spaccata in due. La squadra dei “cianfanelliani” che ancora si regge in piedi grazie al collante dei vertici del Pd che gli fanno da scudo interno ed esterno e la squadra dei “difeliciani” che vorrebbero dare una svolta ad Ariccia e concretamente ci erano quasi riusciti se non fosse stato per quei 32 voti mancanti e, a loro dire, per tutte quelle irregolarità denunciate dal proprio leader e la sua squadra su un nutrito ricorso al Tar che ha trovato accoglimento. Intanto, torto collo o meno, a governare Ariccia, da marzo scorso, c’è il commissario prefettizio Enza Caporale che nel caso si dovesse tornare alle urne, traghetterà la macchina amministrativa fino alle amministrative 2013.