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Anguillara Sabazia, Roberto Tranquillo: il brutto anatroccolo diventa campione

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Tempo di lettura 3 minuti Roberto proveniva da un'altra arte marziale il Karate, impostazione diversa, concetti del combattimento diversi, allenamenti diversi

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ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Oggi parleremo della storia di ROBERTO TRANQUILLO, Atleta di punta della FIKBMS, la Federazione Italiana di KickBoxing e del Team Catarci di Anguillara Sabazia nel Lazio.
TRANQUILLO ROBERTO, si e laureato CAMPIONE ITALIANO PRO di KICKBOXING specialità Full Contact il 12 febbraio a Roma, ma torniamo indietro e vediamo questo grande successo da dove parte e come è stato perseguito.
Roberto si avvicina alla KickBoxing circa 11 anni fa, iscrivendosi nella palestra del Team Catarci, diretta dal Maestro Andrea KTC, presso la Struttura della Gymnasium Sabatia. Roberto proveniva da un'altra arte marziale il Karate, impostazione diversa, concetti del combattimento diversi, allenamenti diversi. Infatti nel Karate il combattimento, denominato Kumitè,i colpi sono controllati e non è previsto il K.O. Quindi per Roberto il passaggio alla Kickboxing poteva risultare difficoltoso sia nella assimilazione degli allenamenti che nei successivi combattimenti, dove chiaramente è previsto il K.O.
Roberto agli inizi di questo percorso ha reso la vita molto difficile al suo Maestro, in quanto non credeva assolutamente nei suo i mezzi fisici e tecnici, chiudendosi in questa sua convinzione in un angolo dove il suo carattere introverso e cocciuto alimentavano la sua sfiducia totale, più volte ha paventato la possibilità di abbandonare la Kickboxing. Se vinceva un competizione era una cosa normale, al contrario se perdeva, Roberto iniziava una girandola di insulti nei propri confronti senza fine, arrivando alla solita conclusione che lui era una vera “schiappa” e che non avrebbe mai e poi mai raggiunto nessun obiettivo importante.
Chi non la pensava cosi era il Maestro Andrea KTC, il quale ha sempre creduto nelle grandi capacita fisiche e tecniche del suo ragazzo. Come dicevamo ogni sconfitta era una vera “tragedia”, un stillicidio negativo di auto convincimento di non essere assolutamente adatto a questo sport. Il Maestro ha dedicato molto tempo a far capire a Roberto che attraverso le sconfitte, anche tante sconfitte, si costruivano le future vittorie, trascorreva molto tempo a parlare con Roberto per convincerlo a seguirlo fino in fondo nei suoi insegnamenti, nei suoi allenamenti, e soprattutto di credere in se stesso nei suoi mezzi e di iniziare ad avere la mente libera dai risultati, che prima o poi i risultati sarebbero arrivati, doveva solo fidarsi di cio che gli veniva fatto fare e di se stesso.
Liberata la mente, Roberto Tranquillo, dal 2012 ha iniziato a vincere senza più fermarsi, infilando uno dietro l’altro una seri di successi strepitosi
Campione Italiano III° S – Campione Italiano II° Serie – Campione Italiano I Serie – Campione Elite Pro – Campione Super Elite Pro- Coppa Italia – Coppa del Presidente – Medaglia di Argento alla Coppa del Mondo- Oltre a diversi Titoli Regionali ed Interregionali-
Titolare della Nazionale di Full Contact della FIKBMS, la Federazione Italiana di Kick Boxing diretta dal Presidente DONATO Milano, con la Nazionale Roberto ha gia partecipato ai Campionati Europei in Grecia, alla Coppa del Mondo in Ungheria, in Austria, in Irlanda.
Sino a questo ultimo e prestigioso successo ottenuto la scorsa settimana il titolo di CAMPIONE ITALIANO PROFESSIONISTA. Un match duro e spettacolare disputato al limite delle 7 riprese contro un avversario, NANI Mario, un altro atleta di punta della FIKBMS, avversario fortissimo, duro e leale. Un match vinto da Roberto bisogna dire con merito, ma un verdetto incerto sino alla fine visto lo spessore del suo competitor. Un match vinto sulla scia di una preparazione atletica azzeccata in pieno e con una tattica perfetta che ha permesso al nuovo Campione di arrivare sino alla settima ripresa con ancora molta forza a disposizione per spingere ancora i colpi con forza ed esplosivita.
Questa è la piccola storia di ROBERTO TRANQUILLO, che credeva di essere un “Brutto Anatraccolo”.
Invece ha voluto credere in chi credeva fortemente in lui, ha creduto nel lavoro, ha creduto nei sacrifici enormi a cui è stato sottoposto, con grande umiltà e costanza ed ha raggiunto nel suo paese il massimo titolo possibile da vincere. Convinto ora nelle sue capacità Roberto è diventato un atleta di eccellenza della FIKBMS e punta verso traguardi più prestigiosi, le vittorie in campo internazionale e la conferma del posto in Nazionale.
Questa è la storia di un ragazzo che si credeva un perdente, ma qualcuno gli ha fatto capire che bisogna lottare per emergere senza mai arrendersi, ed una storia a cui ogni giovane atleta dovrebbe ispirarsi.
 

Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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