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Roma

ARICCIA ELEZIONI TAR, CIANFANELLI: "RICORREREMO IN CONSIGLIO DI STATO, LE IRREGOLARITA' RIGUARDANO LA MANCATA NOMINA DEL PRESIDENTE DELLA SEZIONE 15"

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Tempo di lettura 2 minutiDi Felice: "l’unico condannato in via definitiva dalla Corte Suprema di Cassazione per diffamazione aggravata è Emilio Cianfanelli"

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Chiara Rai

All’indomani del pronunciamento del Tar Lazio che ha annullato le elezioni del 2011 ad Ariccia, interviene il Sindaco Emilio Cianfanelli: “Abbiamo appreso la motivazione con la quale il Tar ha annullato le elezioni ad Ariccia. E la motivazione sostanzialmente unica è che mancava la nomina formale del presidente di seggio della sezione 15. Questo mero errore formale, che ha portato all’annullamento di tutte le elezioni, è però l’oggetto di un’indagine penale che vede impegnate la magistratura ed i carabinieri nel fare piena luce sullo svolgimento dei fatti". Cianfanelli asserisce inoltre che sulla vicenda risulta indagata una funzionaria comunale e che il candidato sindaco Di Felice e il consigliere del suo gruppo Indiati sarebbero stati interrogati sui fatti. Ma su questo presunto interrogatorio arriva secca la risposta di Di Felice, il quale smentisce nella maniera più assoluta di essere stato interrogato. Lo stesso vale per Indiati. Roberto Di Felice fa presente ai lettori de l'osservatore laziale che l’unico condannato in via definitiva dalla Corte Suprema di Cassazione per diffamazione aggravata è Emilio Cianfanelli e che destinatario di altre denunce per lo stesso reato è sempre il medesimo soggetto. "La vita di Roberto di Felice è trasparente – dice Di Felice –  dall’inizio dei suoi giorni fino ad oggi e se qualcun altro, che non lo è, si definisce trasparente allora Roberto Di Felice merita di essere considerato il campione di trasparenza".

Intanto proseguono le dichiarazioni di Cianfanelli che puntualizza: "Ribadisco che noi con questa torbida situazione non c’entriamo nulla, che il Tar non parla affatto di brogli ma di una sola circoscritta irregolarità formale (e non ben 12 come voluto da Di Felice) per la quale non c’è alcuna indagine penale nei confronti di alcuno della nostra maggioranza. La nostra trasparenza è assoluta e forti di questo presenteremo ricorso al Consiglio di Stato. Questa sentenza, che annulla il voto ad Ariccia per una sola mera irregolarità formale, getta la città in una situazione di grande confusione”.     
 

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