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Roma

ARICCIA ELEZIONI: IL COMMENTO DI DI FELICE A SEGUITO DELLE ORDINANZE COLLEGIALI DEL CONSIGLIO DI STATO

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Tempo di lettura 3 minutiDi Felice: "il collegio giudicante ritiene limpide le argomentazioni sviluppate dal Tar e non sorretti da elementi giuridici idonei a superarle i ricorsi contro le sentenze del Tar"

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Chiara Rai

Ancora accesi i riflettori sulle operazioni elettorali ariccine che di recente sono state, di fatto, annullate dal Tar (ivi inclusa la proclamazione degli eletti a seguito delle elezioni del 2011) a seguito di diversi ricorsi presentati, principalmente da Roberto Di Felice (ex candidato a sindaco con il Terzo Polo) e Enrico Indiati. Alla luce delle ultime ordinanze collegiali emesse dal Consiglio di Stato che da piena ragione al Tar, l'osservatore laziale ha voluto chiedere a Roberto Di Felice un commento in merito. Di Felice, cortesemente, ha rilasciato la seguente dichiarazione: "Lavoro da anni in un Ente pubblico territoriale e, prima che un politico, mi sento un uomo delle istituzioni. Come tale e a costo di apparire noioso, ribadisco il mio rispetto per le decisioni dei Magistrati e, se le ritenessi ingiuste, non griderei mai al complotto oppure alla macchinazione politica, ma percorrerei le strade che l’ordinamento giuridico mette a disposizione di ogni cittadino. Per quanto riguarda le quattro ordinanze emesse il 18 aprile e con le quali un collegio di Magistrati appartenenti al Consiglio di Stato e composto di cinque membri ha respinto le ulteriori domande di sospensione dell’efficacia delle due sentenze del Tar a noi favorevoli, che hanno portato al commissariamento dell’amministrazione comunale di Ariccia, dico alle persone di buona volontà, attraverso questo giornale che cortesemente mi concede ospitalità, di andare direttamente alle fonti, cioè a leggere gli atti emanati dalla Magistratura, per formarsi un giudizio, invece di abbeverarsi alle fonti di chi, per interesse di parte, diffonde notizie parziali oppure distorte. Sempre per quanto riguarda le quattro ordinanze, vi è una frase che non si presta a interpretazioni di alcuna sorta ed è quella con cui il collegio giudicante ritiene limpide le argomentazioni sviluppate dal Tar e non sorretti da elementi giuridici idonei a superarle i ricorsi contro le sentenze del Tar. Concludo ribadendo la mia piena fiducia nell’operato dei Magistrati di qualsiasi ordine e nel fatto che il tempo è galantuomo e condurrà a dimostrare, come sta avvenendo per personaggi che agiscono nello scenario nazionale, quali sono i veri panni di ognuno dei protagonisti della scena politica ariccina".

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