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Roma

ARICCIA, CIANFANELLI: "PER COMPLETARE L'OSPEDALE DEVE ESSERE ELETTO SINDACO MAURO SERRA BELLINI"

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Tempo di lettura 2 minuti Stanziati gli ultimi 22 milioni di euro per acquistare tutte le attrezzature necessarie al nosocomio.

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Red. Politica

Ariccia (RM) – "La fase della distruzione della sanità è finita e noi stiamo ricostruendo un nuovo modello di difesa del diritto alla salute. Ai Castelli ci sarà uno dei più moderni ospedali italiani". Con queste parole il governatore del Lazio Nicola Zingaretti ha annunciato che sono stati appena stanziati gli ultimi 22 milioni di euro per acquistare tutte le attrezzature necessarie al nosocomio.

L'ospedale dei Castelli si trova quindi nella fase degli allestimenti dopodichè potrà finalmente partire. L'ex sindaco di Ariccia Emilio Cianfanelli, non ha voluto risparmiare una stoccata ai tanti "gufi" che hanno perseguito, secondo l'ex primo cittadino, i loro scopi fino al commissariamento del Comune di Ariccia. "Chi ha fatto cadere prima della scadenza l'amministrazione comunale di Ariccia sperava di fermare i lavori delle infrastrutture a servizio del Nuovo Ospedale. – Ha detto Cianfanelli – Zingaretti ha vanificato la loro azione da traditori, – ha proseguito l'ex primo cittadino di Ariccia – ha nominato un coordinatore. Il Commissario prefettizio ha convocato il collegio di vigilanza, il lavoro svolto dall'amministrazione di centrosinistra fino a febbraio ha permesso l'appalto della strada di collegamento Appia Bis Nuovo Ospedale per 8 milioni". Infine Emilio Cianfanelli ha invitato gli elettori a votare per il candidato sindaco Mauro Serra Bellini alle prossime elezioni del 5 giugno: "Per completare l'Ospedale – ha concluso l'ex sindaco di Ariccia – deve essere eletto sindaco Mauro Serra Bellini a capo della coalizione di Centrosinistra"

Il candidato sindaco di Ariccia a riguardo ha dichiarato :"I lavori pubblici e di viabilità per Ariccia sono all'ordine del giorno con il centrosinistra, grazie all'ottima sinergia con la Regione e la città metropolitana. E come centrosinistra abbiamo portato a casa due risultati importanti per la città, in queste ore. Il primo, di cui ci siamo fatti carico, da tempo come amministrazione, accogliendo una legittima richiesta dei cittadini di Via Perlatura e via Rufelli, fino all'intersezione con via Irlanda, è la loro sicurezza. Ebbene, i due km di strada interessati, saranno messi in sicurezza grazie alla consegna del tratto da parte degli uffici del delegato metropolitano alla viabilità, Massimiliano Borelli, al Comune di Ariccia; come su nostra richiesta. I due tratti sono ad alta pericolosità, teatro di incidenti, spesso notturni. Poiché erano tratti ex provinciali, per legge non vi si potevano collocare dissuasori né limitatori della velocità. Consegnandoli però al Comune, come chiedemmo durante l'amministrazione dell'ex sindaco Cianfanelli, i tratti ora rientrano nel territorio urbano di Ariccia e possono essere messi in sicurezza. Una volta eletto sindaco mi attiverò, con la futura giunta, per mettere in sicurezza il tracciato con misure idonee (i dissuasori ad esempio), provvedere all'illuminazione e procedere ai percorsi pedonali laddove possibili. Tutto quello che può migliorare la vivibilità dei residenti. L'altro successo che mi sento di condividere con i cittadini è l'invio in queste prossime ore di 250 lettere di  acquisizione bonarie dei terreni, alle rispettive ditte sul tratto di Vicolo di Mezzo e Vallericcia, per avviare il collegamento dell'Appia bis all'ospedale dei Castelli. È la strada che serve per raggiungere il nosocomio da Albano e da Ariccia, senza la quale rimarrebbe una cattedrale nel deserto: due corsie, una pista ciclabile e un marciapiede realizzati con gli 8 milioni di fondi regionali, già messi a bilancio. Grazie alla quadra raggiunta con Nicola Zingaretti, ad Ariccia in queste ultime ore per supportare la mia campagna, procederò – se il voto premierà i miei sforzi – al completamento di tutti i collegamenti viari utili a rendere Ariccia e i suoi servizi ancora più fruibili"
 

Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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