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Roma

ANGUILLARA, VIA ANGUILLARESE E LA SICUREZZA: FERMI A META’ STRADA

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Tempo di lettura 4 minutiI lavori si sono interrotti a metà luglio e ad oggi ancora nulla si muove.

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Emanuel Galea

Lo scorso 5 marzo pubblicavamo l’articolo “ANGUILLARA – LA SISTEMAZIONE DI VIA ANGUILLARESE DIVENTA REALTA'” dove l’architetto Antonio di Gioia, Assessore ai Lavori Pubblici illustrava il progetto per la messa in sicurezza della via Anguillarese. “L’opera del primo stralcio  – spiegava Di Gioia – comprende il tratto dal semaforo fino al passaggio a livello. E’ prevista l’eliminazione delle cunette che verranno sostituite da tubazioni sotterranee per tutto il tratto, ove possibile, coperto da marciapiedi”. In chiosa all’articolo auspicavamo che quanto dichiarato dall’assessore non si rivelasse in seguito soltanto uno dei soliti proclami.

Quanto dichiarato da Di Gioia veniva poi confortato anche dal primo cittadino Francesco Pizzorno: “L’opera di messa in sicurezza riguarda il tratto che va dall’incrocio tra l’Anguillarese e via dei Vignali, all’altezza quindi dell’attuale semaforo, fino all’incrocio con via della Mainella, nei pressi del passaggio a livello. – Dichiarava il sindaco lo scorso 30 aprile durante la prima assemblea pubblica – Sono previsti nuovi marciapiedi – proseguiva Pizzorno-  su entrambi i lati della carreggiata, nuove zebre stradali, un sistema di canalizzazione delle acque chiare, che dovrebbe ridurre l’impatto delle piogge sulla via spesso soggetta ad allagamento, due rotatorie (una all’altezza dell’attuale semaforo) e una all’incrocio con via di Pizzo Morronto (nei pressi del Conad), e un innovativo sistema di monitoraggio (dal costo di 120 mila euro) che prevede cinque stazioni di rilevamento del traffico veicolare, distribuite su più strade del paese, e un apparato di rilevamento degli incidenti. La durata complessiva dei lavori dovrebbe essere al massimo di sette mesi.” Il Sindaco specificava anche che l’importo complessivo dei lavori è pari ad un milione e 164mila euro di cui 559 mila euro da fondi regionali, 335mila euro dalla Provincia di Roma e 241 mila euro dal Comune.


I lavori sono iniziati verso la fine dello scorso  febbraio e gli inizi di marzo. Fino ad ora sono stati eseguiti lavori parziali nel tratto semaforo con via dei Vignali fino alla Banca delle Marche. Manca tutto il tratto a completamento fino al passaggio a livello, oltre naturalmente alla seconda rotatoria, l’asfaltatura e varie.I lavori si sono interrotti a metà luglio e ad oggi ancora nulla si muove.

L’interruzione dei lavori, ha suscitato la curiosità di molteplici cittadini che in un primo momento hanno pensato che l’interruzione fosse dovuta per motivi di ferie del personale della ditta appaltatrice. Siamo ormai ai primi di settembre e l’autunno è alle porte e quest’ipotesi non regge più. Le ragioni potrebbero essere molteplici e di varia natura. C’e’ chi ipotizza che i tecnici del Comune abbiano sbagliato in difetto le stime ed ora l’amministrazione, trovandosi a corto di copertura intenda fermare i lavori per economizzare. Un'altra ipotesi potrebbe essere, anche se pare bizzarra, che parte dei finanziamenti si siano smarriti strada facendo e quindi anche in questo caso non ci sarebbero più i fondi per continuare. Terza ipotesi, da non scartare, che la ditta appaltatrice, DO.VE s.r.l. per motivi ignoti, non se la senta di onorare più il contratto decidendo quindi di abbandonare il cantiere.

Il Comune ha il dovere di spiegare alla cittadinanza con tutta lealtà come stanno effettivamente le cose.


Ad Anguillara la gente ha il diritto di sapere se i lavori di messa in sicurezza continueranno. E nella malaugurata eventualità che le varie ipotesi trovassero delle conferme ci sarà da fare solo una considerazione.
Alle “incompiute” Museo Neolitico, Piscina Comunale e Cittadella Socio Sanitaria dovremo purtroppo annoverare anche la ormai “famigerata” via Anguillarese che nonostante i vari proclami e buone intenzioni rimane destinata a mantenere uno stato disastrato del manto stradale costellato di buche che in certi tratti diventano vere voragini. Speriamo di non essere alle solite dove la beffa non conosce limiti.

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