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Roma

Anguillara, stelle cadenti e astri nascenti: botta e risposta tra Comune e ex vice sindaco e assessore

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Tempo di lettura 7 minuti Prosegue la polemica innescatasi a seguito del rimpasto di giunta

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Red. Politica

ANGUILLARA (RM) – Botta e risposta tra amministrazione comunale di Anguillara e l'ormai ex vice sindaco e assessore Giovanni Chiriatti che mentre si trovava in ferie ha appreso la notizia, a quanto sembra dai giornali, di essere stato rimosso dalla carica di vice sindaco e da quella di assessore.

Nel comunicato diramato dall'amministrazione comunale durante la giornata di ieri si leggevano le dichiarazioni del sindaco Anselmo: "Ringrazio Giovanni Chiriatti, Franca De Santis, Franco Bernardini per l’impegno e il supporto dato fino a oggi. Proprio per il profondo rispetto che nutrono nei confronti dei cittadini e del chiaro mandato che ci hanno affidato di rinnovare profondamente questa comunità, hanno compreso che l’onere richiesto non sarebbe stato compatibile con i loro impegni personali e professionali". Il passaggio in cui il sindaco dice "hanno compreso che l’onere richiesto non sarebbe stato compatibile con i loro impegni personali e professionali" è stato interpretato come dimissioni. Ma poi il Comune ha meglio specificato che nel caso di Chiriatti e De Santis non si è trattato di dimissioni bensì di revoca delle deleghe e del mandato di vice sindaco.

Dopo essersi trovato alla ribalta su quasi tutte le cronache dei giornali italiani, compresa l'Ansa, che parlavano di dimissioni, perchè questo lasciava intendere il comunicato del sindaco, ecco arrivare un nuovo comunicato dal comune di Anguillara al quale Giovanni Chiriatti non ha mancato di dare riscontro.

Di seguito pubblichiamo il comunicato dell'amministrazione comunale di Anguillara e la risposta di Giovanni Chiriatti.

Nota del Comune di Anguillara "Ci rammarichiamo di dover dichiarare pubblicamente la situazione riguardante gli ex assessori nei confronti dell'amministrazione e dei cittadini tutti. I giornali stanno mercificando su di un episodio grave spammando ovunque dichiarazioni fallaci di persone che hanno dimostrato la loro irresponsabilità nei confronti di un impegno preso. I fatti sono diversi da come sono stati raccontati alle testate giornalistiche locali dai due ex assessori. I fatti sono gravi e sono stati portati all'attenzione del Movimento Nazionale Cinque Stelle con il quale ci siamo confrontati per poter prendere la decisione migliore e che non avrebbe arrestato i lavori intrapresi dall'insediamento.La verità é che Franca De Santis fin dall'inizio è stata esortata a mantenere la presenza in Comune già minima dall'inizio. Le brevi vacanze, richieste nel momento dell'insediamento, e che sono diventate venti giorni sui primi trenta di insediamento, attraverso una telefonata fatta in comune, insieme alle continue telefonate e messaggi che faceva agli altri assessori per delegare il suo lavoro, hanno fatto riunire il consiglio di maggioranza per decidere cosa fare di questa situazione grave che si stava delineando, anche per altri fatti successi di cui comunque manteniamo riserbo: la scelta erronea di un assessore. L'ex assessore ha cominciato ad essere avvisato telefonicamente durante le ferie che questa situazione non andava bene ed al suo ritorno ha incontrato il capogruppo che gli ha riportato la decisione del consiglio di maggioranza di revocarla, decisione discussa in fase di colloquio per oltre un'ora. L'ex assessore non ha assolutamente compreso la gravità della situazione tendendo solo a minimizzare. Chiediamo quindi la rettifica sulla sorpresa della revoca e chiediamo anche la rettifica sull'invenzione delle dimissioni che é stata creata di sana pianta dai giornali e non dal comunicato originale dell'amministrazione che era stato opportunamente scritto in concertazione con il responsabile stampa del Movimento Nazionale.Per quanto riguarda l'ex Vice Sindaco Giovanni Chiriatti, con immenso dispiacere dobbiamo dire che non ha adempiuto alla carica per la quale era stato scelto. Da tempo, circa venti giorni, lamentava di non poter ottemperare al mandato perché contrastava con le richieste del lavoro e della famiglia e ha dato verbalmente le sue dimissioni al consiglio di maggioranza ed al Sindaco lasciando l'amministrazione ed il Sindaco stesso in un momentaneo stato di crisi che é stata gestita dai consiglieri cercando di mediare tra il Sindaco ed il Vice Sindaco.
A causa della mancanza del Vice Sindaco sia nel Palazzo Baronale che negli incontri con la cittadinanza la situazione era oramai giunta a livelli talmente elevati che ad un certo punto abbiamo dovuto chiamare un consiglio di maggioranza urgente per fare il punto della situazione. Durante la riunione con il gruppo di maggioranza il Vice Sindaco Chiriatti ha ribadito il fatto che non poteva più mantenere il suo impegno che effettivamente aveva sottovalutato. A questo punto l'amministrazione ha dovuto rapidamente mettere l'attenzione su soluzioni alternative e definitive per il bene della cittadinanza e del lavoro che doveva per forza continuare per l'impegno preso con tutti i cittadini che hanno votato un cambiamento e non delle cariche. Si e' cercato di trovare una soluzione insieme con mediazioni e colloqui amichevoli, sopratutto per rispettare i cittadini che hanno creduto nella sua persona ed e' stato esortato a dare il massimo impegno come aveva promesso in campagna elettorale. Dopo incontri avvenuti con tutto il consiglio ha deciso di rimanere nell'amministrazione ma dichiarando che comunque il tempo che poteva dare era minimo perché lavoro e famiglia venivano prima di tutto, cosa che gli fa onore ma che ha creato un buco nella gestione del ruolo che ha voluto ad ogni costo togliendolo ad un altro candidato che avrebbe dato la sua più totale presenza. L'impegno che aveva preso con i cittadini e il gruppo e' venuto meno e, sopratutto, la fiducia del Sindaco che aveva riposto in lui le migliori aspettative e per questo motivo e' stato rimosso. Si rettifica il fatto che il Vice Sindaco non era a conoscenza del fatto che sarebbe stato sostituito, ma si sottolinea che secondo lui dovevamo aspettare che tornasse dalle vacanze lasciandoci così senza giunta e possibilità di portare avanti il programma. Abbiamo un impegno da portare avanti, il bene della città, non si può più aspettare, tutti i consiglieri e il Sindaco in primis sono consapevoli della mole di lavoro ed hanno preso un impegno con i cittadini che stanno portando avanti al massimo. Si precisa che nel comunicato stampa, per dare la massima trasparenza, nella lista degli assessori compare il nome del consigliere che si dimetterà facendo la surroga al primo dei non eletti della lista movimento cinque stelle seguendo l'iter previsto da regolamento comunale per la nomina ad assessore"

Nota di Giovanni Chiriatti ex vice sindaco ed ex assessore di Anguillara "Ho letto come molti di voi il comunicato dell'amministrazione e ho il dovere, mio malgrado, di rispondere. Nel comunicato in questione si parla di ferie prese da irresponsabili e di dimissioni verbali; si insinua inoltre che il sottoscritto non si dichiarava disponibile ad impegnarsi per portare avanti il proprio mandato. Ebbene queste ferie erano state comunicate e concordate da tempo. Purtroppo capisco che chi non ha mai lavorato, alzandosi alle 6 per prendere il treno e tornando a casa non prima delle 19, non può capire l'esigenza di un periodo di riposo, necessario anche dopo numerosi accadimenti personali avvenuti negli ultimi mesi, ma non giustifico la mancanza di solidarietà e la spocchiosità di chi si permette di additarmi come irresponsabile. Io credo nel movimento cinque stelle, quello vero però, fatto di persone che collaborano, fatto di unione, trasparenza e verità e proprio per questo avrei voluto parlare prima con la direzione nazionale invece di scrivere comunicati su Facebook, come infatti non sono solito fare ma, come ho scritto precedentemente, tantissime persone mi hanno chiamato chiedendomi di rispondere. Volevo inoltre aggiornarvi sul fatto che anche oggi ho provato a parlare con il sindaco ma i miei tentativi sono risultati vani. Inoltre la cosa che è giusto precisare è che ancora non ho ricevuto nessun documento ufficiale dall'amministrazione e sono sorpreso nel leggere che ieri si è svolta una seduta di giunta ma, evidentemente, la prassi è questa. Penso di essere una persona seria e ho sempre cercato di essere trasparente e quasi la totalità delle persone me lo riconosce. Qualcuno in questi giorni mi ha dato dell'ingenuo proprio perché cerco di dire le cose come stanno e perché mi fido dell'essere umano. Adesso mi sembra giusto che sappiate una piccola parte di burocrazia che si rende necessaria per spiegare come sono andate effettivamente le cose. Tutti coloro che fanno parte di un ente locale sanno che è regolato dal TUEL (il testo unico degli enti locali). In questo documento e precisamente nell'articolo 79 (vado a memoria perché sono ancora in ferie) si parla di come assessori e vice sindaco vengono ricompensati e come si devono regolare con il loro datore di lavoro. Per i dipendenti pubblici, come lo sono io, c'è la possibilità di chiedere l'aspettativa a costo zero per il datore di lavoro. 1) Chi prende l'aspettativa riceve per intero lo stipendio previsto dal TUEL (per il vicesindaco intorno alle 1.700 lorde), perde i contributi e gli accessori del lavoro, pur mantenendo il posto. 2) Se invece non ci si mette in aspettativa il comune versa come retribuzione la metà del compenso, l'assessore (o vice sindaco) ha a disposizione 24 ore mensili retribuite più altre 24 non retribuite. Inoltre, in caso di giunta, il lavoratore può usufruire di un permesso orario della durata della giunta più un tempo per raggiungere il comune dalla sede di lavoro. Ho fatto presente questa situazione. Ho detto che non avevo intenzione di chiedere l'aspettativa per non gravare troppo sul bilancio familiare. E che avrei garantito tre giorni a settimana usando permessi personali oltre alle 24+24 previsti da Tuel. Nei primi giorni di amministrazione ho visto in difficoltà il Sindaco e mi sono reso conto tre giorni potevano non essere sufficienti per assisterla e ne ho parlato con lei. Questa cosa è stata poi successivamente discussa in un apposita riunione interna il giorno Giovedì 28 luglio. Dalla riunione sembravano tutti concordi nell'andare avanti così e se si fosse reso necessario, eventualmente, avrei lasciato la funzione di vice sindaco mantenendo quella di assessore. A chi non ha mai avuto una busta paga ritrovarsi un compenso fisso mensile farà sicuramente molto piacere ma per uno che lavora da 30 anni vedersi dimezzare lo stipendio non è affatto piacevole. Sono partito e durante le ferie ho avuto una lunga discussione telefonica con il sindaco dopo 4 giorni. Poi tramite messaggi mi si chiedeva di confermare la disponibilità di tre giorni a settimana più un fine settimana ogni due per sostituire il sindaco. DISPONIBILITÀ CHE HO GARANTITO. Poi dai giornali, nella giornata di ieri, 2 giorni dopo la discussione, ho appreso che mi ero dimesso. Tutta questa storia mi amareggia molto e sono dispiaciuto per chi mi ha dato fiducia perché ci sentiamo defraudati e presi in giro. Quando tornerò dalle vacanze pubblicherò i giorni della mia presenza in comune e delle attività da me svolte per smentire chi, con tanta leggerezza e cattiveria, insinua che non ero mai presente. Inoltre è mia intenzione incontrare quanti vorranno delle spiegazioni ulteriori e mi riferisco a tutte quelle persone che mi hanno appoggiato o semplicemente che vorranno sentire quello che ho da dire. Ho detto quello che avevo da dire in questo momento di profonda tristezza personale."

Cronaca

Roma, San Paolo: due ladre tentano di investire la commessa di un negozio dopo la rapina

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ROMA – Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Stazione di Roma Garbatella sono intervenuti in viale Leonardo Da Vinci, arrestando due donne romane, di 20 e 30 anni, appartenenti a una nota famiglia di nomadi stanziali, con precedenti penali e disoccupate. Le due sono gravemente indiziate di rapina aggravata in concorso.
 
L’episodio è iniziato quando i titolari di un negozio di casalinghi, gestito da cittadini cinesi nel quartiere San Paolo, hanno denunciato che le due donne avevano sottratto diversi articoli per la casa. Una dipendente del negozio, notando il furto, ha cercato di fermarle, ma le due donne, nel tentativo di fuggire, sono salite a bordo della loro auto e hanno cercato di investirla.
 
I Carabinieri, giunti rapidamente sul posto, sono riusciti a bloccare le ladre. La refurtiva, trovata all’interno dell’auto, è stata restituita ai legittimi proprietari. Fortunatamente, la coraggiosa dipendente, visitata dai sanitari del 118, non ha riportato ferite.
 
Successivi accertamenti hanno rivelato che la 30enne era alla guida dell’auto senza patente, mai conseguita, motivo per cui è stata anche sanzionata per violazione al codice della strada. Il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e disposto gli arresti domiciliari per entrambe le donne.
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Metropoli

Valmontone, grave incidente sull’A1: un morto e tre feriti

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Tragico incidente quello avvenuto questa mattina poco prima delle 10 sull’autostrada A1 dove sono state inviate due squadre dei Vigili del Fuoco all’altezza dell’uscita di Valmontone in direzione di Roma. L’incidente ha coinvolto tre autovetture e un van, provocando la morte di una persona e il ferimento grave di altre tre.

La vittima è una donna di 62 anni di nazionalità tedesca

I tre feriti sono stati soccorsi dal personale del 118, che è intervenuto sul posto con diverse ambulanze e un elisoccorso. Per permettere le operazioni di soccorso, la carreggiata in direzione Roma è stata temporaneamente chiusa.

Sul luogo dell’incidente è intervenuta anche la polizia stradale, incaricata di gestire la viabilità e condurre i rilievi necessari per chiarire la dinamica dello schianto.

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Castelli Romani

Rocca Priora, arrestati due uomini sorpresi a sotterrare telai di auto rubate

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I Carabinieri della Stazione di Rocca Priora hanno arrestato due uomini italiani, rispettivamente di 59 e 67 anni, entrambi con precedenti penali, accusati di riciclaggio. L’operazione è avvenuta durante un normale servizio di pattugliamento del territorio, quando i militari hanno notato i sospetti intenti a scavare una buca con una ruspa in un terreno situato lungo la via Tuscolana, al chilometro 32. All’interno della buca, i Carabinieri hanno scoperto quattro telai completi di autovetture, successivamente identificati come proventi di furto.
 
Successivamente, i militari hanno eseguito una perquisizione in un capannone nei pressi del luogo del ritrovamento, anch’esso nella disponibilità dei due uomini arrestati. All’interno del capannone, sono state rinvenute numerose parti di veicoli smontati e privi di matricola, le quali sono state immediatamente sequestrate per ulteriori verifiche.
 
I due uomini arrestati sono stati posti agli arresti domiciliari nelle rispettive abitazioni, in attesa dell’udienza di convalida. Le autorità stanno proseguendo le indagini per chiarire ulteriormente la portata dell’attività illegale e identificare eventuali complici.
 
 
 
 
 
Privo di virus.www.avast.com



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