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Redazione
Anzio (RM) – Quando si ritiene che gli arresti domiciliari vengano assegnati così tanto per…ecco che i controlli serrati degli agenti della polizia di Albano Laziale smentiscono i tentativi dei "furbetti". P.M. di anni 30 si trovava agli arresti domiciliari nella sua abitazione di Anzio per scontare la condanna inflittagli dal Tribunale di Velletri, in quanto nel 2010 era stato arrestato per spaccio di sostanza stupefacente.
In questo periodo l’uomo però non aveva sospeso la frequentazione di altri pregiudicati, che anzi lo andavano a trovare a casa per trascorrere le serate insieme, violando così le prescrizioni imposte dall’Autorità Giudiziaria ai soggetti in regime di arresti domiciliari, circostanza questa accertata a seguito di una serie di controlli incrociati posti in essere dagli investigatori della squadra di PG del Commissariato Distaccato di P.S. di Albano Laziale diretto dal Dr. E. Massimo Fiore.
Una volta riscontrate le violazioni effettuate da P.M., l’Ufficio di Sorveglianza di Roma, competente per i condannati ammessi alla detenzione domiciliare, ordinava l’immediato accompagnamento del predetto presso il più vicino istituto carcerario, provvedimento che veniva immediatamente eseguito dagli agenti del Comm.to di Albano.
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