Roma
ANGUILLARA, SPENDING REVIEW DALLA PANNA "MONTATA" DAI CAPO AREA ALLE BRICIOLE CHE TOCCA RACCOGLIERE PER TERRA
Published
12 anni agoon
Al servizio dei commercianti, la collettività sta pagando due bagni settici. Al mercato, ce ne sono due di cui uno guasto. Quanto costano alla collettività? Non ne basterebbe uno tenuto pulito anzichè due di cui uno solo agibile?
Sulle perizie affidate dal Capo Area (Determine 1221/2011 e 596/2012) al Dr. Troise Gabriele in merito alle perizie giurate per quantificazione valore commerciale Farmacia Comunale la domanda sorge spontanea e la rivolgiamo al capo area che ha trattato con il professionista. Perché non gli è stato fatto presente che il corrispettivo di euro 3.ooo,oo per una perizia, dallo stesso già fatta appena tre mesi prima, magari per cambiare una riga o due, poteva essere eccessivo?
Non si possono più permettere sprechi di sorta e i cittadini ne sanno qualcosa perché adesso chi aveva una vita ristretta ma dignitosa si trova a raccogliere la frutta a terra a fine mercato o in fila alla mensa Caritas per un pasto caldo.
Emanuel Galea
Anguillara (Rm) – Con trattativa privata il Comune di Anguillara Sabazia ha ceduto la titolarità della sua farmacia sita in località Ponton dell’Elce. Qui, non si vuole mettere in discussione la decisione dell’amministratore di disfarsi di questo “servizio pubblico” per fare cassa . Certo è che quando si arrivano a svendere i gioielli di famiglia, è segno che le cose non vanno poi così bene. E’ innegabile che si tratta di un tema caldo e caro ai lettori quello della farmacia comunale. L’attenzione, ora, si rivolge verso le spese: La fonte d’informazione è il sito ufficiale del Comune. Si visita la voce Operazione Trasparenza – Incarichi professionali. Si estrae una voce a modo esemplificativo e ci si imbatte in:
Anno 2011 : DR 1221/2011 (Determina) – Euro 5.445,00 al Dr. Troise Gabriele per incarico perizia giurata quantificazione valore commerciale Farmacia Comunale
Anno 2012 : DR 596/2012 (Determina) – euro 3.000,00 al Dr.. Troise Gabriele per incarico perizia di stima farmacia comunale.
Dovendo fare una seconda asta a ribasso per la cessione della farmacia è sorta, si presume, la necessità di abbassare la stima per la quantificazione del valore. Ecco la ragione delle due determine. Tutto legittimo e regolare.
Però, la domanda sorge spontanea e la rivolgiamo al capo area che ha trattato con il professionista. Perché non gli è stato fatto presente che una perizia ,da questo stesso già era stata fatta appena tre mesi prima, e pertanto il corrispettivo di euro 3.ooo,oo magari per cambiare una riga o due, poteva sembrare eccessivo? E’ vero che il capo area ha potere discrezionale però se non esercita la capacità contrattuale, come fa a gestire bene i nostri affari? Dunque, ne consegue qualche considerazione. La prima constatazione è che la cittadina è asfittica, respira con difficoltà. Non ce la fa più a fare fronte alle sue spese. Questo lo dicono i conti, lo dicono gli assessori responsabili. Seconda considerazione è che, fino ad oggi nessuno si è impegnato seriamente a sfruttare le risorse naturali che offre il territorio. Tanto per essere esplicito cito il Settore del Turismo. Risultato vuole che la locomotiva-Anguillara sta rallentando progressivamente la sua corsa e fra poco si fermerà davanti al primo binario morto.Non rimane che raschiare il barile, stare attenti al centesimo, non fare cadere briciole per terra. In tutta Italia non si parla d’altro che dello Spending Review. Si inizi a sperimentare anche nella cittadina lacustre. E’ possibile farlo? Credo proprio di sì. Prendiamo tempo prima di avventurarci nel mondo delle determine, un pianeta tutto da esplorare, dominio indiscusso dei capo area con poteri autonomi che non sempre usano scelte opportune e, opinione di chi scrive, con scarsa capacità contrattuale. Parliamo invece del Mercato della terra. Questo si teneva originariamente una volta al mese. Dopo il successo che ha riscosso, si sta tenendo ogni 1° e 3° domenica del mese. Secondo l’assessore alla produttività Matteo Flenghi, l’evento è un vero “successone”. Tutti sono contenti per lui, seppure rimanendo molto scettici. Ci può dire l’assessore, ogni “successone” quanto sta lasciando alle casse del Comune? I commercianti sono contenti. Si può dire la stessa cosa per i cittadini che pagano per mantenere in piedi quella struttura? Sembrerebbe che per queste manifestazioni il Comune non incassi un “euro bucato”. Sarà vero? L’assessore, senza meno, saprà come stanno veramente le cose.
Rimanendo in tema, parliamo del mercato settimanale presso piazzale Case Popolari. Ci sono 69 posti assegnati ai commercianti. Le varie fasce variano da metri quadri 30, 35 e 45. L’introito per la cassa del Comune è mediamente di euro 19.320,00/annui circa, ossia una media di euro 5,384 per commerciante per ogni lunedì. Quando un commerciante si assenta per un periodo determinato, subentra, a coprire il suo posto, quello che in gergo viene chiamato “spuntista”. Ma questi signori “spuntisti”, la spuntano anche sul pagamento, oppure vengono in qualche modo individuati per fargli pagare anche a loro l’occupazione dello spazio pubblico? Un'altra domanda che rivolgiamo all’ufficio Tributi è: La media d’euro 5.384/lunedì che pagano i commercianti comprende anche la tassa sui rifiuti Tarsu? Parlando del mercato settimanale non si può trascurare il discorso dei parcheggi selvaggi sui marciapiedi. Chi è che eleva le contravvenzioni? Non vorremo che anche per gli automobilisti si ripeta la faccenda dell’ “autoctono” e del “non autoctono”, come fu per gli alberi qualche tempo fa. [Articolo del 25 marzo 2012 ANGUILLARA, SE NON SEI AUTOCTONO, IO TI ABBATTO. ] E al riguardo, l’associazione ambientale, nel passato, ha chiuso un occhio. Per ogni occhio che chiude l’amministratore in questo settore, non soltanto è un incasso in meno ma è anche un cittadino indisciplinato in più. Rimanendo nei pressi di questo mercato, è evidente un fatto che può sembrare marginale, ma non lo è. Al servizio dei commercianti, la collettività sta pagando due bagni settici. Al mercato, ce ne sono due di cui uno guasto. Quanto costano alla collettività? Non ne basterebbe uno tenuto pulito anzichè due di cui uno solo agibile? E perché non decidere di realizzare una struttura fissa in cemento, risparmiando migliaia di euro per l’affitto dei bagni settici? Nessuno si deve scandalizzare se trattiamo queste “piccolezze”. Chi ha fatto cadere la polenta, deve fare ogni sforzo per raccoglierla tutta, dice un vecchio saggio. Non si possono più permettere sprechi di sorta e i cittadini ne sanno qualcosa perché adesso chi aveva una vita ristretta ma dignitosa si trova a raccogliere la frutta a terra a fine mercato o in fila alla mensa Caritas per un pasto caldo.
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