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di Ivan Galea
ANGUILLARA (RM) – Oltre il danno di non vedere un’opera pubblica completata pure la beffa di avere mille problemi da affrontare. Comincia a pesare l’eredità delle passate amministrazioni all’attuale giunta pentastellata che dopo il caso dell’acqua adesso deve vedersela con la “piscina di Godot” quella, per intenderci, che non è stata mai completata e che la collettività aspetta da almeno un decennio.
Non trova infatti fine la storia della copertura della piscina polo natatorio comunale di Anguillara, una vera e propria cattedrale nel deserto, dove l'ingegner Paolo Rozzi, direttore dei lavori e coordinatore della sicurezza, ha evidenziato, attraverso una relazione, gravi criticità quali problematiche dell’appalto, carenza progettuale, carenza di documentazione di cantiere, mancati pagamenti ai subappaltatori nonché gravi inadempienze in merito alla sicurezza, invocando l'intervento dell'amministrazione comunale. Dal Comune di Anguillara si è quindi deliberato di incaricare un legale al fine di valutare delle azioni stragiudiziali da intraprendere per la tutela dell'Ente relativamente al contratto per la realizzazione dei lavori che dovevano essere ultimati entro l'11 giugno del 2015 e che ad oggi risultano ancora sospesi.
E così questa struttura, tanto sbandierata e osannata, che doveva essere il vanto delle trascorse amministrazioni comunali, a partire da quella dell'ex sindaco Emiliano Minnucci – oggi onorevole parlamentare del Pd – che ne fu il fautore, ancora giace in mezzo alle erbacce, detriti e rifiuti con buona pace di tutto il denaro pubblico sperperato in nome di un vero e proprio monumento all’incuria e alla mala amministrazione.
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