ARDEA, PETIZIONE POPOLARE PER IL RISPETTO DELL'ULTIMA VOLONTÀ DI GIACOMO MANZÙ

A.P.

Numerosi cittadini di Ardea hanno firmato la lettera inviata al Presidente Napolitano in merito alle richieste avanzate dal Comune di Bergamo di sradicare Manzù da Ardea.

Ecco la lettera:

Signor Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
siamo cittadini di Ardea e Le scriviamo nella certezza di interpretare il sentimento popolare della nostra comunità ed, in particolare, delle giovani generazioni. Ad Ardea, nell'antica terra dei Rutuli, è sepolto Giacomo Manzù (1908-1991) che visse gli ultimi trenta anni della sua vita nel nostro territorio dove ancora oggi c'è la sua casa, il suo laboratorio artistico, la sua fonderia e, soprattutto, il suo Museo che donò allo Stato italiano, nel 1979, con oltre 400 opere d'arte. Fu l'indimenticabile Presidente della Repubblica Sandro Pertini a venire ad Ardea, nel  1981,  per  ricevere  dalle  mani  di  Giacomo  Manzù  l'atto  di  donazione  della Raccolta d'arte. Fu un altro Presidente della Repubblica,  Francesco Cossiga, ad onorare Giacomo Manzù nel 1991 rispettando l'ultima volontà dell'artista che voleva essere sepolto ad Ardea. Il 22 maggio 1992, grazie ad un decreto del presidente della Repubblica, Giacomo Manzù fu sepolto nel parco del Museo di Ardea dove riposa in pace “vicino a quella gente semplice e vera che lo ha accolto con discrezione ed affetto e che sente privilegio di  custodirne le spoglie insieme alla sua grande Arte cui  tutto il  mondo guarda” (Inge Manzù). Nell'anno 2003, in seguito alla rivendicazione della provincia di Bergamo che con la Lega Nord voleva sradicare Manzù da Ardea, sostenendo che l'artista era “sangue bergamasco” indegno di  un sepolcro “in un paese romano”,  il  Comitato Popolare presieduto  da  Giosuè  Auletta  raccolse  10.000  firme  per  far  rispettare  l'ultima volontà  di  Giacomo  Manzù.  La  petizione  popolare,  con  le  10.000  firme,  fu consegnata il  9  dicembre 2003,  al  presidente della Repubblica  Carlo  Azeglio Ciampi  che  prese  atto  della  volontà  popolare  anche  in  seguito  ad  un  deciso intervento della Provincia di Roma. Signor Presidente della Repubblica, il Museo Manzù di Ardea, dal 2004, è diventato un centro vivo di attività culturali, come desiderava Giacomo Manzù, per la conoscenza del patrimonio artistico della Raccolta  e  del  patrimonio  storico  locale  grazie  al  servizio  educativo  gestito, volontariamente, da un gruppo di cittadini animato e coordinato da Giosuè Auletta. Migliaia di persone, soprattutto giovani e giovanissimi, visitano ogni anno il Museo Manzù di  Ardea, partecipano ai  numerosi laboratori didattici e venerano la tomba dell'artista come qualcosa di sacro ed di intoccabile per tutto quello che rappresenta per la storia della comunità locale! Il nuovo tentativo in questi  giorni, da parte del comune di  Bergamo, di  sradicare Manzù da Ardea è del tutto ingiustificato ed ingiustificabile. La nostra proposta ai cittadini  di  Bergamo,  anche grazie alla Sua autorevole intercessione, è quella di lasciare  riposare  in  pace  Giacomo  Manzù  unendo  i  nostri  sforzi  di  Italiani  per valorizzare la memoria e l'eredità di un artista che solo ad Ardea si sentiva cittadino del mondo.

Distinti saluti
Ardea 21 aprile 2012

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17/04/2012 ARDEA, BERGAMO VUOLE LE OPERE DEL MANZU' E IL SINDACO DI ARDEA NON CI PENSA AFFATTO