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Roma

ANGUILLARA, "ODORE DI MAFIA": L'OPPOSIZIONE CHIEDE CONSIGLIO STRAORDINARIO SU AFFIDAMENTO A COOP 29 GIUGNO

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Tempo di lettura 2 minuti E’ quanto chiedono al sindaco Francesco Pizzorno i consiglieri di tutta l’opposizione

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Redazione

Anguillara (RM) – “Massima trasparenza sulle modalità di subentro del servizio a favore della Coop 29 Giugno che secondo noi contrasta con l'art. 17 del Contratto di appalto sottoscritto dal Comune di Anguillara con la CNS”.

E’ quanto chiedono al sindaco Francesco Pizzorno i consiglieri di tutta l’opposizione, Antonio Pizzigallo, Sergio Manciuria, Mario Fantauzzi, Christian Calabrese e Stefano Paolessi, riguardo alla vicenda che vede coinvolta la Coop 29 Giugno nell’affidamento-subentro del servizio di raccolta differenziata dei rifiuti urbani, avvenuto con determina 1158 del 29 Novembre 2012. 

Sulla questione l’amministrazione è intervenuta qualche giorno fa omettendo che il subentro è avvenuto sotto la giunta  Pizzorno . Chiarimenti che l’opposizione ritiene approfondire per la massima trasparenza tanto da richiedere la convocazione di un Consiglio comunale straordinario (leggi qui richiesta convocazione e interrogazione). 

I gruppi di minoranza hanno anche presentato un’interrogazione con risposta orale urgente – inviandola anche al Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro e al presidente dell’Autorità Anticorruzione, Raffaele Cantone  – con la quale richiedono, considerando “che durante l’amministrazione Pizzorno e precisamente in data 29 novembre 2012 con D.D.  n. 1158 su richiesta della CNS titolare del contratto veniva autorizzato il subentro a favore della Coop 29 Giugno con sede Roma di recente oggetto di indagine da parte della Procura della Repubblica di Roma”  e considerato anche “che tale “subentro” autorizzato durante l’Amministrazione Pizzorno  sembra contrastare con l’art. 17 del contratto (leggi qui il contratto) che fa espressamente divieto della cessione contrattuale  così come previsto dall’art. 118 comma 1 del Dlgs 163/2006”, i consiglieri di opposizione chiedono “con quale norma- deroga prevista ai sensi del Codice degli Appalti, l’Amministrazione Pizzorno ha  autorizzato il subentro alla Consorzio Formula Ambiente Coop legittimata dalla CNS in sede di gara, in considerazione del divieto imposto contrattualmente”.

Nell’articolata interrogazione, i consiglieri precisano all’amministrazione “Atteso il divieto di cessione contrattuale così come configurato dall’art. 118 comma 1, quali eventuali provvedimenti  l’Amministrazione Pizzorno intende intraprendere per la risoluzione contrattuale con la CSN”, considerato, secondo gli interroganti, “che in seguito all’autorizzazione di “subentro” a Consorzio Formula Ambiente, il personale è stato assunto-comandato in capo alla Coop  29 Giugno che causa l’inchiesta denominata Mondo di Mezzo (più comunemente con l’appellativo Mafia Capitale), la stessa non sembra in grado di coprire la continuità del servizio”, chiedono espressamente di conoscere “quali provvedimenti l’Amministrazione ha già intrapreso per la garanzia dello stipendio e l’occupazione al personale in caso di risoluzione contrattuale”.

Alla luce di tutto di questo, i consiglieri ribadiscono che “Stante l’evidente danno d’immagine nei confronti della Città di Anguillara ancorché in  maniera indiretta, certifichi l’Amministrazione come e quando intende costituirsi parte civile”.  

“Adesso – dicono i rappresentati dei gruppi di minoranza – spetta alla Disamministrazione Pizzorno capace solo di aumentare le tasse  come la Tasi senza erogare servizi decenti, dimostrare fermezza e coraggio per discutere pubblicamente e con la massima trasparenza di tale procedura di affidamento. 

In caso contrario pur non essendo giustizialisti – concludono – interesseremo della questione le autorità competenti”.

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Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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