Anguillara, Sprar per minori: Manciuria punta il dito sul Sociale

ANGUILLARA (RM) – È polemica sui social ad Anguillara dopo la notizia che l’amministrazione comunale si sta attivando per deliberare la richiesta di adesione allo SPRAR e di pubblicazione di un bando entro il prossimo 31 ottobre, al fine di ospitare inizialmente 18/22 minorenni che la Prefettura potrebbe aumentare, nell’arco di tre anni, fino a 60. Secondo quanto reso noto dal vice sindaco e assessore alle politiche sociali di Anguillara Sabazia, Sara Galea, l’amministrazione comunale è venuta a conoscenza che alcune cooperative stanno contattando strutture del territorio per aprire uno o più centri CAS ove convogliare un numero superiore ai 400 migranti, giustificando quindi la scelta di adesione allo SPRAR al fine di scongiurare l’arrivo in massa di migranti attraverso il CAS, che secondo Galea avrebbe un “impatto violento su tutta la città”.

 

“L’adesione forzata e con tempi stringenti allo SPRAR per 18-22 bambini (sino ad un massimo di 60) in alternativa alle eventuali imposizioni prefettizie e pur di scongiurare l’apertura di un centro CAS sul territorio sabatino tutto da dimostrare stando alle disposizioni legislative, dimostra l’inconsistenza dell’azione amministrativa dell’Assessore Galea su un problema serio sia in termini integrazione che di ricettività.” Questo il commento di Sergio Manciuria presidente dell’associazione AnguillaraSvolta che entra nel merito delle presunte richieste che sarebbero state effettuate da alcune cooperative a strutture ricettive presenti ad Anguillara, come “Corte dei Principi” e “Poggio dei Pini”, quest’ultime indicate dalla vice sindaco. “Siamo favorevoli alla solidarietà verso coloro che sfuggono alla guerra e miseria – ha proseguito Manciuria – purché ci sia un piano strutturale omogeneo che comprenda di pari passo quelle persone residenti oramai nella fascia di povertà. Invece di mettere in piedi un bando sacrificando ancora una volta il turismo con la riconversione di Poggio dei Pini e Corte dei Principi, si baratti con il Governo centrale la disponibilità ad accogliere in cambio di maggiore sicurezza e contributi che vadano a beneficio delle famiglie per diversamente abili o disadattate. Per un Vice sindaco che ha cancellato urbanisticamente la Cittadella del Sociale fiore all’occhiello di questo territorio e che dopo quasi ad un anno dalla chiusura del centro anziani “Primo Galeoni” stenta a riaprirlo nonostante per la nuova sede il comune paghi l’affitto sarebbe opportuno prima di avviare una procedura simile coinvolgere la cittadinanza. Prima di avventurarsi in un tema così delicato – conclude il presidente di AnguillaraSvolta – le scelte vanno necessariamente spiegate e condivise per evitare fenomeni sociali già avvenuti in altre comunità, che aborrono l’integrazione ed il diritto alla solidarietà”.