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Redazione
Anguillara (RM)
– “Siamo al paradosso di una disamministrazione allo sbando: mentre Pizzorno non risponde alla nostra interrogazione del 12 Agosto 2014 sulle intenzioni di ricorrere al Tar contro l'apertura indiscriminata delle cave di basalto – impegno annunciato e deliberato unanimemente in Assemblea consiliare del 09 Agosto 2012 -, Zingaretti violenta nuovamente l'ambiente sabatino licenziandone una seconda per altri 40 ettari circa, a favore della Società Inerti Nazionale”.
Commenta così il capogruppo di ScegliAmo Italia Sergio Manciuria, il dispositivo pubblicato sul BURL n° 73 della Regione Lazio in data 11 Settembre 2014, che autorizza l’apertura di una nuova cava in località “Quartaccio” verso il quartiere di Ponton Elce.
“Abbiamo contattato invano la Dottoressa Rosanna Bellotti, responsabile della Direzione per lo Sviluppo Economico e Produttivo della Regione Lazio – rivela il responsabile sabatino – per avere delucidazioni in merito ai criteri adottati per certificare quell'interesse sovracomunale che scavalca il potere di un intero Consiglio Comunale.
Siamo in attesa di risposta dal 16 luglio ma la nostra pazienza ha raggiunto il limite di sopportazione: è ora di chiedere conto alla Procura della Repubblica di Civitavecchia per verificare la liceità dei provvedimenti adottati che condannano definitivamente Anguillara ad essere il paese delle cave oltre che delle buche".
“Il Primo Cittadino può anche non rispondere alla propria dignità e impegno votato in Consiglio – conclude Manciuria – ma almeno dica pubblicamente se presenterà o meno i ricorsi amministrativi dando così l'opportunità ai cittadini di difendere i propri diritti nelle sedi competenti. La politica di Pizzorno ormai è chiara a tutti: coraggioso nel divorare i risparmi e sacrifici sulla prima casa con continue tasse, balzelli e tributi, inerme e servile alle arroganze di una Regione Lazio sorda alle volontà del territorio”.
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