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Latina

APRILIA, EMERGENZA ARSENICO: ATTIVO L'IMPIANTO DI DEARSENIFICAZIONE DA 600 LITRI AL SECONDO

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Tempo di lettura 4 minuti “Grazie a questo impianto è stato possibile rientrare nei limiti di concentrazione Arsenico stabiliti per legge, già dal 28 dicembre 2012."

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Redazione

Aprilia (LT) –  Culligan e Gruppo Zilio S.p.A hanno fornito ad Acqualatina un sistema di potabilizzazione dell’acqua per la rimozione dell’Arsenico e di altri prodotti contaminanti presenti nell’acqua potabile. L’impianto di dearsenificazione, il più grande installato in Italia e uno fra i più grandi in Europa, è stato inaugurato lo scorso 31 gennaio ad Aprilia, in provincia di Latina.

Questo impianto permette ai cittadini di erogare acqua potabile dall’acquedotto cittadino, in accordo con le nuove direttive entrate in vigore a inizio gennaio 2013. Acqualatina S.p.A. è il gestore del Servizio Idrico Integrato nell’Ambito Territoriale Ottimale n. 4 nel Lazio Meridionale. La realizzazione dell’impianto è stata necessaria a seguito della scadenza delle deroghe sulla presenza di certi tipi di inquinanti nell’acqua di acquedotto. Fra questi, i principali sono Arsenico e Vanadio. Questi elementi in alcune aree sono presenti naturalmente nelle acque di acquedotto, come risultato di formazioni geologiche che rilasciano inquinanti nelle falde acquifere. A seguito dell’aggiudicazione di una gara d’appalto, Acqualatina ha assegnato a Culligan il progetto per un sistema di trattamento acqua per ridurre questi inquinanti nell’acqua di acquedotto, secondo le nuove direttive della legge italiana. Il nuovo valore massimo che può essere presente nell’acqua e di 10 microgrammi/litro per l’Arsenico e 50 microgrammi/litro per il Vanadio.

“Grazie a questo impianto, che ricordo è il più grande d’Italia e tra I più grandi d’Europa, è stato possibile rientrare nei limiti di concentrazione Arsenico stabiliti per legge, già dal 28 dicembre 2012.” ha ricordato il presidente di Acqualatina S.p.A. Giuseppe Addessi. “Questo non vuole essere un discorso trionfalistico – ha aggiunto il presidente Addessi – ma una semplice constatazione dei fatti: a oggi abbiamo rispettato gli impegni, riportando i limiti di Arsenico nell’acqua al di sotto dei limiti di legge, poiché l’abbiamo ritenuto doveroso, ancor prima che nei confronti della Comunità Europea nei confronti di tutti i cittadini-utenti.”
“Culligan è orgogliosa di aver collaborato con Acqualatina a questo importante progetto per ottenere acqua di qualità. Culligan ha una grande esperienza nel trattamento dell’acqua potabile e stiamo attualmente lavorando a molti altri progetti per altri Comuni in Italia, per permettere di ottenere acqua potabile secondo le normative sull’Arsenico. Culligan è in grado di progettare e fornire impianti di grandi dimensioni, come questo di Acqualatina, ma fornisce anche piccoli sistemi per il settore domestico da poter installare sotto il lavello, impianti per il trattamento dell’acqua negli hotel e negli edifici pubblici, fino a sistemi più complessi montati su skid.” ha dichiarato Laurence Bower, Vice Presidente Senior EMEA di Culligan e Presidente di Culligan Italiana.

In precedenza, sempre in collaborazione con Acqualatina, Culligan ha fornito tre sistemi per la rimozione dell’Arsenico e altri inquinanti (Fluoruri e Vanadio) per i Comuni di Cisterna (LT) e Anzio (RM), così come ulteriori 15 impianti per ACEA ATO2 e ACEA ATO5, gestori del servizio idrico rispettivamente degli Ambiti Territoriali Ottimali n. 2 (Roma) e n. 5 (Frosinone), e per diverse aziende private per il trattamento dell’acqua municipale in molti comuni del Lazio.

Per questo progetto Culligan si è avvalsa della collaborazione di Gruppo Zilio S.p.A., specialista nell’eliminazione dell’Arsenico e Vanadio tramite un processo di adsorbimento di un minerale specifico, che ha una particolare affinità con questi elementi, facendoli aderire alla superficie porosa del minerale.
“Per affrontare con maggiore efficacia i mercati internazionali e intraprendere una crescita industriale consolidata, abbiamo sposato l’idea di creare una partnership con la società CULLIGAN S.p.A., nota azienda a livello mondiale specializzata nel trattamento dell’acqua. Quindi, associando il nostro know–how con una società industriale con una capillare e radicata presenza sul territorio a livello mondiale, ci permetterà di vincere una sfida internazionale, per rispondere in maniera efficace alle richieste di mercato per la potabilizzazione delle acque.” dice Damiano Zilio, Amministratore Delegato del Gruppo Zilio S.p.A.
L’acqua da trattare proviene da sei pozzi che contengono acqua con una concentrazione di Arsenico pari a 12 µg/l, per una portata massima di 600 litri al secondo. L’acqua trattata viene poi convogliata in una vasca di accumulo e rilancio.
L’impianto Culligan prevede l’installazione di quattro filtri collegati in parallelo secondo la speciale configurazione Culligan “quadrifoglio” garantendo un’alta efficienza di filtrazione. I gruppi valvole di ogni linea, realizzati con valvole a farfalla e attuatore pneumatico, sono installati in un container da 20 piedi in legno all’interno del quale è presente anche la strumentazione locale di controllo. Questa configurazione risulta estremamente compatta, con gli elementi sensibili protetti da eventuali agenti atmosferici per la presenza del container, in grado di consentirne anche un eventuale spostamento futuro in modo relativamente rapido.
Il sistema include un misuratore di Arsenico di tipo colorimetrico, in grado di monitorare, attraverso un programma impostabile secondo le necessità, la concentrazione di Arsenico nell’acqua greggia, nell’acqua trattata e nelle diverse fasi del processo. Per massimizzare il rendimento dei minerali il sistema è dotato di un pretrattamento automatico di tipo chimico.

“Il successo dell’operazione, confermato dai risultati delle analisi, è stato raggiunto sia grazie all’esperienza dello staff di Acqualatina, che ha fornito indicazioni precise nelle varie fasi di pianificazione e di installazione, sia all’esperienza Culligan nel progettare e realizzare un sistema che utilizza un’ampia varietà di diversi processi di trattamento. Sulla base di prove di laboratorio e test effettuati, siamo in grado di offrire al cliente soluzioni specifiche, progettate per le diverse esigenze tecniche ed economiche, non solo per quanto riguarda l’Arsenico ma anche per tutti gli altri tipi di contaminanti.” afferma Lauro Prati, Direttore Commerciale & Industriale di Culligan Italiana. “Le analisi effettuate hanno rilevato valori di Arsenico ben al di sotto dei limiti di legge, e questa è una grande vittoria per tutto il territorio.” ha dichiarato Marilena Rocchi, responsabile del reparto SIAN dell’ASL di Latina.
Culligan è presente in Italia da più di 50 anni, ed è una delle più importanti aziende di trattamento dell’acqua del paese. Oggi, Culligan fornisce soluzioni per il mercato domestico e industriale in tutta la nazione, con una vasta gamma di soluzioni sofisticate e di una capillare struttura commerciale e di assistenza tecnica.

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Cronaca

Roma e Latina, traffico di droga: sequestro beni da 4,5 milioni a capi organizzazione

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Maxi sequestro di beni da circa 4,5 milioni di euro tra Roma e Latina. Ad eseguire il provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca i poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma. Interessati beni e assetti societari, tra cui immobili e società riconducibili ai tre capi di un’associazione dedita al traffico di droga recentemente arrestati nell’ambito di un’operazione della Squadra Mobile coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Sulla base di accertamenti svolti dalla Divisione Anticrimine di Roma sarebbe emerso che dall’attività illecita avrebbero accumulato ingenti proventi reinvestendoli in parte in società di sale scommesse a Pomezia e Ardea e in una rivendita di veicoli a Roma, e, in parte, nell’acquisizione di proprietà mobiliari, immobiliari e in polizze assicurative. Tra i beni interessati dal sequestro disposto dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione di Roma – 4 compagini societarie e 4 immobili, tra cui una villa di notevoli dimensioni con piscina.

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Cronaca

Cisterna di Latina, duplice omicidio: lei si è salvata scappando dalla finestra

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Desyrée Amato, la 22enne sopravvissuta ieri alla furia dell’ex fidanzato che a Cisterna di Latina ha ucciso la sorella e la madre della giovane (49 e 19 anni), è riuscita a salvarsi fuggendo dalla finestra del bagno dove si era rifugiata. Cristian Sodano, finanziere di 27 anni, dopo aver sparato alle due donne con l’arma d’ordinanza ha seguito la ragazza in bagno e ha sfondato la porta a calci. Lei è riuscita a scappare dalla finestra e a nascondersi in una legnaia in giardino, poi ha raggiunto la strada dov’è stata trovata in stato di choc. Nel pomeriggio di ieri l’uomo – originario di Minturno ma in servizio nel reparto navale di Ostia – è arrivato nella casa delle tre donne, nel quartiere San Valentino. Al culmine di un litigio ha aperto il fuoco. Alcuni quotidiani scrivono che l’uomo aveva dormito in quella casa soltanto la notte prima del duplice omicidio, nonostante la rottura sentimentale. “Ho litigato e poi ho sparato”, ha detti ai poliziotti che l’hanno arrestato.

Nei confronti di Sodano la procura di Latina ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto, scattato dopo le indagini della Squadra Mobile e l’interrogatorio davanti al pm di turno, durante il quale l’uomo ha confessato la sua responsabilità, confermando quanto già dichiarato in prima battuta agli agenti intervenuti sul posto. Al termine degli atti di rito, è stato portato in carcere in attesa della convalida.

Secondo quanto si apprende Cristian Sodano, questo il nome dell’uomo, avrebbe ucciso Nicoletta Zomparelli e Reneé Amato dopo che queste erano probabilmente intervenute per difendere la sua ex fidanzata, Desyrée Amato. Il 27enne è stato rintracciato e portato in Questura dagli agenti della squadra mobile nel quartiere Q4 mentre stava cercando di raggiungere casa, nei pressi dell’abitazione di un parente. 

Di Reneé Amato e della sorella Desyreé si sa che avevano la passione per il ballo, come emerge dalle immagini sui loro profili social: la giovane uccisa aveva anche vinto qualche premio. La madre Nicoletta Zomparelli lavorava in un’agenzia immobiliare. 

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Pontinia, maltrattamenti di animali: chiusa azienda zootecnica

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La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Pontinia, unitamente alle componenti specializzate del Gruppo Carabinieri Forestali di Latina, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Latina e con il supporto del Servizio Veterinario dell’A.S.L. di Latina, hanno effettuato un controllo presso un’azienda zootecnica di Pontinia operante nell’allevamento di bufale.
Durante l’ispezione i Carabinieri ed i Veterinari hanno potuto accertare come gli animali fossero allevati e tenuti in condizioni non compatibili con le proprie caratteristiche etologiche.
Nello specifico gli operanti hanno rilevato come gli animali fossero costretti a stabulare in consistenti liquami, senza acqua, con mangimi contaminati.

Gli animali, di cui molti vitellini legati, sono stati inoltre riscontrati affetti da varie problematiche sanitarie e la mancanza dei requisiti minimi per la gestione degli stessi, con evidente sofferenza del bestiame e compromissione della salute degli animali.

Nella stessa azienda sono state trovate, poco distante dalle stalle, due carcasse di vitelli bufalini non smaltiti ed una discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi, nonché lo scarico nel canale attiguo all’azienda dei liquami e reflui prodotti dall’azienda.

Per tutti questi motivi l’azienda ed i 117 animali sono stati posti sotto sequestro. La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

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