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di Silvio Rossi
Dopo aver perso, come realtà cittadina, la mostra dei presepi di San Gregorio Armeno, che negli ultimi tre anni ha portato ad Anguillara migliaia di visitatori a ogni edizione, visto lo spostamento della manifestazione nel centro storico di Bracciano, l’Amministrazione anguillarina ha pensato di correre ai ripari, organizzando, da quanto si legge nel volantino delle iniziative natalizie, una “Mostra esposizione vendita di Arte Presepiale Napoletana”, realizzata nello scorso week end nel Museo della Civiltà Contadina,
Un’iniziativa, inserita in un programma natalizio caratterizzato dalla presenza di presepi in ogni forma, artigianale, in grotta, vivente, neanche fosse stato scritto da Luca Cupiello in persona. Una passione per questa forma di rappresentazione natalizia che nella cittadina è esplosa curiosamente proprio dopo la dipartita di quella che è la scuola presepiale più rinomata al mondo.
Una settimana dopo il successo dei presepi braccianesi, abbiamo provato a visitare la mostra in programma ad Anguillara, nella speranza di trovare altrettanta maestria, rappresentata da alcuni creatori di scenari e statuine.
Entrati nel museo abbiamo potuto notare che la decantata “arte presepiale” era rappresentata da un solo stand, condotto da una persona che, a nostra richiesta, ci ha detto di venire da San Gregorio Armeno (da una traversa della via), che non aveva nessuna identificazione, né un biglietto da visita, né una brochure, né immagini della bottega, né tantomeno un cartello che ne riportasse il nome.
In mostra sul tavolo, come si può vedere nella foto, oltre ad alcuni oggetti che col presepe non hanno un legame particolare, come delle macchinette del caffè tipo moka (neanche le macchinette napoletane, come sarebbe eventualmente stato lecito immaginare), e alcune bottiglie di limoncello con la scritta in rilievo “San Gregorio Armeno”, abbiamo notato alcune statuine, che sembravano prodotte in serie, molto somiglianti a quelle che si trovano nei negozi, “made in Cina”.
Per informazioni, abbiamo contattato il presidente dell’Associazione Corpo di Napoli, Amedeo Mango, che riunisce le botteghe dei mastri presepari, che ci ha lasciato la seguente dichiarazione:
“Nessuno dei nostri associati sta esponendo ad Anguillara. Come Corpo di Napoli, quest’anno abbiamo realizzato solamente due eventi fuori regione, la scorsa settimana a Bracciano, e in questi giorni in Piemonte. Non sappiamo chi espone a Anguillara, potrebbe essere qualche altro artigiano di Napoli, ma non è di San Gregorio Armeno”.
Oltre la dubbia provenienza dell’unica bottega presente, ciò che ci ha sorpreso è stato il rifiuto di fornire una ricevuta all’atto dell’acquisto di un oggetto. Considerati i goffi tentativi di procurarsi un giustificativo per la vendita, con telefonata alla ricerca di un numero di partita iva da inserire in una pseudo ricevuta, la successiva ricerca di un blocchetto di scontrini dell’associazione culturale Sabate, che gestisce il museo, la sensazione di trovarci di fronte a un venditore abusivo è stata molto netta.
Impressione rafforzata quando il venditore, al secondo giorno di mostra, ci ha detto che fino a quel momento non aveva venduto nulla, e alla nostra osservazione di aver visto una persona uscire con un oggetto, ha provato a giustificarsi dicendo che era un suo amico napoletano e glielo aveva regalato (in ogni caso comunque sarebbe stato obbligatorio fornire una ricevuta indicante il prezzo zero).
Ci chiediamo, a questo punto, come saranno le prossime iniziative organizzate per questo Natale? Chi ha invitato l’espositore? Con quale criterio vengono messi a disposizione gli spazi pubblici? Chi ci garantisce che i prossimi eventi non facciano ripresentare personaggi poco credibili come il venditore di presepi?
Ma soprattutto, ci chiediamo, è questo il modello di sviluppo turistico immaginato per l’Anguillara del futuro?
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