Anguillara Sabazia, a scuola nei container: c’è chi chiede le dimissioni del sindaco

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Non ci si può nascondere dietro una tastiera: la storia della scuola nei container ha fatto infuriare tante famiglie e più della metà dei cittadini di Anguillara Sabazia. Non si capisce come mai sia stata dichiarata inagibile una scuola (quella di via Verdi) in fretta e furia, senza ulteriori approfondimenti e senza neppure lo sforzo di pensare: Vediamo che lavori di messa in sicurezza si possono operare, sforziamoci di sentire periti specializzati! Niente di tutto questo. La scuola è stata chiusa e in fretta e furia si è chiamata una ditta non molto nota per la fornitura di questi prefabbricati che costeranno alla collettività circa 800 mila euro all’anno, spese accessorie comprese. Quanti lavori si sarebbero potuti fare con 800 mila euro? Una infinità!

I container sono arrivati con enorme ritardo dopo un’estate abbastanza difficile, trapuntata da presunte notizie allarmanti che riguardavano lo stato di salute della sindaca di Anguillara Sabazia, la quale ha prontamente pubblicato note per rassicurare sul fatto che non ci sono dietrologie strane dietro il fatto che abbia fatto dei regolari controlli medici. Un’estate calda, rovente così come gli animi dei genitori dei circa 400 bambini che il 16 settembre avrebbero dovuto entrare in classe. Per loro la campanella è suonata invece oggi, 24 settembre 2019. E anche a fatica. I motivi? L’amministrazione comunale ha fatto una corsa contro il tempo per consegnare i moduli pronti alla dirigente scolastica ma in realtà propriamente pronti non sembrano, almeno leggendo le prescrizioni della Asl di ieri.

Anziché chiedere “scusa” ai cittadini per il ritardo, Anselmo si è scagliata contro l’opposizione e i media, parlando di “Caos generato al livello mediatico“, basta leggere la sua lunga nota per capire. Tutto il resto è storia.

Sul caso è inrtervenuta anche la Lega locale, con una lunghissima nota che snocciola punto per punto le “singolarità” e le occasioni perse. Ma non solo. “In ordine a tutto l’iter che ha portato all’apertura, pardon la pseudo apertura, delle scuole in Via Duca degli Abruzzi – afferma Daniele De Vito coordinatore della Lega ad Anguillara Sabazia – siamo rimasti in silenzio
attendendo di capire come questa amministrazione avrebbe risposto alla repentina chiusura di una scuola importante come quella di San Francesco.
Anche perché un evento di tale genere quale quello di dichiarare con ordinanza del sindaco, mette a dura prova una giunta ed una maggioranza ed, al contempo, evidenzia lo spessore della stessa, ovvero la sua
capacita di operare amministrativamente per il bene dei cittadini.
Se fossimo a scuola, visto che di scuole stiamo parlando, il collegio dei professori giudicante, in questo caso i cittadini, li avrebbero bocciati su tutta la linea invitandoli a ripetere l’anno poiché totalmente impreparati,
ma in questo caso non si può ripetere l’anno, anche perché questo sindaco con l’ausilio della giunta e del sapiente, si fa per dire, delegato alle scuole Massimiliano De Rosa non hanno questa possibilità, se non quella delle dimissioni di massa!

Sarà dura spiegare agli organi competenti ed ai cittadini la lunga serie di errori amministrativi perpetrati che per brevità andiamo ad elencare:

Si è dato per certo che la perizia del tecnico incaricato dall’Ufficio Tecnico del Comune sia il “Vangelo”! Di fronte ad una situazione del genere sarebbe stato opportuno, prima di emettere un ordinanza di chiusura della scuola, effettuare una controperizia, magari interpellando un perito strutturista del Tribunale ed all’esito valutare eventuali interventi di ripristino ed assestamento della struttura;

La scelta di affittare i container! Su questo ci rimettiamo alle valutazioni dei cittadini, ma a noi sembra pazzia! Venendo agli aspetti tecnici sono diverse cose che non ci tornano:

In data 19.08.2019 veniva richiesta dal Comune all’Ufficio del Genio Civile di Viterbo il rilascio dell’autorizzazione sismica, ma ad oggi l’esito della stessa è ignoto allo scrivente anche perché l’Ufficio Tecnico nella persona del suo Capo Area ha concesso con determina 297 del 22.09.2019 l’agibilità temporanea del plesso, e senza la risposta del Genio Civile si tratterebbe di un illecito;

In data 14.09.2019, quindi 10 giorni prima dell’apertura della scuola ed a lavori in corso, il Comune di Anguillara, accortosi che i moduli erano più bassi di 10 centimetri rispetto ai 2.80 previsti dalla legge per le scuole, richiedeva una deroga sulle altezze alla ASL RM4 competente, l’esito del quale non è a conoscenza dello scrivente, pertanto in caso di mancanza avremmo un altro imponente illecito come da punto 3;

Infine, in data 22.09.2019, ovvero nella giornata di domenica appena passata in un giorno sono stati effettuati ed approvati i seguenti atti;

a. Lo stato di fatto rispetto allo stato di progetto riguardante il piazzale finalizzato all’alloggiamento delle strutture prefabbricate, nonostante le strutture erano già state apposte;

b. relazione a strutture ultimate, ma le stesse non risultano ultimate;

c. certificato di fine lavori parziale, vedi punto b.;

d. Verbale di Verifica e controllo a firma del direttore dell’esecuzione sui lavori; e. verbale di consegna delle strutture, ancora non finite;

e. Scia antincendio ai Vigili del Fuoco, con allegata asseverazione di tecnico antincendio attestante la conformità delle opere eseguite ai requisiti antincendio, che ad oggi ancora non si sono espressi;

f. denuncia di accatastamento della scuole, ancora in corso;

g. valutazione contro i fulmini;

h. certificazione dei materiali di costruzione; i. autocertificazione in materia di acustica; l. attestazione dell’allaccio idrico; m. collaudo delle strutture ed altri, il tutto a comune chiuso.

Infine ci è saltata agli occhi l’ultimissima determinazione dirigenziale n. 297 del 22.09.2019, anche questa pubblicata la domenica prima dell’apertura delle scuole, nella quale il responsabile dell’Area Tecnica Egidio Santamaria, prima di scappare ad altro incarico in altro paese, determina la conformità dell’opera al progetto, ancora non finita, e udite udite determina la sua AGIBILITA’ TEMPORANEA (IN VIA D’URGENZA) VALEVOLE PER L’INTERA DURATA CONTRATTUALE DIU NOLEGGIO E COMUNQUE
NON SUPERIORE A DUE ANNI”. Siamo rimasti sbigottiti!

Invitiamo il responsabile di area e questa bislacca amministrazione ad aprire un libro di urbanistica una volta tanto ed anche leggere il TULPS (Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza) che nei suoi artt. 68
e seguenti del prevedono la possibilità di concedere la licenza di agibilità temporanea solo per aprire teatri, cinema o allestire luoghi di pubblico spettacolo; all’uopo sono rilevanti le verifiche delle condizioni di solidità e sicurezza delle strutture e attrezzature allestite, nonché, in caso di locali chiusi, gli aspetti strutturali dell’edificio e il rispetto della vigente normativa di sicurezza (impiantistica, antincendio, segnaletica di sicurezza) e di igiene, infatti la licenza di agibilità TEMPORANEA, cioè valida per un determinato periodo di tempo è solitamente legata alla durata della manifestazione di pubblico spettacolo che si vuole allestire, ma non per una scuola sebbene costituita da prefabbricati.

Ci riserviamo di fare accesso civico agli atti per valutare sia la presenza che la regolarità degli atti pubblicati, per essere più precisi e concreti nelle affermazioni, ma sentendo i genitori oggi presenti alla scuola è emerso che all’interno della stessa mancassero sia gli estintori che la cartellonistica, che sono fondamentali per la sicurezza dei bambini e dei professori, senza contare la presenza di nidi di api all’interno e di una montagna di acqua filtrata dalle finestre e dalle fessure aperte nelle strutture, a quanto pare non edificate correttamente.

Non sarebbe stato meglio posticipare di qualche altro giorno l’apertura al fine di consegnare una struttura completata in ogni sua parte?

Per amministrare ci vuole orgoglio, fermezza e tanta umiltà, cose che a questa amministrazione mancano, giustamente seguono ciò che i loro rappresentati in parlamento stanno ponendo in essere ovvero radicarsi e rimanere attaccati alle poltrone, infischiandosene del volere del popolo e facendo figuracce su figuracce, vedi anche gli ultimi servizi della RAI.
Ci vorrebbe, prima che Anguillara sprofondi in un tunnel buio ed irreversibile, una vostra dimissione di massa – conclude Daniele De Vito – ne ha bisogno la città, ne hanno bisogno i cittadini e ne ha bisogno anche la scuola!”.