Connect with us

Roma

ANGUILLARA, RIMBORSI BOLLETTE ACQUA: BASTA CHIEDERE!

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 2 minutiCiò che era scritto nell’articolo, però, rappresenta effettivamente un problema per molti cittadini che pagano in anticipo un servizio che, a volte, non corrisponde a quanto riscosso.

Published

on

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti

di Silvio Rossi

Anguillara (RM) – Quando l’informazione coglie nel segno, le reazioni delle controparti possono essere di due tipi. O il giornale viene attaccato, con dichiarazioni contrarie a quanto asserito nell’articolo, o viene ignorato, specie sui social network, nella speranza che, in mezzo alla bulimia comunicativa moderna, la notizia che viene portata a conoscenza vada a finire nell’oblio.

Il nostro articolo sulle bollette del servizio idrico di Anguillara, che sono state emesse senza provvedere alla lettura del contatore, non ha stimolato le risposte di chi, per conto dell’amministrazione, è sempre pronto a giustificare le scelte fatte, indipendentemente dal fatto che queste siano condivisibili o meno dalla maggioranza della popolazione.
Ciò che era scritto nell’articolo, però, rappresenta effettivamente un problema per molti cittadini che pagano in anticipo un servizio che, a volte, non corrisponde a quanto riscosso.
Ne è prova il numero di rimborsi idrici per maggior consumo emessi questa settimana dall’ufficio tributi comunale. In pochi giorni lavorativi sono stati disposti oltre sessanta provvedimenti di rimborso per cittadini che hanno pagato nel 2013 una bolletta maggiore rispetto al consumo reale.
Come può un Comune, che eroga un servizio idrico, il quale, per norma nazionale, dovrebbe avere DUE letture l’anno (non una, bensì due), a sballare completamente la misura di quanto è stato consumato per così tanti utenti?
Come si giustificano i sessanta euro di quota fissa, che dovrebbero coprire, tra l’altro, proprio il servizio di lettura, e che negli altri comuni viene svolto con un canone corrispondente molto inferiore?
Perché i sessanta rimborsi (e siamo in attesa di leggere sull’albo pretorio le ulteriori disposizioni, perché crediamo che non siano terminate a oggi) non sono sessanta errori. Poiché il rimborso viene erogato solamente dietro istanza presentata e documentata dal titolare del contratto di fornitura idrica, e molte persone non hanno verificato che quanto richiesto dal Comune sia relativo a quanto effettivamente consumato, crediamo fermamente che gli errori superino di gran lunga il centinaio di utenze, che in un paese delle dimensioni di Anguillara (ci saranno sei – sette mila utenze?) rappresenta una percentuale INAMMISSIBILE!
Tutto ciò oltretutto senza che nessuno, sindaco, assessori competenti, dirigente del servizio, abbiano neanche chiesto scusa agli utenti (cosa che comunque non li scagionerebbe dalle loro responsabilità), ma anzi, continuano a ripeterci quanto sono bravi, come fanno funzionare bene il servizio, quanto siano i cittadini (che pagano un servizio non erogato) a essere in malafede.