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Roma

ARICCIA: DAI CASTELLI ROMANI ALLE VETTE DELL'HIMALAYA

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Tempo di lettura 3 minuti La spedizione, e tutte le manifestazioni ad essa collegate, ha già ottenuto il patrocinio del Comune di Ariccia, ed è in procinto di ricevere anche quello della Regione Lazio.

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Redazione
Ariccia / Castelli Romani
– Qualcuno penserà che sono pazzi, qualcun altro obietterà replicando con un 'no, pazzi no, ma di certo con qualche rotella fuori posto, questo si…". Che ambedue le ipotesi siano da scartare ve lo assicuriamo noi: sono sani, sanissimi; nel fisico e nella mente. Tuttavia prima di pretendere che ci crediate sulla parola è bene sappiate che quel che è certo, praticamente inconfutabile, è che loro non difettano certamente di audacia, tanto da far venir spontaneo ribattezzarli i novelli Breavehearth dei giorni nostri. Impavidi e tenaci. Ci vuole del fegato, in fondo, per prendere il mappamondo, farlo roteare e poi fissare il proprio indice sulle pendici dell'Himalaya. Tant'altro ancora per volare sin lì, alzare gli occhi al cielo e dirsi, l'un l'altro, "arriveremo sin lassù!". Non hanno ali, questo certamente no, ma un cuore grande e la determinazione di chi non si pone limiti. Caratteristiche fondamentali per chi, come loro, ha messo nel mirino l'impresa della vita.

Partiranno con questo spirito i quattro castellani che nel settembre del 2014 tenteranno la scalata alla sesta montagna più alta del mondo: il Cho Oyu. E lo faranno con due fini: quello di dimostrare che certe imprese non hanno età e, contemporaneamente, per dare un sostegno tangibile alla Fondazione Francesca Rava, che rappresenta in Italia l'organizzazione umanitaria internazionale N.P.H. – Nuestros Pequenos Hermanos, fondata nel 1954 di Padre Wasson, che da allora si occupa di salvare migliaia di bimbi orfani e abbandonati in 9 Paesi dell'America Latina. Alla Fondazione andrà infatti il 10% del ricavato delle sponsorizzazioni che serviranno a finanziare la spedizione dei quattro scalatori castellani. 

Un gruppo di 'giovincelli' di Ariccia che ha superato di slancio i 50 e che non ha mai smesso di porsi nuovi obiettivi. Antonio Magliacano, Giorgio Brunori, Carmelo D'Angelo saranno i tre impavidi scalatori che verranno trainati dall'esperienza dell'Istruttore Nazionale-Accademico del Club Alpino Italiano, il frascatano Massimo Marcheggiani, che sarà con loro  quando tenteranno la scalata alla vetta del Cho Oyu, la 'Dea del Turchese', 8.201 metri sul livello del mare, proprio sul confine tra Tibet e Nepal.  "La nostra – sono loro stessi a ribadirlo, rimarcando cosa li ha spinti a tale scelta – non è la voglia di una conquista a tutti i costi, non la ricerca di una prestazione estrema e neppure la perversa smania di sfidare i propri limiti ma, piuttosto, la curiosità, l'intima necessità di intraprendere un viaggio, un cammino, un percorso di vita per guardare lontano e sognare più a lungo. Chiederemo alla 'Dea del Turchese' di lasciarci salire, cercheremo di sfiorare i suoi fianchi senza lasciare tracce profonde ed invasive, pregheremo perché ci conceda il privilegio di poterci affacciare alla Porta del Cielo". Perché i quattro possano arrivare sin lassù sarà fondamentale il sostegno e l'appoggio di chi vorrà finanziare l'impresa.

La loro è infatti un’Associazione Sportiva Dilettantistica e di Promozione Sociale e Culturale, l'A.S.D. Robadachiodi, fondata proprio da questo gruppetto di cinquantenni 'sognatori', che insieme tenteranno l'impresa. L’Associazione, nata sulla spinta e sull’entusiasmo per questo progetto, ha come finalità più generali, in sintonia con lo spirito che anima i fondatori, la promozione di eventi finalizzati a favorire la pratica dello sport amatoriale a contatto con la natura, la sensibilizzazione alla salvaguardia e alla fruizione consapevole dell’ambiente, con particolare attenzione al territorio e all’ecosistema dei Castelli Romani, la promozione  della solidarietà intergenerazionale e del turismo sociale e, infine, il sostentamento di progetti d’interscambio culturale e solidale. 

La spedizione, e tutte le manifestazioni ad essa collegate, ha già ottenuto il patrocinio del Comune di Ariccia, ed è in procinto di ricevere anche quello della Regione Lazio. Diverse le iniziative che faranno da corollario alla stessa, tutte finalizzate a sensibilizzare la popolazione sullo spirito della spedizione e a far da veicolo alla stessa tramite la raccolta fondi. Si andrà, quindi, dalla serata di presentazione, durante la quale verranno svelate le finalità e i progetti dell’associazione, da svolgersi nel mese di febbraio  presso la 'Sala Bariatinsky' di Palazzo Chigi, ad Ariccia, alla 'Giornata dello Sport e della Solidarietà', organizzata dal Comune di Ariccia nel mese di maggio, con allestimento di una parete per arrampicata in piazza e la realizzazione di uno spettacolo teatrale multiculturale. Non mancherà, nel mese di giugno, un'escursione 'transgenerazionale', tramite un 'social trekking' sul Gran Sasso, dedicata alle fasce più fragili della popolazione (anziani e disabili) e ai giovani in età scolare, strutturata in percorsi personalizzati per le diverse categorie.

Di ritorno dall'aver fatto 'capolino' sul tetto del Mondo, i quattro daranno vita ad una serata-evento presso un agriturismo dei Castelli, dove nel novembre del 2014 condivideranno con tutti ogni particolare dell'impresa.  "Organizzare una spedizione di questo tipo – ammettono candidamente – e, più in generale, cercare di portare avanti un programma di attività mirate allo sviluppo della cultura sportiva, della salvaguardia ambientale e di progetti legati all’impegno sociale richiede, oltre al nostro entusiasmo, un consistente impiego di mezzi economici ed è per questo che chiediamo il supporto di chiunque lo voglia, a fronte del quale garantiremo un'ampia pubblicità alla singola attività, da veicolare durante tutte le nostre iniziative che precederanno e contraddistingueranno la scalata vera e propria".  Per chiunque voglia saperne di più 'Robadachiodi' è anche su Facebook. In alternativa si può scrivere al presidente, l'ing. Antonio Magliacano
 

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Roma, Ferragosto e turisti. Scattata l’operazione sicurezza: in manette 11 persone

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ROMA – In occasione della settimana di Ferragosto, per garantire una serena permanenza ai turisti e ai cittadini romani rimasti in città, i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno intensificato i controlli per prevenire i furti in abitazione, presso i centri commerciali, nelle zone maggiormente frequentate dai turisti e in modo particolare a bordo dei mezzi pubblici e presso le stazioni della metro della Capitale. D’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, nelle ultime 48 ore, i Carabinieri hanno arrestato 11 persone, gravemente indiziate, a vario titolo, del reato di furto e tentato furto aggravato in concorso.
 
Nell’area della stazione Termini, in via Gioberti, i Carabinieri di Nucleo Scalo Termini hanno arrestato un cittadino russo, già noto alle forze dell’ordine, fermato dal personale di vigilanza di un negozio di abbigliamento, dopo aver sottratto alcuni capi, ai quali aveva rimosso le placche antitaccheggio per eludere i controlli della vigilanza.
 
In via del Corso, i Carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia hanno arrestato due cittadini romeni – un 28enne e una 19enne, entrambi e con precedenti – sorpresi a derubare una turista cinese. I Carabinieri li hanno bloccati appena dopo aver sfilato il telefono cellulare dallo zaino della vittima.
 
In piazza del Colosseo, sempre i Carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia hanno arrestato due nomadi, di 26 e 40 anni, entrambe in stato interessante e con numerosi precedenti specifici, bloccate subito dopo aver asportato con destrezza una busta contenente 420 euro dallo zaino di una turista cinese.
 
I Carabinieri della Stazione Roma Macao hanno arrestato un 59enne italiano, senza fissa dimora e con precedenti, bloccato all’interno dell’autobus “H”, all’altezza della fermata Lungotevere de’ Cenci, subito dopo aver asportato con destrezza il telefono dall’interno della borsa di un 15enne.
 
Tre cittadini romeni – senza fissa dimora di 21, 38 e 58 anni – sono stati arrestati dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Centro che, in abiti civili, li hanno notati mentre si aggiravano con fare sospetto presso un negozio di abbigliamento in via Nazionale, rione Monti, e li hanno seguiti all’interno. Poco dopo, i tre sono stati bloccati all’uscita dell’attività perché sorpresi ad allontanarsi senza aver pagato numerosa merce, del valore di 570 euro, che avevano prelevato dagli espositori e occultato in zaini, previa rimozione delle placche anti-taccheggio.
 
Invece, all’interno di uno store del centro commerciale “Porta di Roma”, in via A. Lionello, i Carabinieri della Stazione Roma Nuovo Salario hanno arrestato un 30enne peruviano, sorpreso ad occultare prodotti di profumeria, del valore di circa 500 euro – all’interno di una borsa schermata.
 
Le vittime dei furti hanno sporto regolare denuncia-querela e tutti gli arresti sono stati convalidati.
 
Nell’ambito delle attività, infine, i Carabinieri hanno rintracciato un 35enne romeno, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e hanno denunciato alla Procura della Repubblica un 30enne di Roma trovato in possesso di 14 dosi di cocaina.
 
Privo di virus.www.avast.com

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Metropoli

Castel Madama, picchia i genitori per i soldi della droga

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I Carabinieri della Stazione di Vicovaro hanno arrestato in flagranza di reato un cittadino italiano di 24 anni, gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti in famiglia ed estorsione.
A Castel Madama, un piccolo comune nella valle dell’Aniene vicino Roma, la vita di una famiglia è stata turbata per anni da un figlio con problemi di droga. Il giovane, di 24 anni, per ottenere il denaro necessario all’acquisto di stupefacenti, ha ripetutamente minacciato e maltrattato i suoi genitori.
Una sera, la situazione è degenerata; durante una violenta lite, il ragazzo ha aggredito il padre, provocandogli delle lesioni. Questo episodio ha spinto la famiglia a denunciare tutto ai Carabinieri, che hanno attivato immediatamente la procedura del “codice rosso”.
Il dramma familiare ha raggiunto il culmine il 6 agosto, quando il giovane, in preda all’ira, ha iniziato a prendere a calci e pugni la porta d’ingresso della casa dei genitori. Non contento, ha minacciato e spinto la madre, riuscendo a estorcerle 30 euro e causandole delle contusioni. La donna, disperata, ha chiamato i Carabinieri, che sono intervenuti prontamente, fermando il figlio e mettendo fine a questo incubo. Ora il 24enne si trova nel carcere di Rebibbia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Tivoli.

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Castelli Romani

Monte Compatri, Agnese Mastrofrancesco nuovo consigliere di Città Metropolitana

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“Nel giorno del mio compleanno, tra messaggi, post e telefonate, ne è giunta una veramente diversa dal solito” inizia così il post di Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri e già assessore all’Urbanistica che nel giorno del suo compleanno riceve una notizia davvero inaspettata: “La Segreteria Generale della Città Metropolitana, ovviamente non per farmi gli auguri di compleanno, ma per comunicarmi che presto farò parte del Consiglio che siede a Palazzo Valentini, come consigliere”.

Una notizia davvero eclatante per la cittadina di Monte Compatri che non aveva rappresentanti in seno a quella che un tempo era la provincia di Roma da almeno quarant’anni.

Agnese Mastrofrancesco, mamma di due bambini, eletta in Consiglio Comunale per ben quattro mandati consecutivi diventa la prima donna di Monte Compatri a sedere a Palazzo Valentini.

L’abbiamo contattata telefonicamente, oltre che per farle le nostre personali congratulazioni, per avere, a caldo, le sue prime impressioni su questo nuovo incarico.


Consigliere Mastrofrancesco prima di tutto le nostre congratulazioni. Se l’aspettava?
Sapevo che sarebbe stato difficile, ma come per tutte le cose, dobbiamo sempre crederci, perché prima o poi, la ruota gira e può arrivare anche il tuo momento. Quindi non ero certa, ma ci ho creduto fino ad oggi.


Ora il suo impegno politico raddoppia: quali saranno le sue priorità per Città Metropolitana?
Io credo che fare politica è un impegno grande, come grande deve essere la passione nelle cose che uno fa ed in cui crede. Dopo una gavetta, all’ interno del comune di Monte Compatri, posso dire di essere pronta a portare le mie energie anche nel consiglio di Città Metropolitana, dove cercherò di essere sempre dalla parte dei più deboli, di quelli che non vengono mai ascoltati o peggio ancora visti.


Tanti i messaggi di congratulazioni all’indirizzo della neoconsigliere Mastrofrancesco prima su tutti quello della consigliere regionale Laura Corrotti che dalle sue pagine scrive:

l’onorevole Laura Corrotti insieme alla neoconsigliere di Città Metropolitana Agnese Mastrofrancesco

“Congratulazioni a Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri, che da oggi entra ufficialmente in Città Metropolitana. Sono certa che il percorso portato avanti negli anni si svilupperà sempre di più e contribuirà al miglioramento del territorio di Roma e della sua Provincia” a cui fanno eco moltissimi consiglieri comunali dei Castelli Romani.
Fa rumore la mancanza di un messaggio alla neoeletta da parte dell’amministrazione Comunale di Monte Compatri, paese in cui la Mastrofrancesco è da oltre 15 anni Consigliere Comunale.

A nome della redazione tutta auguriamo alla neoconsigliere di Città Metropolitana un buon lavoro.

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