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Roma

ARDEA ELEZIONI, TAFFERUGLI NELLA PRESENTAZIONE DELLE LISTE ELETTORALI.

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Tempo di lettura 2 minuti Pdl accusato da Idv di ritardo nella presentazione della lista. Ci risiamo?

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Chiara Rai

Ad Ardea sembra proprio che qualcosa sia andato storto riguardo la presentazione delle liste per le prossime amministrative. Ancora una volta pare essere stato il Pdl ad avere qualche problemino d’orario. Esponenti dell’Idv hanno accusato i rappresentanti del Pdl di aver consegnato la lista a tempo scaduto. "Luca Fanco consigliere della Pdl, presente questa mattina alla consegna delle candidature per Ardea, è entrato dopo le ore 12.00, termine ultimo per la consegna delle stesse. Fanco era fuori dall'ufficio predisposto alle ore 12.04 e, miracolosamente, alle 12.07 risultava all'interno – scrive in una in una nota il consigliere regionale Claudio Bucci dell'IdV-  è entrato dopo la chiusura dei cancelli, tentando in un primo momento di arrampicarsi dalla finestra, poi, non riuscendoci, ha realizzato il blitz dalle scale che portano ad altri uffici, facendo credere che fosse già lì. Almeno 20 persone hanno assistito a questo degradante spettacolo, neanche nelle dittature si tollera tanto! Dopo aver fatto il suo ingresso, Fanco e i suoi mi hanno insultato personalmente dando vita ad una scena indecente. Il dato è che siamo fuori dalla legalità. In tanti anni di politica non mi è mai capitato di vedere nulla del genere. Si può già parlare di brogli, le Elezioni sono irregolari ancor prima del voto". L'on.Bucci, sostiene fortemente la candidatura a sindaco di Cristina Capraro. Immediate le razioni di Cristina Capraro, candidato Sindaco per IDV ad Ardea, presente al momento del deposito delle liste dei candidati per le prossime elezioni comunali ad Ardea: “La lista Eufemi è stata consegnata fuori dall’orario consentito. Il consigliere Luca Fanco, dopo la chiusura delle porte del Comune, testimoni anche esponenti di altri partiti, ha tentato, nonostante la presenza di Pubblici ufficiali, di entrare dalla finestra. Non riuscendo con questo espediente ha quindi usato le scale esterne che portano ad altri uffici. Risultato: la lista è stata presentata come se nulla fosse accaduto. E’ una vergogna! Siamo fuori dal recinto della legalità ancora prima di iniziare l’esperienza amministrativa. L’arroganza con cui questi personaggi si sono posti, pretendendo di essere al di sopra della legge, insultando i presenti ed il nostro delegato alla consegna delle liste, il fare minaccioso con cui hanno proseguito nella loro permanenza negli uffici sono uno spettacolo indecoroso. I cittadini non possono rimanere indifferenti a tutto questo: noi siamo per la legalità e il rispetto delle regole, non ci intimoriscono né ci riconosciamo in certi atteggiamenti arroganti usati finora nei confronti delle istituzioni e siamo pronti a denunciare questi brogli, figli di un sistema malato che nulla di buono fanno sperare per il seguito della tornata elettorale”. "Non parte sotto i migliori auspici la campagna elettorale per il Comune di Ardea. L'ennesimo caso di irrisione delle regole per la presentazione delle liste ci dimostra che il lupo perde il pelo ma non il vizio. Vigileremo per l'intera campagna elettorale affinchè le regole vengano rispettate fino in fondo. Ci auguriamo di non vedere scene come quelle di un consigliere che si arrampica sulla finestra perchè in ritardo su un atto ufficiale e al contempo ci chiediamo se davvero i cittadini vogliono nuovamente affidare la loro città a personaggi capaci di simili prodezze. Crediamo proprio di no." Lo dichiara in una nota il segretario regionale dell'Italia dei valori, Vincenzo Maruccio.

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Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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