Anguillara Sabazia, piani integrati: ecco cosa succede

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – La recente fuoriuscita del consigliere Antonio Fioroni dalla maggioranza dell’amministrazione di Anguillara Sabazia guidata da Sabrina Anselmo ha di nuovo alimentato i mal di pancia, le polemiche e critiche sull’uso dell’Urbanistica Concertata, meglio nota come Piani Integrati.

Amministratori il cui destino all’interno del Movimento Cinque Stelle è irrimediabilmente segnato dalla nota condanna definitiva che Anselmo ha omesso di dichiarare al partito di Grillo al momento della candidatura nel 2016. Una “mancanza” che, come ha dichiarato il neo consigliere di opposizione Antonio Fioroni durante la trasmissione di Officina Stampa di giovedì 12 luglio, è costata una “sospensione” dal partito. Un atto che di fatto ha derubricato definitivamente l’uscita dal MoVimento per il Sindaco e per i componenti che l’hanno seguita.

Ma per capire cosa succede bisogna prima sapere che cos’è un programma integrato

Intanto è un progetto di interesse pubblico e di grande rilevanza edilizia e  urbanistica, talmente imponente che incide sulla riorganizzazione del tessuto urbano e comprende opere di riurbanizzazione infrastrutture necessarie ad assicurare la piena funzionalità dello stesso intervento. Proprio Fioroni non ha omesso di fare presente che tra le motivazioni che lo hanno spinto a passare all’opposizione, “anche se la gravità su quella sedia è stata più forte quel giorno” (nel senso che formalmente non si è seduto sui banchi dell’opposizione sebbene fosse stato invitato dalla maggioranza a farlo), c’è proprio la mancata promessa “urlata” dagli ex Cinque Stelle alla maggioranza e agli elettori che avrebbe bloccato in tutti i modi i piani integrati, uno stop al cemento cui invece è seguita nei fatti una forte amnesia tanto che adesso si discute di nuovo dell’attuazione di piani integrati.

Dove si attuano i piani integrati?

Nelle aree interne e contigue ai perimetri urbani come definiti dagli strumenti urbanistici al cui interno siano presenti aree degradate in tutto o in parte edificate e si riscontrino carenze di strutture e di servizi. Centri minori che hanno un tessuto urbano senza servizi adeguati come rete fognaria, infrastrutture. Parti di centri urbani molto congestionati e infine aree con destinazioni produttive o terziarie dismesse, parzialmente utilizzate o degradate, ma con forte capacità di polarizzazione urbana. Appare evidente che tale forma urbanistica rappresenta una pianificazione in variante al Piano regolatore dove il privato, da solo o insieme ad altre persone, a fronte di una concessione di una volumetria di norma residenziale/commerciale, realizza delle opere o versa un contributo straordinario nelle casse del Comune. Insomma opere pubbliche e infrastrutture in cambio della possibilità di edificare in maniera “importante” tanto rilevante che si parla di nuclei abitativi con edilizia commerciale, insomma di altro cemento.

Anguillara Sabazia, piani integrati – I precedenti [Minnucci/Pizzigallo/Pizzorno]

Fatta eccezione per la “Cittadella del Sociale” approvata con Delibera Consiliare n° 38 del 2007 i cui effetti positivi sono visibili e fruibili in via Mazzini per i ragazzi diversamente abili, le assemblee consiliari che si sono succedute dal 2008 in poi sulle proposte di concertazione degli interventi urbanistici hanno spesso subito frizioni con esiti fatali per il proseguimento amministrativo delle Giunte Sabatine:

L’inizio della fine della Giunta Minnucci avviene con l’adozione di un atto deliberativo privo del parere di regolarità tecnica (DGC n° 119 dell’11 giugno 2008) sulla proposta di Piano integrato predisposto dalla Società Minerva Srl, attuale proprietaria dell’area ex Ferrovie dello Stato a ridosso della Stazione. Tale atto amministrativo provoca un vero e proprio terremoto politico con la fuoriuscita di ben quattro componenti della maggioranza e la conseguente sfiducia sei mesi prima della scadenza naturale della consiliatura .

Durante la giunta Pizzigallo (2009-2011), su pressione del gruppo consiliare di opposizione dell’UDC viene revocata la delibera di giunta del programma integrato della Società Minerva Srl. Successivamente alla revoca viene presentata una proposta  in località Cusmano che tramonta con lo scioglimento del Consiglio comunale a seguito della condanna definitiva all’incompatibilità con la carica elettiva, del Sindaco Antonio Pizzigallo;

Durante la giunta Pizzorno (2011–2016) arriva la deliberazione consiliare n° 57 del 31 Ottobre 2012 che vede la ferma contrarietà dei gruppi di opposizione. Viene promulgato il bando relativo per la valutazione di proposte e nonostante la nomina della commissione tecnica il tutto si arena senza mai approdare in giunta e tantomeno in Consiglio comunale. Il sindaco Francesco Pizzorno pur completando il mandato elettivo, sfiduciato all’interno della locale sezione dei democratici, annuncia il ritiro per il rinnovo della carica.

Il 2016, la giunta di Sabrina Anselmo, piani integrati e il ritorno della Minerva Srl

Arriviamo al 2016. Anselmo vince le elezioni al grido revoca “senza se e senza ma” della variante del PRG del 2006 con lo scopo di mantenere inalterato il consumo del suolo. Si smentisce dopo appena due mesi dall’assunzione della poltrona di primo cittadino annacquando tale motto con una variante della variante che premia solo alcuni fortunati possessori di terreno e un ricorso al Tar per l’annullamento della Delibera Giunta Regionale n° 313 del 2017 attualmente in fase di sentenza del collegio giudicante.

Folgorata sulla via di Damasco in piene vacanze natalizie festeggia il capodanno 2018 con la DCC 12 del 3 Gennaio 2018 che promulga un nuovo bando al quale partecipano nove soggetti attuatori tra i quali l’onnipresente Società Minerva Srl (aveva aderito anche al bando della Giunta Pizzorno) attualmente in fase di istruttoria da parte dell’Ufficio Tecnico.

Antonio Fioroni lascia la maggioranza ex pentastellata

Ed ecco la prima vittima nelle fila della maggioranza con la fuoriuscita del consigliere Antonio Fioroni causa, tra l’altro, dell’improvvisa accelerazione impressa dall’amministrazione Anselmo che vorrebbe adottarne taluni, secondo voci dissidenti, già entro il mese di agosto 2018.

Giova rammentare che la prima e seconda Repubblica utilizzavano questi mesi o periodi (natalizio e feriale) per sfruttarne al massimo la scarna attenzione alla vita amministrativa delle famiglie e cittadini osservatori. Ovviamente non conosciamo l’entità delle volumetrie e il consumo del suolo oggetto di tale proposte e torneremo sull’argomento nel momento in cui saranno rese note, anche se secondo alcune indiscrezioni l’argomento Piani Integrati , dopo la recente vicenda Parnasi con lo stadio della Roma, sarebbe attenzionato da indagini di natura giudiziaria.
L’auspicio è che la sensibilità sui valori programmatici edotti in campagna elettorale non vengano meno (trasparenza e legalità) coinvolgendo la cittadinanza prima dell’adozione con apposite conferenze per valutarne il peso, la convenienza e soprattutto l’incidenza. Dopotutto una pausa di riflessione estiva potrebbe mutare il corso della storia che dal 2008 è inflessibile con i Sindaci di Anguillara che si sono avventurati in questo percorso.