Apple contro la pedopornografia, foto utenti criptate e scansionate ma è polemica sulla privacy

Apple scende in campo contro la pedopornografia e lo farà con un metodo innovativo quanto preciso. Il colosso dell’informatica infatti scansionerà tutte le foto caricate dai propri utenti in iCloud e salvate sui dispositivi, alla ricerca di immagini pedopornografiche che segnalerà alle autorità competenti. Lo ha annunciato la stessa azienda, che utilizzerà un metodo basato su codici cifrati che non dovrebbe mettere a rischio la privacy. Il sistema, come riporta la Cnn, trasformerà le foto in un set di simboli che verrà confrontato con un database fornito da alcune associazioni contro la pedopornografia, come il National Center for Missing and Exploited Children, ed è in grado di riconoscerle anche se ci sono stati dei piccoli cambiamenti come tagli o applicazione di filtri. Un software aggiuntivo, spiega sempre l’azienda sul proprio sito, farà delle ulteriori verifiche, tali da rendere la probabilità di errore inferiore a una su un trilione. Un’eventuale corrispondenza farà scattare un avviso che farà intervenire degli operatori che verificheranno se effettivamente le foto fanno parte del database. In questo caso l’account dell’utente verrà chiuso e scatterà la segnalazione alle autorità. “Il metodo – assicura Apple in un post sul proprio sito – è stato progettato avendo sempre in mente la privacy dell’utente”. L’iniziativa ha già suscitato qualche polemica nelle associazioni per il diritto alla privacy, come riporta sempre la Cnn. La nuova funzione sarà disponibile con uno dei prossimi aggiornamenti del software. Nonostante il plauso dei governi e delle autorità, l’iniziativa ha già suscitato qualche polemica e, in apertura sul Financial Times, viene riportata la notizia dell’opposizione di Whatsapp ad Apple, i cui nuovi strumenti di sicurezza e sorveglianza vengono definiti “molto preoccupanti” dal punto di vista della privacy. A parlare, nelle scorse ore, è stato Will Cathcart, capo dell’app di messaggistica Whatspp (di proprietà di Facebook) in lungo thread su Twitter. “Ho letto le informazioni pubblicate ieri da Apple e sono preoccupato. Penso che questo sia l’approccio sbagliato e una battuta d’arresto per la privacy delle persone in tutto il mondo. La gente ha chiesto se adotteremo questo sistema per WhatsApp. La risposta è no”, scrive Cathcart. L’applicazione di messaggistica, dunque, si dice intenzionata a non seguire il percorso tracciato da Apple per i suoi dispisitivi. Will Cathcart tiene a specificare che l’app fornisce già alcuni strumenti utili per segnalare e contrastare pedopornografia e abusi sui minori: “Il materiale pedopornografico e gli abusatori che fanno traffico di tutto ciò sono ripugnanti, e tutti vogliamo vederli fermati e arrestati. Abbiamo lavorato duramente per vietare questo fenomeno e segnalare le persone che ne fanno il traffico. Ma lo abbiamo fatto basandoci su misure appropriate. Per esempio, rendendo più semplice per le persone segnalare quel che viene condiviso. Whatsapp ha segnalato più di 400.000 casi alla NCMEC lo scorso anno, il tutto senza violare la crittografia”. Whatsapp critica a livello tecnico il metodo scelto da Apple per contrastare il fenomeno. “L’approccio che stanno adottando introduce qualcosa di molto preoccupante. Invece di rendere più facili le segnalazioni dei contenuti da parte degli utenti, Apple ha creato un software in grado di scansionare tutte le foto private sul telefono, anche quelle che non hai condiviso con nessuno. Questa non è privacy”, ha aggiunto Cathcart.

F.P.L.