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Roma

ANGUILLARA,APERTURA NUOVA FARMACIA AL VAGLIO DEL TAR.

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Tempo di lettura 2 minutiManciuria/Fantauzzi Udc: “Chi pagherà eventuali danni?”

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Redazione

Anguillara (RM) – “Nessuno è profeta in patria, ma quando due mesi fa con un’interrogazione consiliare denunciammo le perplessità sulla legittimità della DGC 146 del 13 dicembre 2012, il Sindaco rispose in modo evasivo tentennando sulle modalità di ricerca attuate per la localizzazione della nuova farmacia.

Ora, su richiesta di due cittadini titolari del medesimo servizio insistenti sul territorio sabatino, che hanno impugnato gli atti amministrativi approvati dalla Giunta Pizzorno, si pronuncerà il TAR del Lazio”. Lo dichiarano i Consiglieri Udc Manciuria e Fantauzzi, alla lettura delle motivazioni giuridiche avanzate dallo studio legale incaricato per il dibattimento davanti al tribunale amministrativo.“All’Amministrazione Pizzorno – spiegano i due esponenti politici – vengono contestate nel merito la falsa applicazione  dell’art. 11 della legge 27/2012 e illegittimità costituzionale agli art. 117 e 118, per aver previsto la sede della quinta farmacia al di fuori della circoscrizione territoriale, come peraltro sanzionata dal parere negativo della ASL competente in materia e acquisito in data 22 gennaio.

Un amministrazione seria e capace di fronte alla contrarietà dell’Azienda Sanitaria Roma F – tra l’altro già espressa in precedenza (14/5/2012) all’adozione della delibera contestata e alle nostre puntualizzazioni dell’evidenza pubblica sulle modalità di assegnazione -, non esiterebbe un istante alla revoca dell’azzardato provvedimento amministrativo come tra l’altro da noi auspicato prima della presentazione del ricorso. Consapevoli dei forti rischi di eventuali danni economici per il Comune – hanno detto ancora Manciuria e Fantauzzi – esortiamo nuovamente Pizzorno a procedere alla revoca ed indire un bando trasparente per selezionare locali agibili per aprire la nuova farmacia comunale.

Bando che dovrà tenere conto della pianta organica stabilita nel 2010, come peraltro prescritto dall’Autorità Sanitaria di recente. Parimenti, oltre a occuparsi degli orari di Trenitalia, il Sindaco si occupi finalmente dell’emergenza arsenico il cui nuovo bando per la fornitura degli impianti ad osmosi inversa, dopo il fallimento del precedente – concludono i consiglieri Udc – ancora non è pronto, con conseguenze evidenti sulla salute pubblica della cittadinanza ”.