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Anguillara Sabazia, cessione ad Acea gestione acquedotto: all’ex consorzio scoppia il caos

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ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Che fosse un incontro delicato lo si capiva facilmente, bastava leggere i molteplici post che dopo l’ultimo Consiglio comunale hanno circolato nei vari gruppi Facebook cittadini. La decisione di cedere ad Acea la gestione dell’acquedotto comunale, nonostante le rassicurazioni in politichese che gli amministratori hanno provato a dare ieri, non è stata digerita da una notevole fetta della popolazione di Anguillara Sabazia.

L’incontro, organizzato dall’amministrazione comunale presso l’ex consorzio agrario, nella giornata di ieri, ha visto un consistente gruppo di oppositori, che si sono presentati con cartelli di disapprovazione e un paio di bandiere del comitato acqua pubblica, costituito ai tempi del referendum del 2011, opportunamente riesumate per l’occasione.

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Sul merito della discussione c’è poco da commentare, l’amministrazione sostiene la scelta fatta in Consiglio comunale, dichiarando che l’ultimatum della Regione non dava loro spazio di trattativa, chi contestava tale scelta, (in primis l’ex sindaco Francesco Pizzorno, l’ex assessore Enrico Stronati e il consigliere regionale Emiliano Minnucci) sosteneva come le diffide giunte sono state diverse, ma un’amministrazione vicina ai cittadini deve respingerle.

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Le prime discussioni animate ci sono state quando il consigliere regionale Minnucci ha contestato il consigliere comunale di maggioranza De Rosa, restando su toni decisi, ma accettabili.

Il limite è stato superato una prima volta quando, in risposta alle contestazioni del pubblico, il consigliere comunale di maggioranza Massimo Pierdomenico, che non era seduto al tavolo dell’amministrazione ma posizionato ai lati della sala, si è rivolto ai contestatori mandandoli a quel paese (in maniera meno eufemistica), e appellandoli con termini ben poco edificanti.

Dopo questo episodio, e l’inevitabile aumento delle contestazioni, l’impressione è stata che i rappresentanti dell’amministrazione non erano assolutamente in grado di gestire l’assemblea, con un dialogo tra sordi che è continuato senza che nessuno avesse l’intenzione di ascoltare minimamente quanto detto dalla fazione opposta.

Un altro episodio increscioso, infine, è accaduto dopo il termine della riunione, fuori dall’ex consorzio quando, da quanto raccontano alcuni testimoni, durante un alterco tra una rappresentante del comitato acqua pubblica e la consigliera comunale Menghini, quest’ultima avrebbe alzato le mani colpendo l’altra donna e provocandole una ferita al labbro.

Due episodi, quelli compiuti dai consiglieri comunali, che se da una parte denunciano l’estremo nervosismo di questa amministrazione, che ad ogni provvedimento vede sfaldarsi quel consenso che portò la sindaca Sabrina Anselmo all’epoca ancora in quota M5s a battere il dottor Antonio Pizzigallo in quota centrodestra al ballottaggio, non possono non essere oggetto di una profonda riflessione da parte della prima cittadina.

La sindaca Anselmo non può non prendere seri provvedimenti nei confronti dei suoi consiglieri, rei di minare la già non solidissima credibilità di questa maggioranza. Indipendentemente dalla diverse visioni politiche, la sindaca dovrebbe applicare delle sanzioni ai consiglieri, per dimostrare di essere al servizio di tutta la cittadinanza, se invece difende le azioni dei suoi, rischia di diventarne complice.

Ecco la nota del Comitato Acqua Pubblica Lago Bracciano

“Ieri ad Anguillara – scrivono in una nota dal Comitato Acqua Pubblica Lago Bracciano – come comunicato nel nostro precedente post, si è svolta l’assemblea cittadina convocata dall’amministrazione comunale ove avrebbe “spiegato” alla cittadinanza con il suo stile primitivo che la caratterizza, il motivo della vergognosa cessione del servizio idrico ad Acea. L’amministrazione comunale ha messo in scena una pièce teatrale ridicola, indecente e offensiva nei confronti della cittadinanza. Ieri abbiamo assistito ad uno show pietoso di una classe politica, livorosa, incapace di confrontarsi in modo urbano e democratico con chi manifesta il dissenso nei confronti di questa indecente armata Brancaleone che in modo arrogante, ha cercato di governare una cittadina e che in questi anni ha solo fatto danni, causati da ignoranza e incapacità a guidare la macchina amministrativa. Ieri abbiamo visto una penosa performance di pseudo politici che non avendo una gran proprietà di linguaggio e ignare di come gestire situazioni di confronto hanno risposto ai cittadini che esprimevano il loro disaccordo con atteggiamenti da bulli e con la bava alla bocca. Ieri la nostra classe politica ha mostrato la vera natura, senza ormai più veli, l’arroganza, la prepotenza, la strafottenza che li connota è emersa nella pienezza della sua miseria umana. Ieri il pessimo spettacolo, come tutte rappresentazioni ha avuto il suo colpo di scena, una cittadina, un’attivista, una donna che negli ultimi 30 anni ha condotto ad Anguillara Sabazia battaglie per la difesa del territorio, dell’ambiente, una nostra cara amica Nadia Gonella è stata aggredita fisicamente da una consigliera grillina Maria Letizia Menghini che, incapace di dare spiegazioni ha risposto con la violenza fisica, Nadia Gonella è stata picchiata dalla Maria Letizia Menghini ed ha riportato 10 giorni di prognosi. Ieri abbiamo assistito ad inqualificabile ed inammissibile esibizione della violenza esercitata da persone che ricoprono cariche istituzioni, che dovrebbero essere d’esempio, che dovrebbero usare tutti gli strumenti civili e democratici nei dibattiti pubblici, invece ieri e non soltanto, sono rappresentanti rabbiosi di bassezze umane. Rivendichiamo il diritto come cittadini a manifestare in modo civile e democratico il nostro dissenso, condanniamo invece ogni forma di violenza, offesa e istigazione alla violenza e allo scontro sociale che questa amministrazione ha sempre alimentato in ogni forma. Ci sentiamo profondamente offesi e solidali con Nadia Gonella. Ci sentiamo profondamente distanti tra chi ci rappresenta, complici di questo distacco tra base sociale e politica, politica che alimenta sentimenti di odio e risentimento. Chiediamo le dimissioni della consigliera Menghini. Chiediamo ai cittadini di Anguillara di ritornare sulla piazza per tornare ad essere sindaci di noi stessi e della nostra comunità”.

Silvio Rossi

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