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di Domenico Leccese
Prenderà il via a Roma, dal prossimo 16 Ottobre un ciclo di conferenze intitolato "Geneticamente parlando" dedicato al rapporto tra genetica e psicologia. La criminologa, giornalista professionista, specializzata in ricerca persone scomparse.Nadia Milliery Ognibene spiega di cosa si tratta e quali saranno le tematiche che verranno affrontate durante gli appuntamenti con le conferenze.
Nadia quando parte questo ciclo di conferenze?
A partire dal 16 ottobre a Roma, si parlerà di ansia, depressione, malattie e bullismo in una chiave diversa confrontando le nuove scoperte della genetica e della psicologia.
Nadia quali sono i temi trattati oltre a :Assassini si nasce o si diventa?
La depressione può essere individuata anche attraverso lo studio degli esami del sangue? L’ansia può dipendere dalla modificazione del DNA?
Sono queste alcune delle domande alle quali risponderanno la genetista Marina Baldi e la psicologa e psicoterapeuta Marisa Aloia, promotrici del ciclo di conferenze “GeneticaMente Parlando” che inizierà il prossimo 16 ottobre a Roma, presso il laboratorio Genoma, in via Castel Giubileo 11.
Nadia, è un tema importante, sicuramente la prima vera iniziativa professionale su queste tematiche che si svolge in Italia.
Per la prima volta in Italia, grazie a queste due professioniste, potremo capire come il confronto tra la genetica e la psicologia possa portare a delineare nuovi e importanti percorsi sia in ambito scientifico che forense applicabili anche nella vita di tutti i giorni.
Nadia, entrando nello specifico, ci illustri il programma degli incontri?
Nei cinque incontri che si terranno ogni venerdì dalle 18 alle 20 verranno trattati argomenti diversi. Il particolare: il 16 ottobre 2015 si parlerà delle mutazioni genetiche e dell’imputabilità, il 20 novembre 2015 verranno analizzati lo stato d'ansia e le mutazioni del DNA, il 18 dicembre 2015 ci si occuperà della depressione e delle analisi del sangue, il 15 gennaio 2016 ci sarà un approfondimento sulle malattie rare e i disturbi del comportamento ed infine il 20 febbraio 2016 si cercherà di rispondere alla domanda: bulli si nasce o si diventa?
Nadia a questi incontri possono partecipare tutte/i, a titolo gratuito?
Va ricordato che il ciclo di conferenze è gratuito ma, visti i posti sono limitati, è necessario prenotarsi contattando la mail: geneticamenteparlando@gmail.com. L’iniziativa è aperta agli operatori che lavorano nel settore giudiziario quali ad esempio, magistrati, avvocati, investigatori ma anche medici, insegnanti, genitori e tutti coloro che vogliono capire e approfondire queste realtà.
Nadia, conosco personalmente la Dott.ssa Marina Baldi, ci anticipi i temi trattati?
“In questi ultimi anni – spiega la dottoressa Baldi – si è passati dal considerare la genetica poco più di un gioco accademico a una scienza esatta che ha un ruolo fondamentale in ogni forma di patologia che si manifesta in campo umano. Le nuove tecniche di biologia molecolare, che consentono di avere nuove informazioni sull'assetto genetico di un individuo, recentemente, hanno rivelato che esistono alcuni geni, le cui mutazioni predispongono in qualche modo a comportamenti quali appunto la depressione, l’ansia piuttosto che il bullismo”.
Nadia, ci anticipi i temi trattati dalla Dott.ssa Aloia?
Da parte sua la dottoressa Aloia sottolinea come: “Uno dei problemi di maggior risonanza a livello internazionale, per la psicologia è rappresentato dallo studio dei rapporti tra fattori ereditari e fattori ambientali nel “determiniamo” dei fenomeni comportamentali sia nell'uomo che negli altri animali. Oggi questo aspetto, grazie all'apporto delle neuroscienze, assume una grande importanza in ambito forense. Per il fatto criminale vi era predisposizione? Poteva essere evitato? Il caso di Stefania Albertani, di cui verrà illustrata la storia il 16 ottobre prossimo, ha presentato una componente genetica fondamentale per lo sconto di pena. Parleremo anche di Erika di come lei risulta essere "anaffettiva" e di come la pena scontata in carcere non è poi servita ad un riconoscimento delle proprie colpe. Anche per il bullismo sono state fatte scoperte nel campo neuroscientifico che indicherebbero la predisposizione ad atti violenti”.
Nadia, in conclusione, ci illustri i casi trattati dalle due professioniste?
Due professioniste note anche al di fuori dei rispettivi settori di appartenenza, per essersi occupate di diversi casi di cronaca nazionale quali ad esempio quelli relativi a Trifone, Piscaglia, Avetrana seguiti dalla Baldi piuttosto che le vicende legate alle scuole della Columbine, al processo Pacciani o a Olindo e Rosa per quel che concerne l’Aloia e che in modo chiaro e semplice ci permetteranno di avvicinarci a queste tematiche e vederle sotto un punto di vista diverso.
Un grazie a Nadia Milliery Ognibene, per il suo prezioso contributo
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