Anguillara Sabazia, scuola di via Verdi: Bianchini-Stronati: “Ecco il riepilogo dei fatti occorsi”. Prima parte

Ad Anguillara Sabazia, dopo la chiusura del plesso scolastico di via Verdi, perché a rischio crollo, avvenuta lo scorso 23 maggio e dove oltre trecento bambini insieme al personale scolastico si sono ritrovati a dover evacuare gli edifici, il consigliere Comunale e capogruppo del Pd Silvio Bianchini e l’ex assessore all’Ambiente Enrico Stronati fanno un riepilogo per punti sull’intera vicenda “affinché rimanga traccia a futura memoria che chiunque potrà integrare”

Ecco i primi 12 punti proposti da Bianchini e Stronati:

  1. Uno studio condotto da un Ing. esperto della materia informa che la scuola di Via Verdi non supera la verifica statica e di vulnerabilità sismica;
  2. Precauzionalmente la Sindaca ne ordina la chiusura;
  3. Il tecnico suggerisce di approfondire lo studio perché quello da lui condotto si basa su uno scarso livello di conoscenza (LC1) che ha fornito risultati, in particolare per la statica, che lui stesso ritiene siano contraddetti dalla storia della struttura che negli anni ha, invece, dimostrato di non avere problemi;
  4. Siamo in estate, la scuola é chiusa, quindi quale miglior momento per dare corso alle indicazioni del tecnico e chiarire la sorte della scuola e dei bambini che in essa dovrebbero essere ospitati?
  5. Perché l’Amministrazione non ha dato incarico (verifica in LC3) di approfondire le indagini, come chiesto peraltro dal professionista incaricato, in modo da accertare senza ombra di dubbio se la struttura è da dichiarare inagibile?
  6. La situazione determinatasi suggerisce all’Amministrazione di cavalcare l’emergenza scolastica ed avviare procedimenti urgenti per piazzare dei container presso uno dei campi di calcio comunali;
  7. L’importo del noleggio annuo é di poco inferiore a quello del loro acquisto (parliamo di centinaia di migliaia di euro);
  8. Il costo degli interventi computati dal tecnico di cui al punto 1. per procedere a lavori di adeguamento sismico del plesso di Via Verdi, sono inferiori al canone annuale dei container;
  9. Lo studio é stato “nascosto” per 30 giorni, per fare approfondimenti strumentali sulla struttura servirebbero 3 mesi. 1/3 del tempo perso per giocare a nascondino;
  10. La demolizione di una scuola realizzata negli anni 50, senza che vi sia stata una perizia tecnica (da parte del Genio Civile o Vigili del Fuoco, per esempio) che accerti la reale situazione strutturale con adeguata affidabilità (quindi basato su rilievo strumentale con livello di confidenza 3), non potrà che avere dei riflessi Amministrativi ed erariali.
  11. Altrettanto arduo é pensare di autorizzate la spesa necessaria a far fronte alla situazione in urgenza sulla base di una emergenza che fonda su una (corretta) interpretazione precauzionale delle conclusioni dello studio la cui finalità ed incarico era altro e non su un parere tecnico scientifico che affermi quanto é stato fatto;
  12. Più volte é stato tentato di offrire collaborazione, da tutte le forze, per affrontare questa situazione che, evidentemente, non può avere colori.

“Stasera – concludono Bianchini e Stronati – l’Amministrazione grillina incontrerá la cittadinanza presso l’ex Consorzio Agrario. Domani aggiorneremo questo riepilogo dei fatti sempre nell’ottica di fornire informazioni ai posteri nella speranza che tutto questo venga giudicato per ciò che realmente é, un modo sbagliato di gestire una emergenza che tale potrebbe essere ma di cui non v’é certezza. E i cittadini pagheranno.”