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Redazione
Roberto Di Felice, candidato a sindaco alle ultime elezioni ariccine, nonché vincitore dei ricorsi al Tar che di fatto hanno annullato le operazioni elettorali del 2011, risponde alle ultime affermazioni di Emilio Cianfanelli. "Io non commento le sentenze, – dice Di Felice – le rispetto. I commenti li lascio agli esperti di diritto e, siccome emilio Cianfanelli non è un giurista, i suoi giudizi sull’operato del Tar sono mero rumore di bocca. Per quanto riguarda i rampolli di famiglie di persone che svolgono attività imprenditoriali e che io avrei dovuto tutelare con la mia candidatura, rispondo che è la solita mistificazione del diffamatore Emilio Cianfanelli. Invece egli è in politica per difendere gli interessi, questi sì veri, dei propri figli. Poi Emilio Cianfanelli dovrebbe spiegare perché tra i politici che hanno subito arresti in carcere o domiciliari negli ultimi anni ad Ariccia, tutti hanno sostenuto la sua candidatura. Inoltre dovrebbe spiegare perché hanno sostenuto la sua candidatura persone che nel passato, facendo parte di determinati movimenti politici, volevano sovvertire l’ordine democratico dello Stato. Io credo che la parte migliore del Pd di Ariccia dovrebbe prendere le distanze da questo personaggio per far si che anche ad Ariccia finalmente termini il secolo balordo del ‘900, secolo in cui, attraversando tutte le stagioni politiche, la famiglia di Emilio Cianfanelli ha indossato tutte le camicie del potere a cominciare da quella nera. Invito il Prefetto a tutelare il buon nome della giustizia amministrativa, in questo caso il Tar , la cui sentenza, secondo una delle tante esternazioni di Emilio Cianfanelli, viene definita la punta di un iceberg ben più preoccupante per Ariccia come se vi sia una sorta di collusione. Il pericolo vero per Ariccia era, è e rimane Emilio Cianfanelli, come dimostra l’enorme regalo concesso alla società Panorama".
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