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Anguillara Sabazia, Bianchini (PD): “L’amministrazione Anselmo abbandona le famiglie dei disabili gravi!!”

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ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Minori servizi ai disabili gravi per allargarli a quelli con patologie piu lievi. Questo quanto denunciato fin dallo scorso mese di maggio dal capogruppo del partito Democratico ad Anguillara Sabazia Silvio Bianchini. Una scelta, quella operata dall’amministrazione guidata dal sindaco Sabrina Anselmo definita dal capogruppo come “inaccettabile”.

Bianchini torna quindi a puntare i fari su questa vicenda ricordando la battaglia portata avanti in Consiglio comunale lo scorso mese di Luglio contro la decisione della Anselmo/Galea di ridurre il servizio alle 8 famiglie con parenti disabili gravi ospitati nella Cittadella.

“Un servizio che il Comune di Anguillara – dichiara Silvio Bianchini – ha sempre mantenuto da oltre 20 anni ma che con l’avvento di questa pseudo amministrazione rischia di essere ridimensionato drasticamente. Abbiamo cercato di arrestare questa follia in ogni modo, portando all’attenzione il dramma e il peso che le famiglie si trovano a sostenere e che è sempre più gravoso anche in relazione all’età avanzata dei ragazzi (oggi adulti) e dei genitori. Abbiamo cercato di indicare anche dei percorsi che avrebbero reso possibile la scelta di aprire il centro ai disabili meno gravi, condividendo gli ambienti e recuperando con questo le risorse disponibili impegnate. Nulla di tutto questo, la cieca incapacità di questa enclave politico/amministra ha riaffermato la volontà di creare un disagio insostenibile e non sostenibile, inviando una proposta in questi giorni che vede 4 soluzioni possibili.

Come ricorderete – prosegue il capogruppo PD – nel mese di luglio in Consiglio comunale avevamo fatto una battaglia contro la decisione della Anselmo/Galea di ridurre il servizio alle 8 famiglie con parenti disabili gravi ospitati nella Cittadella. Un servizio che il Comune di Anguillara ha sempre mantenuto da oltre 20 anni ma che con l’avvento di questa pseudo amministrazione rischia di essere ridimensionato drasticamente. Abbiamo cercato di arrestare questa follia in ogni modo, portando all’attenzione il dramma e il peso che le famiglie si trovano a sostenere e che è sempre più gravoso anche in relazione all’età avanzata dei ragazzi (oggi adulti) e dei genitori. Abbiamo cercato di indicare anche dei percorsi che avrebbero reso possibile la scelta di aprire il centro ai disabili meno gravi, condividendo gli ambienti e recuperando con questo le risorse disponibili impegnate. Nulla di tutto questo, la cieca incapacità di questa enclave politico/amministra ha riaffermato la volontà di creare un disagio insostenibile e non sostenibile, inviando una proposta in questi giorni che vede 4 soluzioni possibili.

Abbiamo esaminato le proposte e rispetto ai 240 giorni annui dalle 8,30 alle 17,30 (9 ore) per un totale di 2.160 ore nella situazioni di oggi, hanno proposto delle soluzioni che vanno dalle 1.430 ore ad un massimo (la 3°) di 1600 ore.

Riteniamo che queste proposte sia irricevibili e lesive di un diritto che deve essere mantenuto a fronte di centinaia di migliaia di euro spesi per cose che passano in secondo piano rispetto al problema. Crediamo ad esempio che i 140.000 euro per il Millennio o le decine di incarichi a professionisti quando il Comune ha tecnici all’altezza, possano tranquillamente essere ridotti a favore di una spesa di 15/20 mila euro anno.

Altra soluzione – conclude Bianchini – sarebbe di individuare risorse disponibili nel Piano di Zona e su questa ultima ipotesi, siamo i primi a farci carico di aprire un tavolo che potrebbe essere allargato anche alla Regione!!”