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Anguillara Sabazia, pianificazione urbanistica: il Tar Lazio riporta le lancette dell’orologio al 2016

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ANGUILLARA SABAZIA (RM) – La pianificazione urbanistica del Comune di Anguillara Sabazia riparte dal 2016 dopo che il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio ha annullato la delibera di Giunta Regionale n° 313 del 13 Giugno 2017 unitamente al parere del Comitato Tecnico Regionale n. 248/2 del 9 marzo 2017 nonché la delibera di Consiglio Comunale di Anguillara Sabazia n. 28 del 10 giugno 2017.

Con la sentenza del Tar Lazio emerge in buona sostanza:

1) L’approvazione della Delibera della Giunta Regionale n° 313 del 13 Giugno 2017 ed il parere del Comitato Tecnico Regionale n° 248/2 del 9 marzo 2017 dovevano tenere conto dell’espressione politica – anche se indiretta e formalmente non pienamente perfezionata prescindendo dai profili di illegittimità delle delibere consiliari comunali – di una volontà comunale volta a soprassedere alla definizione del procedimento originario.

2) La delibera di consiglio (variante della variante) n° 28 del 2017 – pur rappresentando un chiaro e inequivocabile indice della volontà a soprassedere alle pregresse scelte urbanistiche – è nondimeno illegittima sotto altri profili esulanti da tale minimale negativa ciò applicando un iter che esula dalla normale fisiologica in quanto presuppone incompletezza di partenza della documentazione di supporto in quanto:
– non può darsi adozione di variante senza la preventiva istruttoria specifica
– una zonizzazione non accompagnata da apposite NTA (dato questo che da solo sarebbe sufficiente a configurarne la radicale inidoneità)

Gli errori dell’amministrazione comunale

Anguillara, PRG show: oggi conferenza stampa per pochi

L’Amministrazione guidata dalla sindaca Sabrina Anselmo ha quindi sbagliato sia con la delibera consiliare delle controdeduzioni cioè la n° 6 del 2017 (la cui richiesta di revoca è tutt’ora pendente dinnanzi al TAR) in quanto non ha proceduto alla fase delle osservazioni atteso il completo stravolgimento rispetto il parere della Regione Lazio dell’iter del 2006 (238 del 28 Aprile 2016), tanto con la delibera n° 28 del 2017 (variante della variante) in quanto inidonea e illegittima sotto il profilo tecnico amministrativo.

Come già scritto su questo giornale l’amministrazione Anselmo se voleva fermare il consumo del suolo come promesso e garantito in campagna elettorale (senza se e senza ma) doveva procedere alla revoca della Delibera Consiliare n° 48 del 2006 e non adottare delibere illegittime e prive dei requisiti amministrativi.

Di contro La Regione Lazio ha concluso un iter surrettiziamente sul presupposto del solo parere del comitato tecnico sulle controdeduzioni (il n° 248/2 del 9 marzo 2017) senza tener conto di una volontà comunale volta a soprassedere alla definizione del procedimento del 2006 seppur suffragata da atti al minimum per interrompere la fase approvativa dell’originaria adozione. In sintesi non vi è dubbio che in presenza una formale ed espressa revoca dell’atto di adozione che rappresenta l’idoneo contarius actus, il corso dell’approvazione resti praticamente bloccato.

Concludendo

Senza un atto formale di revoca la Delibera della variante n° 48 del 2006 è valida e legittima sino al parere sulle controdeduzioni (Gennaio 2017) che rimane in vigore come iter da completare mentre stante l’annullamento della DGR 313 del 2017 tutti i terreni resi definitivamente edificabili (compresa Vigna di Valle e le zone a Servizi) tornano alla originaria destinazione urbanistica del 1978 cioè Agricola.
Questa sentenza compromette tutti gli introiti dell’IMU (tra 700.000 ad 1.000.000 di euro annui) laddove i tartassati contribuenti dei presunti terreni edificabili dopo 12 anni di iter di approvazione tornano alla destinazione originaria.

I piani integrati adottati e da adottare diventano carta straccia in quanto redatti in cogenza con la delibera di Giunta Regionale ed eventualmente da ricalcolare per le plusvalenze determinate su presupposti errati alla luce della presente sentenza.
In sintesi il Piano Integrato dei Grassi, come gli altri due adottati d’altronde, va immediatamente revocato con la conseguenza che le promesse di garantire opere pubbliche per 3 milioni e .600mila euro diventano fumo agli occhi per i cittadini.

Cosa farà la sindaca Anselmo? Procederà con la revoca della Variante del Prgc e del Bando sui Piani integrati (aprendo probabilmente una nuova fase di ricorso a carico dei cittadini di Anguillara) oppure chiuderà l’iter secondo il primo parere del comitato regionale del 28 Aprile 2016?

Cronaca

Macabri ritrovamenti a Roma: motorino abbandonato e resti di animali inquietano i cittadini. E’ paura di riti satanici

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Sui social si segnalano una serie di episodi simili in diverse zone della capitale, sollevando dubbi su possibili rituali occulti

In un prato della zona nei pressi di via del Casale Ciminelli, infatti, è stato rinvenuto un motorino abbandonato, accanto al quale giaceva una testa di animale, probabilmente un montone, insieme a pelliccia e interiora sparse a terra. L’insolita e macabra scena non è passata inosservata, portando alcuni cittadini a contattare immediatamente i carabinieri del 112 e la polizia locale.

La situazione è fascinosa e inquietante, e non è isolata. Sui social network, molti utenti hanno condiviso le loro esperienze, evidenziando un fenomeno che, a quanto sembra, è costante in diverse zone della capitale. “Su via Torre Jacova, settimana scorsa, ho trovato zampe e altri resti, credo di coniglio, erano stati buttati lì in un sacchetto che i cani randagi e le cornacchie hanno aperto, sparpagliando il contenuto lungo la strada”, ha commentato un cittadino, aggiungendo di aver rinvenuto anche ciò che sembrava essere la pelle di un gatto. “Che diamine sta succedendo?!”, si chiede preoccupato.

Le voci che circolano tra i residenti sono molte e crescenti, con alcuni che non escludono la possibilità di riti satanici o pratiche simili dietro a queste inquietanti scoperte. Il clima di allerta è palpabile, e la paura tra le persone aumenta. Rivendicazioni come queste, seppur basate su speculazioni, testimoniano un malessere che si insinua nel tessuto sociale, rendendo i cittadini sempre più ansiosi e diffidenti.

La situazione non è semplice e necessita di un’attenta analisi delle autorità. Gli agenti di polizia e i carabinieri sono chiamati non solo a indagare su questi eventi, ma anche a rassicurare la popolazione che esige sicurezza e chiarezza. Le istituzioni dovrebbero intervenire tempestivamente per fare luce sulla questione, prevenendo il diffondersi del panico tra i cittadini e garantendo la sicurezza di tutti.

In un mondo dove il rispetto per gli animali e l’ambiente dovrebbe essere una priorità, tali episodi mettono in evidenza la necessità di un intervento deciso e di campagne di sensibilizzazione per educare la popolazione al rispetto delle vite e delle norme che regolano la convivenza civile.

Mentre le indagini avanzano, resta da sperare che simili episodi non si ripetano e che i cittadini possano tornare a vivere in serenità, senza l’ombra di eventi così inquietanti che minacciano la sicurezza e la tranquillità del loro quartiere.

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Metropoli

Bracciano: scoperti topi in un ristorante e alimenti scaduti, commercianti nel caos

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Operazione dei Carabinieri colpisce duramente il settore commerciale, multe salatissime e arresti per estorsione e violazioni gravi

I Carabinieri della Compagnia di Bracciano hanno scoperto gravissime irregolarità in diverse attività commerciali della zona, suscitando preoccupazione tra i cittadini. Durante i controlli, un ristorante è stato trovato in condizioni igienico-sanitarie allarmanti, con escrementi di topi presenti nei locali e alimenti scaduti e non tracciati, pronti per essere serviti ai clienti. La multa per il ristoratore ammonta a 4000 euro.

In un altro caso, un rivenditore di ortofrutta è stato sanzionato con una multa di 5333 euro e ha subito la sospensione della licenza, oltre al sequestro di 11 kg di cibi scaduti. La situazione ha portato all’intervento dell’ASL RM4, che ha collaborato con i Carabinieri del NAS per effettuare i controlli e garantire la sicurezza alimentare della zona.

Le operazioni di controllo, estese anche alla circolazione stradale, hanno portato a ulteriori provvedimenti: 33 automobilisti sono stati sanzionati per un totale di oltre 11.789 euro. Il servizio ha inoltre portato all’arresto di due persone e alla denuncia di altre tre, legate a crimini di estorsione e possesso di armi improprie.

Tra gli arrestati figura un 42enne di Morlupo, che aveva applicato tassi usurai su un prestito di 100 euro, estorcendo successivamente 1200 euro a un conoscente. Un’altra persona, una donna già agli arresti domiciliari, è stata trasferita in carcere per violazioni della misura cautelare. Tre persone sono state denunciate per il possesso di oggetti atti a offendere.

Il bilancio delle operazioni condotte dai Carabinieri evidenzia una preoccupante situazione di degrado e irregolarità che ha richiesto l’intervento urgente delle forze dell’ordine per garantire la sicurezza della comunità e la legalità nel territorio di Bracciano.

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Emergenza campo Rom ad Anguillara Sabazia: scontro tra istituzioni e cittadini a Officina Stampa

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Il sindaco Angelo Pizzigallo e i consiglieri di opposizione Sergio Manciuria e Francesco Falconi si confrontano sull’accampamento abusivo vicino al lago di Martignano

Nella nuova puntata di Officina Stampa, condotta da Chiara Rai, si è discusso di una questione urgente che sta creando tensioni ad Anguillara Sabazia: l’emergenza legata alla presenza di un campo Rom nella zona, in particolare nei pressi del parcheggio per il lago di Martignano, dove si teme la formazione di un vero e proprio accampamento abusivo.

Ospiti in studio, per un dibattito acceso e ricco di opinioni, il sindaco di Anguillara Sabazia, Angelo Pizzigallo, e i consiglieri comunali di opposizione Sergio Manciuria e Francesco Falconi, che hanno espresso preoccupazioni riguardo alla gestione della situazione.

Il blogger locale Massimiliano Baglioni ha offerto una panoramica sugli umori della comunità e sul rischio che il fenomeno possa sfuggire al controllo, mentre la studentessa Ginevra Galea ha portato la voce dei giovani, esprimendo la loro visione sugli equilibri tra sicurezza e integrazione.

Nel corso della puntata, si è parlato dei rischi legati all’accampamento improvvisato, della sicurezza dei residenti, e delle possibili soluzioni per evitare che la situazione degeneri ulteriormente. Un confronto vivace, con posizioni diverse e momenti di scontro, ma tutti uniti dalla necessità di trovare una risposta efficace per il futuro di Anguillara Sabazia.

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