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Editoriali

Anguillara Sabazia, Giovanni Chiriatti: “Non ci siamo proprio!”

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ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Riceviamo e pubblichiamo la nota dell”ex vice sindaco di Anguillara Sabazia Giovanni Chiriatti. Una disamina sull’attuale compagine politica che governa la città sabatina vista dall’ex consigliere, poi assessore e vice sindaco, tra l’altro, il candidato più votato di quella rappresentanza che doveva essere il Movimento Cinque Stelle di Anguillara Sabazia.

Ecco la nota di Giovanni Chiriatti

“Non ci siamo proprio!
Questa amministrazione insiste nel non capire che non può operare con presunzione, arroganza e supponenza quando dovrebbe impegnarsi nella ricerca del percorso giusto per entrare in sintonia con la cittadinanza. Sembra aver perso contatto con la realtà e non riesce a comprendere che la grande maggioranza dei cittadini di Anguillara è ormai stanca e delusa dalle tante promesse disattese.


Ognuno di loro continua a guardare il dito e non la luna e sebbene sia vero che i vecchi partiti ma anche gli ultimi arrivati cavalcano l’onda del malcontento è altresì innegabile che l’intolleranza e il nervosismo scaturiscono dal basso e la stragrande maggioranza di cittadini è insoddisfatta e disarmata davanti a questa gestione approssimativa e pasticciata della cosa pubblica, dai risultati disastrosi e fallimentari registrati in questi tre anni ma soprattutto dall’arroganza delle risposte fornite.


Ai consiglieri di maggioranza vorrei quindi chiedere di risvegliare il loro spirito critico, quello che sembrava esistere prima dell’ascesa al “palazzo baronale”, invitandoli ad esaminare le motivazioni reali dell’insofferenza dei loro “vicini di casa”.


La cosa più grave che potessero fare (tralasciando le voci poco edificanti su vicende private che poco hanno a che fare con l’essere rappresentanti di un paese, sulle vicende giudiziarie e l’atteggiamento dispotico verso la cittadinanza) è stata quella di disattendere le promesse relative alla trasparenza e alla partecipazione. Se invece di organizzare assemblee postume alle loro sciagurate decisioni avessero dato vita ad una pianificazione con i famosi tavoli di lavoro, probabilmente non saremmo a questo punto e non sarebbero state prese decisioni inopportune come quella del divieto di balneazione, del senso unico o dell’installazione coatta dei giochi sull’arenile.


Sentir affermare nel consiglio comunale dal loro capogruppo …di non aver voluto ascoltare i cittadini perché avrebbero scelto di non usare i fondi a disposizione del comune per opere di assoluta priorità ma solo per opere secondarie… è contraddire se stessi e i propri ideali alimentando l’insofferenza e la delusione della gente.


Il clamoroso voltafaccia sulla questione ambiente e territoriale ha da subito compromesso il consenso ricevuto alle ultime elezioni. Sono passati dalla “Revoca del Piano Regolatore Senza Se e Senza Ma!” all’approvazione di una ulteriore variante per poi arrivare con un secondo atto all’adozione di Piani Integrati che avranno la conseguenza disastrosa di aumentare le aree edificate del paese senza il necessario studio della pianificazione dei servizi necessari.


Le persone ormai si domandano che fine hanno fatto i loro discorsi sulla tutela dell’ambiente e sugli interventi di ripristino dell’esistente e dello stop al cemento. Non capiscono come si possa svendere il territorio senza pensare che nuove unità abitative non faranno altro che aggravare ulteriormente la già esistente carenza di infrastrutture e la mancanza di servizi.


Chiedo quindi ai consiglieri di maggioranza di riflettere ogni volta che gli verrà richiesto di alzare la mano nei consigli comunali, di non lasciarsi intrappolare e trasportare dal semplice senso di appartenenza che gioca solo a favore di qualcuno, ma di farlo convinti di quello che si sta deliberando e delle conseguenze che ne derivano.


Infine invito tutti ad una riflessione su quanto è accaduto nell’incontro avvenuto il 6 dicembre u.s. presso l’ex consorzio agrario, sia sugli atteggiamenti intimidatori tenuti da un consigliere che per sua natura è avvezzo all’arte dell’insulto e alle minacce ma soprattutto per la reazione/aggressione deprecabile e indegna, a seduta ultimata, di una consigliera comunale verso una cittadina, atteggiamento che denota chiaramente l’inadeguatezza del ruolo che si ricopre, l’insofferenza e la tensione che si mostra verso il paese e un nervosismo alimentato dall’aumento della distanza culturale ed ideologica tra la società civile e le istituzioni.


Mi permetto di esprimere la mia personale solidarietà a Nadia, una persona che si batte da sempre per l’acqua pubblica che a differenza di molte, che si nascondono dietro “l’essere donna” quando ricevono una contestazione politica, è sempre stata coerente e presente in prima linea per il bene comune.

Il cittadino
Giovanni Chiriatti #chedelusione”

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