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Redazione
Anguillara (RM) – “La tutela della salute pubblica rappresenta sempre una priorità per un’amministrazione seria che non può limitare la propria azione politica alla sola approvazione di una mozione. In attesa che gli uffici tecnici provvedano tempestivamente alla dearsificazione imposta dalla deliberazione N. 74 del 28/12/2012 e per prevenire azioni legali e legittime da parte delle associazioni dei consumatori, proponiamo di discutere urgentemente in Consiglio comunale la riduzione e rimborso delle tariffe dell’acqua”. Lo dichiara Sergio Manciuria, capogruppo UDC di Anguillara e componente Anci Lazio, dopo aver preso visione dell’Ordinanza sul divieto dell’uso della rete idrica Montano per i valori dell’arsenico oltre i limite di legge che, dopo Colle Biadaro e Ponton dell’Elce, estende di fatto la non potabilità dell’acqua all’intero territorio sabatino.
“L’ordine del giorno presentato stamani al Sindaco Pizzorno – spiega l’esponente Udc – vuole sancire un principio di fondo ribadito anche dalla recente sentenza del TAR Lazio n° 664/2012: non si può richiedere al cittadino e all’esercente di una licenza commerciale – al quale va rimborsato il costo del dearsenificatore per esercitare l’attività – di pagare un servizio idrico che somministra un veleno quale l’arsenico, oltre i limiti di legge. Siamo coscienti dei ritardi e colpe delle istituzioni sovra-comunali, Regione e Ministero Salute, nel reperire le risorse per consentire agli enti locali di conformarsi alle disposizioni del Dlgs 31/2001, ma a questo evento dannoso per la salute non può aggiungersi l’insensibilità dell’amministratore di turno per fare cassa sempre e comunque. Mi sono confrontato positivamente con gli altri due capigruppo di minoranza, Pizzigallo e Paolessi, – informa il referente sabatino – ed auspico che lo stesso accada con l’attuale maggioranza. Ribadisco la richiesta della sospensione delle tariffe con la riserva di ogni azione risarcitoria nei confronti degli altri organi responsabili da parte dell’avvocatura comunale.
Altresì come partito riteniamo fondamentale reperire nel prossimo bilancio previsionale le somme per rendere fruibile della potabilità sia l’acquedotto del Montano sia di quello del Consorzio Colle dei Pini-Barattoli. Una scelta equa e vicina alle esigenze dei cittadini – conclude il rappresentante dell’Unione di centro – dove la buona politica si fa garante non solo di preservare la salute pubblica ma anche dei diritti dei contribuenti”.
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