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Anguillara Sabazia, campo rom a due passi dal Lago di Martignano: cresce la paura tra i residenti

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L’opposizione denuncia l’assenza di azioni concrete da parte del sindaco Pizzigallo. La comunità è esasperata da furti e roghi notturni

Ad Anguillara Sabazia, in via delle Pantane, la comunità locale è preoccupata per l’insediamento stabile di un campo rom su un terreno privato, acquistato nel 2021 da una donna bosniaca ex residente del campo nomadi capitolino di Monte Mario, recentemente chiuso.

Sul terreno sono stati collocati oltre dieci container e camper, visibili dalla strada, ma chiunque tenti di fotografare l’area viene accolto con atteggiamenti ostili. I residenti lamentano un aumento di incendi e furti, e si interrogano sulla legalità delle strutture, prive di servizi essenziali come energia elettrica e allaccio fognario.

La vicenda ha suscitato l’attenzione di alcuni consiglieri di minoranza, tra cui Sergio Manciuria, Francesco Falconi e Leda Catarci, che accusano il sindaco Angelo Pizzigallo di non aver affrontato adeguatamente il problema, celandosi dietro motivi di privacy e mancando di fornire spiegazioni esaustive alla cittadinanza.

In particolare, i consiglieri Falconi e Catarci, in Consiglio Comunale hanno denunciato l’assenza di misure preventive efficaci da parte dell’amministrazione. “La situazione coinvolge aspetti sociali e di sicurezza pubblica, eppure alla seduta del Consiglio erano assenti sia l’assessore alla sicurezza che quello ai servizi sociali,” hanno sottolineato i due consiglieri. “Il Sindaco si è trincerato dietro questioni di privacy, senza fornire informazioni chiare ai cittadini sullo stato dell’arte e sulle azioni intraprese dal Comune per affrontare la vicenda.”

I consiglieri hanno espresso dubbi sull’efficacia delle misure preventive e temono che la questione venga affrontata solo come problema tecnico. “Il Sindaco ha fatto riferimento all’Ufficio Tecnico per risolvere la questione, il che dimostra che non ha colto la reale portata del problema, che include anche la dignità delle persone, in particolare dei soggetti più deboli come bambini, anziani e donne incinte.”

L’insediamento si trova di fronte al parcheggio del Lago di Martignano, gestito dal Comune, e ha visto una rapida espansione con l’arrivo di container e materiali da costruzione. “Sono stati eseguiti lavori di livellamento del terreno e trasporti di mezzi pesanti, ma nessuno sembra essersi accorto di nulla,” hanno aggiunto i consiglieri, sollevando dubbi su come le autorità locali abbiano potuto ignorare tali operazioni.

Il campo è attraversato anche da un acquedotto dell’Acea, e i residenti nelle vicinanze segnalano roghi notturni con fumo dall’odore sintetico, aumentando ulteriormente il senso di insicurezza. Alcuni consiglieri che si sono recati sul posto sono stati presi a male parole dagli abitanti del campo.

Falconi e Catarci hanno infine criticato l’approccio politico del Sindaco, che in passato ha cambiato schieramento da Forza Italia alla Lega, con il sostegno di Fratelli d’Italia. “L’amministrazione si è dimostrata incapace di gestire la situazione e, invece di affrontare la questione, preferisce nascondersi dietro la privacy e fornire informazioni fuorvianti.”

Dalla parte dei cittadini, le lamentele continuano a crescere, con denunce di roghi notturni e odori di materiali sintetici bruciati. Molti residenti, soprattutto coloro che vivono vicino al campo, parlano di un aumento della criminalità e di una percezione generale di insicurezza. Alcuni consiglieri che hanno visitato l’area sono stati verbalmente aggrediti dagli abitanti del campo, aumentando ulteriormente il clima di tensione.

Il sindaco Pizzigallo ha cercato di rassicurare la cittadinanza, sottolineando che l’amministrazione è impegnata a garantire la sicurezza del territorio e che saranno prese misure appropriate nel caso di comportamenti illeciti. Tuttavia, queste rassicurazioni non sembrano aver placato le preoccupazioni dei cittadini e dei consiglieri di minoranza, che chiedono maggiore trasparenza e un incontro pubblico per discutere apertamente la situazione.

La vicenda è particolarmente delicata, poiché tocca temi complessi come l’integrazione sociale, la sicurezza e la gestione degli spazi urbani, in un contesto in cui le autorità locali vengono accusate di inazione e di scarsa comunicazione con la comunità.

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