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Chiara Rai
Ariccia (RM) – In manette Mariana Silvestri ex responsabile ufficio elettorale del Comune di Ariccia accusata di calunnia e violazioni delle leggi elettorali. La signora, Silvestri avrebbe portato via di nascosto dall’ufficio dei documenti comprovanti la regolare nomina di un presidente di sezione, ciò al fine di creare ad hoc motivi di impugnazione utili ad invalidare le elezioni di Emilio Cianfanelli a sindaco di Ariccia, avvenute a maggio del 2011.
Cianfanelli prese circa 32 voti in più dello sfidante di centrodestra Roberto Di felice. Di fatti a seguito di questa circostanza furono presentati vari ricorsi amministrativi, principalmente dall’avversario del sindaco e candidato col Terzo Polo Di Felice, a seguito dei quali le elezioni furono invalidate dal Tar. Ma la sentenza del Tribunale amministrativo, dopo le indagini dei carabinieri, è stata di recente ribaltata dal Consiglio di Stato, facendo riammettere a pieni diritti Emilio Cianfanelli a primo cittadino di Ariccia.
La vicenda che ha coinvolto la responsabile dell’ufficio elettorale del Comune, e che ha pienamente riguardato le irregolarità rilevate dal Tar, è questa: nella sezione numero 15 è risultato mancante l'atto di nomina del presidente della sezione. La Procura di Velletri ha indagato a fondo per accertare la verità e individuare le responsabilità personali riguardo alla vicenda della nomina del Presidente della sezione. Lo scorso luglio Il Gip ha accolto la richiesta di incidente probatorio e la prosecuzione delle indagini avanzata dal Pm nei confronti della Silvestri, allora indagata per soppressione di documento insieme ad ignoti. I carabinieri, di fatto, hanno sbrogliato una matassa difficile, tessuta da dichiarazioni spesso in contrasto tra loro. Silvestri avrebbe dapprima asserito di non aver ricevuto, prodotto o visto sia l'atto di rinuncia che l'atto di nomina del presidente subentrato in sostituzione. Il marito della signora rinunciataria, invece, avrebbe dichiarato di aver presentato alla responsabile dell'ufficio elettorale l'atto di rinuncia della consorte e di aver indicato, su richiesta della stessa, il nominativo del presidente subentrato. E infine il presidente subentrato avrebbe asserito di aver ricevuto dal marito della signora rinunciataria l'atto di nomina redatto e firmato dalla responsabile dell'ufficio elettorale e di aver consegnato l'originale di tale atto alla Procura della Repubblica tramite i carabinieri della stazione di Ariccia. “Una vicenda molto triste – commenta il sindaco Emilio Cianfanelli – le cui responsabilità, a mio parere non si esauriscono alla signora Silvestri, ma forse fanno parte di un disegno più ampio. Questa è la mia impressione, ma comunque succedono fatti che non dovrebbero mai accadere”.
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