Connect with us

Roma

ANGUILLARA: MANCIURIA SI OPPONE ALL'APERTURA DELLE CAVE

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 6 minuti "Come sta avvenendo oggi è solo speculazione intensiva, dove le ricadute per l'ambiente ed il turismo sono e saranno disastrose"

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 6 minuti
image_pdfimage_print

di Simonetta D'Onofrio

Cave a Ponton dell’Elce, senza calcolare le conseguenze che il territorio sarà costretto a subire. Già pesantemente intaccato da problematiche strutturali, da infrastrutture primarie insufficienti, da carenze sistematiche dei servizi sociali, si troverà intaccato permanentemente dalla presenza di cave estrattive di basalto. Stiamo parlando di un’area della zona sud amministrata dal comune di Anguillara Sabazia, nei pressi della via Braccianese.

Chi si è opposto all’aperture di nuove cave nel territorio sabatino in questi anni, e tutt’ora mantiene alta l’attenzione dell’opinione pubblica su questo problema è il capogruppo della lista “ScegliAmo Italia”, Sergio Manciuria.
Un impegno politico costante che lo ha portato a non calare la guardia, anche interpellando l’autorità giudiziaria. In questa lunga intervista il consigliere dell’opposizione parte all’attacco contro il sindaco Pizzorno e la sua giunta e spiega chiaramente come si è arrivati a “cavare” l’area incriminata.

A suo avviso il comportamento del primo cittadino sulla questione “cave” nel territorio comunale è grave, imputa alle scelte sbagliate della maggioranza per l’apertura di nuovi impianti che si affiancano a precedenti cave che hanno già arrecato danni al territorio.
Il consigliere Sergio Manciuria ha posto più volte il tema delle cave all’attenzione del Consiglio Comunale, tanto da diventare ormai la “memoria storica” della questione.


Nel suo intervento critica il sindaco anche e soprattutto perché non abbia informato adeguatamente i cittadini che risiedono nel territorio per le autorizzazioni concesse e in concessione. In effetti, il 5 luglio scorso, nel centro sportivo di Ponton dell’Elce, si è svolta un’assemblea dove sono intervenuti il sindaco Pizzorno, vicesindaco Bianchini e assessore all’ambiente Stronati, e in quell’occasione (a giudicare dalle parole di Manciuria la prima autorizzazione è stata concessa già da Pasqua), l’argomento “cave” non è stato assolutamente affrontato.

1) Può riepilogarci qual è la situazione “cave” ad Anguillara, e come si è giunti a questo punto ?

La mia filosofia di vita ispiratrice è quella di prevenire piuttosto che curare: oggi mi sembra eccessivo definire allarme il quotidiano impegno politico che, rammento a qualche sprovveduto, risulta costante e coerente dall'aprile 2008 per regolamentare l'apertura di nuove cave di basalto sul nostro territorio .
Proprio un anno fa, grazie alla sua intervista, focalizzammo l'attenzione sull'imminente coltivazione di due nuove sfregi al nostro agro-romano a ridosso delle frazioni Colle Sabazio, La Riccia e Ponton dell’Elce, comunque autorizzate dalla Regione Lazio a guida Zingaretti, nonostante l'unanime parere contrario del Consiglio Comunale. Si è giunti a questo, nonostante i ricorsi pendenti al TAR del Lazio (la sentenza di merito verrà emessa il prossimo 09 Dicembre 2015), perché le incapacità, debolezze e le paure della Disamministrazione Pizzorno hanno prevalso rispetto alla parola data ai cittadini: è bastata una diffida regionale ad adempiere che il Sindaco si è calato le braghe e fatto stipulare le due convenzioni per mezzo del nuovo Capo Area Urbanistica.
Tra l'altro questo dirigente ha concordato in barba al buon senso, clausole di dubbia legittimità e senza alcun vantaggio per quelle aree (come avvenuto in precedenza) che subiranno il peso di queste lavorazioni invasive per l'ambiente e la vita quotidiana dei residenti.

2) Il comune però ha fatto ricorso contro l'apertura di nuove cave. E la decisione finale non spetta a lui. Cosa avrebbe dovuto fare di più ?

Intanto è bene precisare che i ricorsi effettuati dal Comune di Anguillara sono stati promossi con delle mozioni e sollecitati dallo scrivente che ha costantemente controllato l'operato della Disamministrazione. Non pago di questo risultato e diffidando della bontà dei propositi della sinistra di governo, mi sono fatto carico con alcuni cittadini confinanti con le aree da sfruttare, di ulteriori ricorsi che solo in agosto sono stati accorpati a quello dell'Avvocato Rosi nominato da Pizzorno.
Quest'ultimo invece di discutere la sospensiva fissata per lo scorso mese di febbraio ha preferito andare a sentenza di merito, elemento che allo stato attuale ha consentito ai cavatori di procedere alla stipula delle convenzioni nel silenzio più assoluto.
Cosa avrebbe dovuto fare di più? In primo luogo resistere alla Regione diffidando la stessa del mancato adempimento frutto dei ricorsi tutt'ora pendenti. Poi, per rispetto e lealtà dell'Assemblea Consiliare, informare del cambio di programma gli eletti dal popolo ed i cittadini.
Ma sappiamo benissimo che questi valori, come la trasparenza, non appartengono a questa Giunta ormai agli sgoccioli della sua esperienza disamministrativa.

3) Se ponessimo la domanda al sindaco, ci direbbe che stanno facendo tutto il possibile per tutelare i cittadini. A chi dobbiamo credere ?

Sull'argomento cave la Disamministrazione Pizzorno non si pronuncia ormai dall'intervento del vicesindaco Bianchini risalente al dicembre 2013, dove ebbe a dire cose analoghe alle mie. Poi sono seguiti i ricorsi nel mese di Ottobre dell'anno successivo sino a far calare sull'argomento un silenzio assoluto infranto dalla scelta di Pizzorno di firmare la prima convenzione (Mc Cubo, area adiacente centro commerciale Paolucci) avvenuta sotto il periodo Pasquale di quest'anno, prontamente denunciata all'opinione pubblica dal sottoscritto.
Io non voglio essere creduto a tutti i costi, però pretendo che lo si faccia davanti ai documenti che sono atti ufficiali di ogni Amministrazione: piuttosto sono pronto a confrontarmi pubblicamente con l'ormai ex Sindaco Pizzorno e la sua Giunta e nonostante manchi poco al confronto elettorale dove tutti sanno, eccetto forse lo stesso primo cittadino, sarà l'unico assente ingiustificato causa il foglio di via confezionato dal suo stesso partito democratico.

4) Nei territori dove stanno aprendo le cave c’è l’unico, ad oggi, Comitato di Quartiere costituito ad Anguillara. Il direttivo del comitato ha appoggiato la sua iniziativa ?

L' iniziativa dei ricorsi al TAR, ribadisco voluti e promossi in parallelo dallo scrivente insieme ad alcuni cittadini più direttamente interessati dalla vicinanza delle aree da cavare, risale a Settembre-Ottobre dell'anno scorso: in pratica in un momento transitorio dello storico quartiere di Ponton Elce compreso tra la dissoluzione del vecchio comitato e le elezioni del nuovo sancito dalla commissione consiliare appositamente costituita .
Ci furono dei contatti e degli impegni presi da un uscente che non si concretizzarono con il coinvolgimento e la firma a tergo del ricorso. Ma una cosa la rammento benissimo: da questa stessa testata giornalistica lanciammo l'appello a fare la propria parte contro la speculazione delle cave senza poi piangersi addosso e lamentarsi.
Non mi sembra che gli eletti del nuovo quartiere si siano mai posti il problema e solo un paio, compreso il presidente, di recente incalzati da una residente del nuovo quartiere suo malgrado circondata dalle ruspe e camion, hanno cercato di interessarsi della vicenda conclamata, facendo pure gli spavaldi sui social .
Peccato che messi alla prova del nove (con la personale disponibilità a discutere del problema purché su specifico invito e odg), ho dovuto constatare il ruolo marginale e supino un minuto dopo aver richiesto loro di passare dai propositi ai fatti dando per primi il buon esempio. Ad oggi sono svaniti nel nulla per aver indicato la via della sottoscrizione degli esposti alla Procura della Repubblica di Civitavecchia.
Lo dico con molta chiarezza: la suddivisone del territorio comunale in quartieri è stata concepita per coinvolgere più da vicino i cittadini residenti il cui compito principale è quello di fungere da critica e stimolo per chi gestisce la cosa pubblica. Se deve essere una vetrina per non affrontare e nascondere i problemi e compiacere il Sindaco di turno o addirittura per lanciarsi in una competizione elettorale, è meglio farne a meno.

5) Cosa si potrebbe fare in concreto oggi per poter cambiare la situazione e bloccare la proliferazione delle cave ?

La prima iniziativa è indubbiamente ricorrere alla Procura della Repubblica per verificare eventuali illeciti penali nel rilascio alla coltivazione della cava e nella stipula delle convenzioni: molti ignorano che in attesa della regolamentazione regionale su base provinciale, l'autorizzazione si attua in regime speciale ed è subordinata alla verifica dell'effettivo interesse sovracomunale.
Con le ultime due rilasciate da Pizzorno oggi siamo a quattro autorizzate per milioni di metri cubi di basalto che vista la crisi economica può essere venduto poco sopra solo il prezzo di costo. Di queste una è in stato di abbandono (ex Pennacchi nei pressi di Colle Sabazio) e non si comprende perché non viene obbligata al risanamento ambientale.
La seconda è confidare nell'esito positivo del TAR Lazio che si esprimerà a dicembre anche per disinnescare la clausola capestro sottoscritta dalla Disamministrazione che prevede comunque la prosecuzione dei lavori sino a giudizio definitivo.
Infine l'aspetto più concreto lo dovrebbe espletare la Regione Lazio dando l'opportunità alle singole Amministrazioni di autodeterminare sul proprio territorio la programmazione dello sfruttamento minerario secondo le effettive esigenze del mercato.
Come sta avvenendo oggi è solo speculazione intensiva, dove le ricadute per l'ambiente ed il turismo sono e saranno disastrose.

6) Ultima domanda: come procede la preparazione per la campagna elettorale delle Amministrative 2016 ?

Siamo a buon punto per una condivisione programmatica unitaria che prescinda dai recinti della politica e dai partiti che personalmente ritengo ormai obsoleti e lontano dalle esigenze della Città.
L'incapacità gestionale perpetrata dalla Giunta Pizzorno in questa consiliatura, ha stabilito senza ombra di dubbio che l'epoca del cambiamento come annuncio fatto interpretare dai figli o parenti di mestieranti politici del passato, è fallita senza appello.
Rimango dell'idea che non sono gli slogan a fare gli uomini ma il contrario e quel rinnovamento sempre auspicato và ricercato nella testa delle persone che hanno voglia di agire e non di apparire per il bene di Anguillara, a prescindere dall'età anagrafica e dalla provenienza ideale.
Non ci interessano operazioni mascherate sotto mentite spoglie per nascondere opportunisti o cambi di casacca bensì programmi concreti e una passione comune per far rinascere la città : l'Amore per Anguillara.
Per queste amministrative sono banditi gli esperimenti politici con candidati alla carica di sindaco inesperti e senza spessore perché Anguillara ha necessità urgente di "Svoltare" con un governo capace e autorevole.

 

Continua a leggere
Commenta l'articolo

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Gallery

Roma, Ferragosto e turisti. Scattata l’operazione sicurezza: in manette 11 persone

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

ROMA – In occasione della settimana di Ferragosto, per garantire una serena permanenza ai turisti e ai cittadini romani rimasti in città, i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno intensificato i controlli per prevenire i furti in abitazione, presso i centri commerciali, nelle zone maggiormente frequentate dai turisti e in modo particolare a bordo dei mezzi pubblici e presso le stazioni della metro della Capitale. D’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, nelle ultime 48 ore, i Carabinieri hanno arrestato 11 persone, gravemente indiziate, a vario titolo, del reato di furto e tentato furto aggravato in concorso.
 
Nell’area della stazione Termini, in via Gioberti, i Carabinieri di Nucleo Scalo Termini hanno arrestato un cittadino russo, già noto alle forze dell’ordine, fermato dal personale di vigilanza di un negozio di abbigliamento, dopo aver sottratto alcuni capi, ai quali aveva rimosso le placche antitaccheggio per eludere i controlli della vigilanza.
 
In via del Corso, i Carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia hanno arrestato due cittadini romeni – un 28enne e una 19enne, entrambi e con precedenti – sorpresi a derubare una turista cinese. I Carabinieri li hanno bloccati appena dopo aver sfilato il telefono cellulare dallo zaino della vittima.
 
In piazza del Colosseo, sempre i Carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia hanno arrestato due nomadi, di 26 e 40 anni, entrambe in stato interessante e con numerosi precedenti specifici, bloccate subito dopo aver asportato con destrezza una busta contenente 420 euro dallo zaino di una turista cinese.
 
I Carabinieri della Stazione Roma Macao hanno arrestato un 59enne italiano, senza fissa dimora e con precedenti, bloccato all’interno dell’autobus “H”, all’altezza della fermata Lungotevere de’ Cenci, subito dopo aver asportato con destrezza il telefono dall’interno della borsa di un 15enne.
 
Tre cittadini romeni – senza fissa dimora di 21, 38 e 58 anni – sono stati arrestati dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Centro che, in abiti civili, li hanno notati mentre si aggiravano con fare sospetto presso un negozio di abbigliamento in via Nazionale, rione Monti, e li hanno seguiti all’interno. Poco dopo, i tre sono stati bloccati all’uscita dell’attività perché sorpresi ad allontanarsi senza aver pagato numerosa merce, del valore di 570 euro, che avevano prelevato dagli espositori e occultato in zaini, previa rimozione delle placche anti-taccheggio.
 
Invece, all’interno di uno store del centro commerciale “Porta di Roma”, in via A. Lionello, i Carabinieri della Stazione Roma Nuovo Salario hanno arrestato un 30enne peruviano, sorpreso ad occultare prodotti di profumeria, del valore di circa 500 euro – all’interno di una borsa schermata.
 
Le vittime dei furti hanno sporto regolare denuncia-querela e tutti gli arresti sono stati convalidati.
 
Nell’ambito delle attività, infine, i Carabinieri hanno rintracciato un 35enne romeno, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e hanno denunciato alla Procura della Repubblica un 30enne di Roma trovato in possesso di 14 dosi di cocaina.
 
Privo di virus.www.avast.com

Continua a leggere

Metropoli

Castel Madama, picchia i genitori per i soldi della droga

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

I Carabinieri della Stazione di Vicovaro hanno arrestato in flagranza di reato un cittadino italiano di 24 anni, gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti in famiglia ed estorsione.
A Castel Madama, un piccolo comune nella valle dell’Aniene vicino Roma, la vita di una famiglia è stata turbata per anni da un figlio con problemi di droga. Il giovane, di 24 anni, per ottenere il denaro necessario all’acquisto di stupefacenti, ha ripetutamente minacciato e maltrattato i suoi genitori.
Una sera, la situazione è degenerata; durante una violenta lite, il ragazzo ha aggredito il padre, provocandogli delle lesioni. Questo episodio ha spinto la famiglia a denunciare tutto ai Carabinieri, che hanno attivato immediatamente la procedura del “codice rosso”.
Il dramma familiare ha raggiunto il culmine il 6 agosto, quando il giovane, in preda all’ira, ha iniziato a prendere a calci e pugni la porta d’ingresso della casa dei genitori. Non contento, ha minacciato e spinto la madre, riuscendo a estorcerle 30 euro e causandole delle contusioni. La donna, disperata, ha chiamato i Carabinieri, che sono intervenuti prontamente, fermando il figlio e mettendo fine a questo incubo. Ora il 24enne si trova nel carcere di Rebibbia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Tivoli.

Continua a leggere

Castelli Romani

Monte Compatri, Agnese Mastrofrancesco nuovo consigliere di Città Metropolitana

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

“Nel giorno del mio compleanno, tra messaggi, post e telefonate, ne è giunta una veramente diversa dal solito” inizia così il post di Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri e già assessore all’Urbanistica che nel giorno del suo compleanno riceve una notizia davvero inaspettata: “La Segreteria Generale della Città Metropolitana, ovviamente non per farmi gli auguri di compleanno, ma per comunicarmi che presto farò parte del Consiglio che siede a Palazzo Valentini, come consigliere”.

Una notizia davvero eclatante per la cittadina di Monte Compatri che non aveva rappresentanti in seno a quella che un tempo era la provincia di Roma da almeno quarant’anni.

Agnese Mastrofrancesco, mamma di due bambini, eletta in Consiglio Comunale per ben quattro mandati consecutivi diventa la prima donna di Monte Compatri a sedere a Palazzo Valentini.

L’abbiamo contattata telefonicamente, oltre che per farle le nostre personali congratulazioni, per avere, a caldo, le sue prime impressioni su questo nuovo incarico.


Consigliere Mastrofrancesco prima di tutto le nostre congratulazioni. Se l’aspettava?
Sapevo che sarebbe stato difficile, ma come per tutte le cose, dobbiamo sempre crederci, perché prima o poi, la ruota gira e può arrivare anche il tuo momento. Quindi non ero certa, ma ci ho creduto fino ad oggi.


Ora il suo impegno politico raddoppia: quali saranno le sue priorità per Città Metropolitana?
Io credo che fare politica è un impegno grande, come grande deve essere la passione nelle cose che uno fa ed in cui crede. Dopo una gavetta, all’ interno del comune di Monte Compatri, posso dire di essere pronta a portare le mie energie anche nel consiglio di Città Metropolitana, dove cercherò di essere sempre dalla parte dei più deboli, di quelli che non vengono mai ascoltati o peggio ancora visti.


Tanti i messaggi di congratulazioni all’indirizzo della neoconsigliere Mastrofrancesco prima su tutti quello della consigliere regionale Laura Corrotti che dalle sue pagine scrive:

l’onorevole Laura Corrotti insieme alla neoconsigliere di Città Metropolitana Agnese Mastrofrancesco

“Congratulazioni a Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri, che da oggi entra ufficialmente in Città Metropolitana. Sono certa che il percorso portato avanti negli anni si svilupperà sempre di più e contribuirà al miglioramento del territorio di Roma e della sua Provincia” a cui fanno eco moltissimi consiglieri comunali dei Castelli Romani.
Fa rumore la mancanza di un messaggio alla neoeletta da parte dell’amministrazione Comunale di Monte Compatri, paese in cui la Mastrofrancesco è da oltre 15 anni Consigliere Comunale.

A nome della redazione tutta auguriamo alla neoconsigliere di Città Metropolitana un buon lavoro.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti