Roma
ANGUILLARA: QUANDO L’ASSESSORE SUONA DUE VOLTE
Tempo di lettura 4 minutiDa anni a governare oppure a sgovernare sono stati sempre 'i soliti noti', oggi ci riprovano, avendo la pretesa di proclamarsi come 'il nuovo'.
Tempo di lettura 4 minutiDa anni a governare oppure a sgovernare sono stati sempre 'i soliti noti', oggi ci riprovano, avendo la pretesa di proclamarsi come 'il nuovo'.
Published
9 anni agoon
di Emanuel Galea
Anguillara (RM) – “Una generazione se ne va e un’altra arriva, ma la terra resta sempre la stessa. Gira e va e sui suoi giri ritorna il vento. Quel che è stato sarà e quel che si è fatto si rifarà”. Sono parole di Qoèlet, figlio di Davide, re a Gerusalemme”. La scrittura del testo è avvenuta in Giudea nel IV o III secolo a.C. ad opera di un autore ignoto. Stupefacente rimane la saggezza e anche la preveggenza dell’autore. Sembra quasi che mentre scriveva, pensasse al Belpaese e in particolare alla piccola cittadina lagunare di Anguillara Sabazia.
"Il Turismo è una cosa seria e andrebbe gestito con serietà. – Dichiarano dal Movimento 5 Stelle di Anguillara Sabazia – Specialmente in un paese come il nostro – proseguono – che dovrebbe fare del turismo una fonte economica. Cosa si è fatto in questi ultimi vent’anni e soprattutto cosa ha fatto l’attuale assessore al Turismo che si attribuisce “spiccate capacità organizzative” ed ora si candida a governare il comune per i prossimi cinque anni?"
Il riferimento dei pentastellati è chiaramente indirizzato a Matteo Flenghi attualmente assessore alle Attività produttive, turismo, agricoltura, relazioni internazionali, sport della giunta uscente Pd e candidato a sindaco con il partito Democratico alle prossime amministrative.
"Questa volta – proseguono dal M5S di Anguillara – la scusa delle risorse limitate non basta a giustificare l’immobilismo di amministratori che non sono in grado di valorizzare risorse turistiche come quelle che la natura ha regalato ad Anguillara Sabazia. Di parole se ne sono dette tante – evidenziano i pentastellati – ma alla resa dei conti, nel bilancio quinquennale cosa è realmente stato fatto? L’annuncio del gennaio scorso dell’avvio del progetto 'Salviamo la Piroga' da parte del consigliere con delega alla Cultura Vanessa Roghi conferma ancora una volta come la vecchia politica preferisca gli annunci ai fatti".
La piroga di Anguillara è più vecchia dello stesso libro del Qoelet. Fu rinvenuta in località 'la Marmotta' e risale a circa ottomila anni fa. Attualmente è segregata in un locale nel parcheggio del piazzale dell’ex Consorzio Agrario di Anguillara. Un gioiello dell’archeologia. Quanto è vero: chi ha i denti non ha il pane e chi ha il pane non ha i denti! Di questa, altri avrebbero fatto un vanto! Ma evidentemente Anguillara non è 'altri'.
"La propaganda questa volta è arrivata tramite un video, – ricordano dal M5S – ottime inquadrature, tante parole, molti sorrisi; si è sfruttata persino l’immagine del Dragone, una delle associazioni importanti del nostro paese, ma i fatti sono li inesorabili a dimostrare come il delegato alla cultura e l’assessore al Turismo ad oggi ancora non siano riusciti a portare a termine nessun progetto. La piroga dell’età neolitica (5500 a.C) rimane invece abbandonata all’interno dell’ex consorzio agrario quando si sarebbe potuta aprire al pubblico una mostra da sfruttare come biglietto da visita di Anguillara. Questa imbarcazione poteva essere un fiore all’occhiello nel settore culturale della cittadina di Anguillara, – spiegano dal M5S – attraverso una sponsorizzazione con tour operator si potevano organizzare dei programmai culturali per il turismo archeologico del nostro territorio. Probabilmente molti concittadini non sanno che in località 'la Marmotta' dove la piroga è stata ritrovata nel 1989 le acque del lago e i sedimenti hanno sigillato e conservato le vestigia di una comunità neolitica di circa 8.000 anni fa: resti di capanne, oggetti utilizzati nella vita quotidiana, oggetti legati a pratiche di culto, imbarcazioni, resti animali e vegetali che ci forniscono informazioni riguardo alle specie sfruttate nell’allevamento e nell’agricoltura così come nella caccia e nella raccolta. In un paese “normale” questi ritrovamenti sarebbero potuti diventare punto un culturale del nostro comune, sfruttati per attrarre turisti, un’eccellenza di cui andare fieri. Una mostra permanente nel nostro territorio avrebbe attratto numerosi turisti ed invece molti dei reperti sono finiti nel Museo Nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini” dove è dedicata un’intera sezione al villaggio con un’esposizione ben curata di vasellame, strumenti litici e di alcune delle altre piroghe recuperate, oltre che pannelli esplicativi delle attività di scavo e l'orizzonte culturale dei reperti rinvenuti. Ci si dovrebbe domandare – concludono i pentastellati – se chi ha amministrato per vent’anni Anguillara abbia realmente voluto puntare sul turismo o abbia sfruttato questo termine solo per propaganda elettorale. Quando andremo in Comune sarà nostra cura dare a questo pezzo di storia il suo spazio per essere ammirata, facendola così tornare nuovamente alla vita".
Anguillara è un piccolo paese lagunare di appena 9 mila famiglie. La popolazione conta su per giù 19 mila abitanti. Vanta validi professionisti, studiosi e personaggi di spicco. Ahinoi, tranne qualche rara eccezione, quasi nessuno di questi personaggi si è mai assunto la responsabilità dell’amministrazione del paese e così, da anni, la scena politica è stata quasi sempre appannaggio dello stesso 'cerchio magico'. Fino a ieri, con apatia ci si è lasciati guidare sempre dai soliti volti. "Una generazione se ne va e un’altra arriva, ma la terra resta sempre la stessa”, dice il Qoelet , ma ciò lo possiamo dire anche di Anguillara.
Da anni a governare oppure a sgovernare sono stati sempre 'i soliti noti', oggi ci riprovano, avendo la pretesa di proclamarsi come 'il nuovo'. Gli altri, tutti coloro che non la pensano come loro, 'peste li colga', perché anch'essi sperano di sedere ad un’altra 'cena delle beffe'. “Una generazione se ne va e un’altra arriva, ma la terra resta sempre la stessa”. Questi versi non sono stati scritti per Anguillara ma “la verità” in quei versi potrebbe essere incisa, a lettere cubitali, sulla porta d’ingresso del vecchio borgo.
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