Roma
Anguillara: negato l'utilizzo di uno spazio comunale per una riunione forse "scomoda"
Tempo di lettura 3 minutiLa casa comunale di Colle Sabazio, prima concessa, poi negata, è usata abitualmente per cene e tornei di burraco
Tempo di lettura 3 minutiLa casa comunale di Colle Sabazio, prima concessa, poi negata, è usata abitualmente per cene e tornei di burraco
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8 anni faon
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Silvio Rossi
di Silvio Rossi
ANGUILLARA (RM) – “Questa riunione non s’ha da fare”. Probabilmente è stato questo quanto ordinato da qualche novello Don Rodrigo che ha determinato la revoca dell’autorizzazione inizialmente concessa all’associazione Diritti Cittadinanza del Lago, per poter usufruire della casa comunale di via Fosso Pietroso a Colle Sabazio.
Nata da qualche mese, l’associazione aveva presentato la richiesta di poter usufruire di un locale comunale, nel quartiere periferico, per effettuare una assemblea dei soci, e per presentare le sue attività prossime alla cittadinanza. La richiesta, seguita dall’assessore alla Cultura, Viviana Normando, aveva ricevuto un riscontro positivo, con la concessione dello stabile per il giorno 13 gennaio. Dopo numerosi incontri avuti in Comune tra i dirigenti dell’associazione e l’assessore, durante i quali sono emerse alcune contraddizioni relative alla gestione del luogo, il presidente dell’associazione Claudio Blancato si è recato con l’assessore Normando per aprire la sala, e le chiavi in possesso del Comune non aprivano, sembra che qualcuno, non si sa chi, anche se c’è chi immagina di conoscere i responsabili, abbia cambiato i cilindri.
Il presidente dell’associazione, Claudio Blancato, ci ha dichiarato: “Quanto è avvenuto ha dell’incredibile. Il Comune di Anguillara prima ci concede l’uso di un locale comunale, poi ce lo revoca, a due giorni dalla riunione, creando un disagio notevole a noi e ai cittadini già invitati. L’Amministrazione comunale aveva tutto il tempo di controllare ,infatti, la prima richiesta è stata mandata a metà dicembre 2016, per fare una riunione il 22 dicembre 2016, prima di Natale, senza aver avuto risposta per problemi che non abbiamo ancora compreso. Abbiamo rimandato la riunione al 13 gennaio, ed è stata inviata all’Associazione l’autorizzazione il 4/1/2017 per l’uso del locale “Considerata l’utilità sociale della manifestazione e lo scopo non lucrativo. Oggi 11/1/2017 con un comunicato dell’assessore Normando ci viene detto che l’immobile non può esserci concesso perché la nostra associazione è costituita da meno di un anno, e non è ancora iscritta nell’albo delle associazioni pur avendo presentato regolare domanda il 28/10/2016. Questo atteggiamento schizofrenico non costituisce un buon punto di partenza per una collaborazione tra il Comune e un’associazione che tra i suoi scopi ha la cura e la tutela dei diritti e degli interessi dei cittadini, cosa che dovrebbe essere molto cara a un’amministrazione pubblica, e che a parole più volte l’assessore Normando ci riconosce, ma che nei fatti non è mai riuscita a dimostrarci. Dopo quanto avvenuto siamo costretti a rinviare ulteriormente la riunione, e consideriamo quanto avvenuto un atto ostile nei nostri confronti”.
Non appare molto chiara la decisione di negare lo spazio all’associazione per la riunione. La stessa sala è stata utilizzata non solo per le riunioni del Comitato di Quartiere, che aveva la necessaria autorizzazione, concessa lo scorso anno dall’ex giunta Pizzorno, ma anche da alcune associazioni, per cene, tornei di briscola e burraco, bingo e ci dicono alcuni residenti per l’organizzazione di un veglione di capodanno per pochi intimi, con tanto di fuochi artificiali, il tutto usufruendo dei servizi (acqua, luce) pagata dai contribuenti di Anguillara. C'è chi si chiede, a questo punto, cosa c’è di culturale o sociale in un bingo, dove viene chiesto il pagamento di un euro e mezzo a cartella, essendo oltretutto un’attività soggetta a concessione dei Monopoli di Stato, che crediamo difficilmente sia stata concessa nel caso in questione.
Dal Comune di Anguillara, invece di controllare, con molto ritardo, l’iscrizione all’albo dell’associazione Diritti Cittadinanza del Lago, hanno verificato se il bingo organizzato nella casa comunale aveva l’autorizzazione dei Monopoli, oppure ci si trova nella condizione di “gioco d’azzardo”? È inoltre corretto che a fronte di attività svolte da associazioni non iscritte all’albo, che prevedono il pagamento di una quota (per le cene, per la partecipazione ai tornei, per l’acquisto delle cartelle) non venga chiesto un contributo per l’affitto del locale, e per i servizi? È normale organizzare eventi che portano guadagni alle associazioni e costi alla collettività? Dall'associazione ci si chiede perciò: a chi dava fastidio che si affrontassero determinati temi? Eppure l’amministrazione, che ha sempre affermato di voler aumentare la partecipazione cittadina alle scelte e alla vita sociale, avrebbe avuto tutto l’interesse che qualcuno contribuisse ad aumentare la consapevolezza nella gente di quanto si sta decidendo nel proprio territorio. Altrimenti gli slogan della sindaca di Roma, espressione dello stesso movimento che rappresenta la giunta di Anguillara, per cui “il mio braccio destro sono i cittadini romani” non possono essere ripetuti nella cittadina dell’hinterland.
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