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Redazione
Aosta – Un finale che nessuno dei suoi cari avrebbe mai voluto vedere ha interessato Christiane Seganfreddo, l'insegnante 43enne di Aosta scomparsa da casa alla fine di dicembre. Il cadavere della donna è stato trovato in un ruscello ad Arpuilles, frazione sulla collina della città, a due chilometri da casa. Lo hanno confermato gli inquirenti. Sul posto si sono recati soccorso alpino, vigili del fuoco e la polizia. La causa del decesso sembrerebbe accidentale.
Il corpo era su un fianco, con il volto semi appoggiato sul terreno. Secondo gli inquirenti, si troverebbe in quel posto da parecchi giorni, forse dal giorno della scomparsa. Ora si attende il riconoscimento ufficiale da parte dei famigliari che sono attesi sul luogo del ritrovamento. La donna indossava la stessa giacca nera e gli stessi pantaloni che aveva quando si è allontanata da casa. Al collo aveva un monile a cui era particolarmente affezionata. A scoprire il cadavere, in un terreno dell'Institut agricole regional, in una zona ricca di sentieri che collegano le varie frazioni sulla collina del capoluogo valdostano, è stato un addetto alla cura delle vigne. Sul posto sono giunti anche il pm, Pasquale Longarini, e il questore di Aosta, Maurizio Celia. Il cadavere è stato ricomposto nella camera mortuaria del cimitero della città. Il cadavere era in un ruscello largo circa 40 centimetri, in mezzo alle vigne della tenuta, nei pressi della frazione Grand Signayes di Aosta. Non si esclude che l'insegnante sia caduta accidentalmente mentre attraversava il terreno per raggiungere uno dei sentieri che attraversa la collina di Aosta e che nelle scorse settimane è stato più volte perlustrato durante le ricerche.
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