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Roma

Anguillara, Manciuria: “Su Prg Piccioni sia coerente”

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Tempo di lettura 2 minutiIl presidente di AnguillaraSvolta interviene su quelle che sono le conseguenze politiche a seguito della sonora bocciatura da parte della Regione del piano strategico relativo al Prgc

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Red. Politica

ANGUILLARA (RM) – “La provocazione è ormai ricorrente nella politica odierna, ed è più che mai attuale per lo scenario sabatino. L’assunzione di responsabilità delle proprie azioni è un valore spesso sbandierato ma poco praticato, tutti, invece, dispensano consigli più o meno interessati e quasi mai richiesti. Nessuno tra questi ha il coraggio di invocare una mozione di sfiducia individuale per paura dell’esito scontato a difesa dell’indifendibile. Dal canto nostro tentiamo la via della persuasione per far comprendere che ad Anguillara il cambiamento e la buona politica possono coincidere con la coerenza".

Commenta così il presidente di AnguillaraSvolta Sergio Manciuria, le conseguenze politiche a seguito della sonora bocciatura da parte della Regione del piano strategico relativo al Prgc presentato dall’assessore Piccioni.
 
“Qualcuno – rileva l’esponente sabatino – potrebbe pensare che il  messaggio sia rivolto al primo cittadino che in questi nove mesi ha ampiamente dimostrato di non essere fedele agli impegni sottoscritti in campagna elettorale come la formazione della giunta, la sicurezza delle scuole, il taglio delle indennità, la trasparenza e la revoca del Prg. Il nostro appello è piuttosto indirizzato a colui che, uomo di legge e di indubbia moralità politica, non solo ci ha messo la faccia, ma ha ribadito in consiglio comunale che la coerenza e la trasparenza rappresentano il proprio percorso di vita”. 

“Sorvolando sui salti della quaglia estivi, sulle scelte mirate riguardo zone di pregio ambientale a discapito di quelle senza vincoli paesistici e sulla preannunciata irregolarità amministrativa nella proposizione delle controdeduzioni previste per legge, che non sono un vezzo del comitato regionale come incautamente dichiarato dalla diversamente amministrazione – puntualizza Manciuria –, l’assessore all’urbanistica, spontaneamente e coerentemente con se stesso, dovrebbe presentarsi dimissionario in consiglio comunale e aprire una discussione pubblica sulle modalità che hanno sconfessato il suo operato, lasciando all’assemblea la convalida o meno della rimozione volontaria”.

“Sarebbe una bella pagina non solo di rigore logico personale e politico, ma anche di democrazia, cosa che renderebbe possibile l’intervento alla luce del sole di quei consiglieri che lo scorso 2 febbraio, per volontà o conflitto d’interesse, hanno fatto scena muta o non hanno partecipato. Lungi da noi – prosegue l’esponente politico – inseguire gli atteggiamenti subdoli e ipocriti di coloro che amano apparire incautamente solo oggi per il bene di Anguillara, o peggio, di coloro che sia nella variante del 2006, sia nello scoordinato piano strategico colorato da Piccioni, hanno casualmente conservato il privilegio di mantenere edificabili i propri terreni”.
 
“Un uomo serio e d’onore, dopo una sconfitta sonora ha due alternative anziché affogare la propria delusione in una zuppa di cozze serale: dichiarare di aver sbagliato percorso e con coraggio sottoporsi al giudizio dei cittadini e dell’assemblea eletta, oppure ubriacarsi di sake e fare harahiri. Noi – conclude Manciuria – preferiamo la prima per il bene della città e del cambiamento intrapreso dalla politica locale. Nascondersi o indicare altri responsabili dei propri errori rimane sempre, da qualsiasi pulpito provenga, un atto isterico, puerile e di pura codardia ”.