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Anguillara Sabazia: inaugurato il centro antiviolenza dedicato alla memoria di Federica Mangiapelo

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ANGUILLARA SABAZIA (RM) – La sala dalla casa comunale di Colle Sabazio, ad Anguillara Sabazia, era piena, in occasione dell’inaugurazione del centro antiviolenza dedicato alla memoria di Federica Mangiapelo, la ragazza trovata morta sei anni fa sulla spiaggia di Vigna di Valle.

Un progetto voluto dall’amministrazione comunale, in particolare dalla vicesindaco Sara Galea, che vedrà la cooperativa “Prassi e Ricerca”, occuparsi del centro, con una lunga esperienza nel campo sociale, da circa quarant’anni, infatti, si occupa di temi sociali a Roma e in alcuni comuni della fascia metropolitana.

Un emozionato Luigi Mangiapelo, papà di Federica, che ha ringraziato l’amministrazione, a nome della famiglia, “In questi anni sono andato spesso a parlare di violenza, anche nelle scuole – ha detto Luigi Mangiapelo – anche davanti a trecento persone, e non ho problemi a parlare in pubblico della cosa. Qui però è diverso, questa oggi è casa di Federica, e ho sentito la cosa in maniera diversa, non ho potuto fermare qualche lacrima”.

Presenti all’inaugurazione il sindaco Anselmo, che ha letto un toccante testo sulle accuse e giustificazioni che si leggono ogni volta che una donna viene uccisa, l’assessore ai servizi sociali di Castelnuovo di Porto, comune dove la cooperativa gestisce già un progetto, e alcuni consiglieri di Anguillara Sabazia e della Regione Lazio. Per l’occasione i ragazzi del liceo artistico “Luca Paciolo” di Anguillara hanno effettuato una serie di disegni, tra i quali uno è stato scelto come logo ufficiale del centro.

Unico neo della giornata, un cittadino ha iniziato a urlare in sala, inveendo contro la decisione di utilizzare il centro per il servizio sociale, avendolo “scippato” alla cittadinanza, prontamente bloccato sia dalla Vicesindaco Sara Galea, che ha risposto per le rime e con fermezza, ricevendo dal pubblico presente disappunto, mostrare il proprio dissenso per l’ospite indesiderato, tirato fuori dall’edificio dalla Pubblica Sicurezza.

Negli ultimi tempi il centro comunale era stato utilizzato senza autorizzazioni da un’associazione per attività rivolta ai minori e pubblicizzata attraverso un gruppo Facebook che faceva riferimento ad un Comitato di quartiere di Anguillara. Solo dopo una delibera specifica del comune di Anguillara Sabazia si è potuto interrompere attività in essere presso la struttura, con minaccia di intervento della forza pubblica in caso di inadempienza, che hanno fatto troncare definitivamente iniziative, come tornei di briscola, bingo, cene con ingresso a pagamento, organizzate nella casa comunale, senza aver corrisposto all’ente alcun affitto o indennità, senza che queste iniziative siano state discusse nelle assemblee o nei direttivi del comitato, stando a quanto risulta dai verbali pubblicati sul sito dello stesso come da regolamento dei quartieri.

Tornando all’argomento della giornata, l’apertura del centro risulta importante per il territorio, perché la violenza di genere è un problema del quale solo da pochi anni si è posta l’attenzione, il dato statistico narra come, in un quadro dove gli incidenti stradali negli ultimi dieci anni sono diminuiti di circa il 40 % in dieci anni, e quelli sul lavoro del 50, le vittime di femminicidio sono rimaste pressoché stabili.

All’inaugurazione era presente anche la dott.ssa Martina Radice,  che ha presentato lo scorso anno una tesi presso L’Accademia Internazionale di Scienze Forensi sul caso di Federica Mangiapelo, in cui ha analizzato diversi aspetti della vicenda, partendo dalla gelosia del fidanzato, Marco di Muro, che è stato condannato in Cassazione a 14 anni. Come scrive Martina: “Era ormai noto che Marco Di Muro era geloso di Federica, la controllava costantemente e insistentemente: non poteva vestirsi come le piaceva, non poteva uscire di casa senza di lui, non poteva lavorare, non era libera di scegliere e di prendere decisioni per il suo futuro. Infatti, dopo le scuole medie si era iscritta ad un corso per parrucchieri ma Marco, non concorde nella scelta, decise di iscriversi anche lui soltanto per controllarla e per evitare che coltivasse amicizie «indesiderate»”.

Sulle dichiarazioni del Di Muro, rilasciate in aula, dove dichiarava che non avrebbe potuto far male alla ragazza che amava, Martina commenta: “Se l’avesse amata così tanto avrebbe risposto alle telefonate in piena notte di un padre preoccupato per il mancato rientro della figlia, avrebbe partecipato ai funerali, avrebbe collaborato alle indagini, avrebbe fatto di tutto per togliere qualsiasi vago sospetto sulla sua persona. Invece, piuttosto che dimostrare di essere innocente, senza la benché minima esitazione ha messo in campo tutto quello che poteva per depistare le indagini cercando di inseguire un vano tentativo di farla franca: fortunatamente il corso della giustizia, questa volta, è andato per il verso giusto.

Se l’avesse amata veramente non avrebbe impedito a Federica di uscire con le amiche, di frequentare la scuola, di lavorare, di vestirsi come le piaceva… non le avrebbe impedito di vivere, con la spensieratezza e leggerezza dei suoi sedici anni, la vita che Federica desiderava. Ma questa è un’altra storia: è una storia di una violenza psicologica, poi fisica fino a giungere all’annientamento totale”.

Simonetta D’Onofrio

 

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Truffa sventata a Monterotondo: arrestato un 53enne mentre tenta il colpo in un deposito

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L’uomo, spacciandosi per corriere, aveva già caricato merce per 2.000 euro. Determinante l’intervento dei Carabinieri

MONTEROTONDO (RM) – Un’operazione fulminea dei Carabinieri ha portato all’arresto di un 53enne italiano, gravemente indiziato di truffa, sostituzione di persona e falsità materiale. L’uomo, con precedenti per reati simili, è stato sorpreso mentre tentava di portare via merce da un deposito di vestiario nel centro di Monterotondo, spacciandosi per un corriere.

Il tentativo di truffa si è consumato nel pomeriggio di ieri, quando il 53enne, alla guida di un furgone, si è presentato al deposito annunciando un ritiro per conto di una presunta ditta di spedizioni. Dopo aver caricato capi di abbigliamento per un valore di circa 2.000 euro, qualcosa però non è andato secondo i suoi piani. Gli addetti del magazzino, insospettiti, hanno controllato i documenti di ritiro e hanno constatato che non era previsto alcun ritiro per quel giorno. Immediata è stata la segnalazione ai Carabinieri di Monterotondo, che sono intervenuti in pochi minuti, bloccando il 53enne prima che potesse fuggire.

Una truffa orchestrata con cura

Durante la perquisizione del veicolo, i militari hanno trovato 6 magliette con il logo di diverse ditte di spedizione, utilizzate dall’uomo per rendere credibile la sua identità di finto corriere. Non solo: sono stati rinvenuti anche adesivi riproducenti targhe di autoveicoli, che l’arrestato utilizzava probabilmente per evitare di essere individuato durante i suoi spostamenti.

Davanti ai Carabinieri, l’uomo ha tentato di giustificarsi, dichiarando di aver perso il lavoro di recente e di aver messo in atto questi espedienti per far fronte alle spese di affitto e per sostenere gli studi dei tre figli.

L’importanza della tempestività

L’episodio dimostra ancora una volta l’importanza di una pronta segnalazione da parte dei cittadini e la rapida reattività delle forze dell’ordine. I Carabinieri di Monterotondo hanno sottolineato come sia fondamentale, in casi del genere, denunciare prontamente comportamenti sospetti.

Il 53enne è stato trattenuto nelle camere di sicurezza, in attesa del processo per direttissima previsto per la giornata odierna.

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Orrore a Tivoli Terme: Giovane madre travolta e uccisa sulle strisce, i responsabili in fuga

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Daniela Circelli, 39 anni, strappata alla vita in un tragico incidente. La comunità sotto shock chiede giustizia

Una notte di terrore ha sconvolto la tranquilla cittadina di Tivoli Terme, lasciando una famiglia distrutta e una comunità in lutto. Daniela Circelli, una vivace imprenditrice di 39 anni, madre e residente a Guidonia, ha perso la vita in circostanze tragiche e scioccanti che hanno scosso l’intera provincia di Roma.

Era poco dopo la mezzanotte quando Daniela, forse di ritorno da una serata con amici o da un impegno di lavoro, si apprestava ad attraversare via Tiburtina sulle strisce pedonali. Un gesto quotidiano, un diritto di ogni pedone, si è trasformato in un incubo quando due auto, sfrecciando a velocità folle, hanno spezzato il silenzio della notte e la vita di una giovane donna.

Testimoni raccontano con orrore la scena: la prima auto è riuscita per un soffio a evitare Daniela, ma la seconda l’ha travolta senza pietà, scaraventandola sull’asfalto come una bambola di pezza. Il rumore sordo dell’impatto, le grida di aiuto dei pochi passanti, il silenzio agghiacciante che è seguito. E poi, in un atto di inaudita viltà, entrambe le auto sono fuggite, lasciando Daniela agonizzante sull’asfalto freddo.

I soccorsi, allertati da chiamate concitate al 112, sono giunti rapidamente sul posto. Paramedici e carabinieri hanno lottato disperatamente per salvare la vita di Daniela, ma il destino aveva già scritto il suo tragico epilogo. A soli 500 metri dalle terme, luogo di relax e benessere, si è consumata una tragedia che ha spezzato sogni, progetti e l’amore di una famiglia.

Ora, mentre la comunità piange la perdita di una giovane donna descritta da tutti come solare e piena di vita, cresce la rabbia e l’indignazione per la fuga dei responsabili. I carabinieri sono al lavoro, setacciando le telecamere di sorveglianza della zona e raccogliendo testimonianze, in una corsa contro il tempo per assicurare alla giustizia chi ha strappato Daniela all’affetto dei suoi cari.

Il sindaco di Tivoli, visibilmente commosso, ha dichiarato: “Questa tragedia ci ricorda quanto sia fragile la vita e quanto sia importante la responsabilità di ogni cittadino sulla strada. Non ci daremo pace finché i responsabili non saranno individuati e puniti secondo la legge.”

Mentre i fiori si accumulano sul luogo dell’incidente, trasformandolo in un mesto memoriale, la comunità si stringe attorno alla famiglia di Daniela. Amici, colleghi e semplici cittadini chiedono a gran voce più sicurezza sulle strade e pene severe per chi fugge dopo aver causato un incidente.

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Manziana, cambio di viabilità in concomitanza con l’inizio delle scuole: nuove regole per Via Pisa e Via Arturo Bianchi

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Manziana – Con l’avvicinarsi dell’inizio del nuovo anno scolastico, il Comune di Manziana ha disposto una nuova regolamentazione del traffico veicolare nelle aree di Via Pisa e Via Arturo Bianchi, al fine di migliorare la sicurezza stradale e la gestione della viabilità, specialmente durante il periodo scolastico e lo svolgimento del mercato settimanale. L’ordinanza n. 46 del 16 agosto 2024, rappresenta una risposta alle problematiche riscontrate nella gestione del traffico, che negli ultimi anni è diventata sempre più critica in queste aree.

Il contenuto dell’ordinanza

Dopo un attento esame delle condizioni di viabilità di Via Pisa e Via Arturo Bianchi, l’amministrazione ha ritenuto necessario intervenire per ottimizzare il flusso di traffico. La principale modifica introdotta riguarda l’inversione del senso di marcia nelle due strade, un cambiamento che è stato attentamente pianificato per ridurre il rischio di incidenti e migliorare la gestione delle aree ad alta frequentazione, come quelle scolastiche e commerciali.

A partire dall’installazione della nuova segnaletica verticale e orizzontale, il provvedimento stabilisce quanto segue:

  1. Inversione del senso di marcia in Via Arturo Bianchi: Il traffico sarà regolato in direzione di Via IV Novembre, provenendo da Corso Vittorio Emanuele. Questo cambiamento è stato deciso per facilitare il flusso veicolare durante le ore di punta, soprattutto in concomitanza con l’ingresso e l’uscita degli studenti dalle scuole vicine.
  2. Inversione del senso di marcia in Via Pisa: Nel tratto compreso tra l’intersezione con la Strada Provinciale Braccianese e l’incrocio con Via Siena, il nuovo senso di marcia sarà in direzione di Via Siena, provenendo dalla S.P. Braccianese. Questa modifica mira a migliorare la fluidità del traffico lungo un’arteria principale della città, spesso congestionata durante i giorni di mercato e nelle ore di maggior afflusso.

Le motivazioni del provvedimento

L’amministrazione comunale ha giustificato la nuova regolamentazione del traffico con l’obiettivo di garantire una maggiore sicurezza nelle aree interessate, soprattutto in considerazione del crescente volume di veicoli durante l’orario scolastico e in occasione del mercato settimanale. In particolare, si è osservato che l’attuale viabilità non permetteva un deflusso ordinato e sicuro, creando frequenti ingorghi e situazioni potenzialmente pericolose per i pedoni e i ciclisti.

Inoltre, con l’inizio delle attività scolastiche, si prevede un incremento considerevole del traffico nelle zone limitrofe agli istituti. L’inversione dei sensi di marcia dovrebbe contribuire a ridurre la congestione e ad agevolare il transito dei mezzi pubblici e dei veicoli privati, migliorando nel contempo la sicurezza per i bambini e le famiglie che attraversano queste strade.

Implementazione e segnaletica

La nuova regolamentazione entrerà in vigore non appena sarà completata l’apposizione della segnaletica verticale e orizzontale necessaria. I cittadini sono stati invitati a prestare attenzione ai cartelli informativi e alle nuove indicazioni per abituarsi gradualmente al cambiamento. Il Comune ha inoltre predisposto un servizio di controllo da parte della polizia municipale, che sarà incaricata di monitorare la situazione nei primi giorni di applicazione della nuova viabilità, al fine di prevenire eventuali disagi.

Reazioni dei cittadini

La nuova misura ha suscitato reazioni miste tra i residenti. Alcuni cittadini, soprattutto coloro che abitano nelle zone limitrofe, hanno accolto positivamente il provvedimento, considerando che potrà ridurre il traffico caotico che si registra ogni anno con l’apertura delle scuole e il mercato settimanale. “Finalmente si è intervenuti su una questione che ci creava non pochi disagi. Speriamo che ora la situazione migliori”, ha commentato un residente di Via Arturo Bianchi.

Altri, però, si sono mostrati scettici, temendo che l’inversione dei sensi di marcia possa confondere gli automobilisti e creare ulteriori difficoltà nei primi giorni di applicazione. “Non so se questo cambierà qualcosa, soprattutto nelle ore di punta. Temo che ci sarà più confusione all’inizio”, ha dichiarato un commerciante di Via Pisa.

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