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Roma

ANGUILLARA – M5S: "FINALMENTE REALIZZATO UN ALTRO CANTIERE FERMO"

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Tempo di lettura 2 minuti La Regione Lazio ha erogato un finanziamento di circa tre milioni di euro per il progetto"

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Red. Politica
Anguillara (RM)
– Il M5S di Anguillara Sabazia interviene attraverso una nota sul caso della strada di collegamento che doveva realizzarsi tra Anguillara e Cesano e che ad oggi non ha visto ancora luce.

Riceviamo e pubblichiamo dal M5S di Anguillara Sabazia

"Il 7 maggio 2011, con grande clamore e alla presenza di numerose personalità tra le quali figurava la Presidente della Regione Lazio Renata Polverini, inauguravano il cantiere di un’opera importante per Roma Nord: la strada che avrebbe dovuto collegare Cesano ad Anguillara.

Era questo uno di quei progetti che una volta realizzati possono davvero trasformare in maniera decisiva la viabilità e la vivibilità di una grande porzione di territorio. La nuova strada é lunga 3,2 chilometri, di cui un terzo si trova nel Comune di Roma mentre i restanti due chilometri in quello di Anguillara, e per la realizzazione di questa arteria la Regione Lazio alla nostra cittadina ha erogato un finanziamento di circa tre milioni di euro per il progetto.

L’apertura del cantiere è avvenuta nel 2011, dopo un decennio di progetti e studi ha ricordato all’epoca dell’inaugurazione Renata Polverini sottolineando che la strada “seppur breve sarà di grande importanza per i cittadini”. Questa idea di tracciare una linea retta per unire i due centri vede le sue radici addirittura negli anni ’60. Da allora è stato il sogno di tutte le amministrazioni che si sono succedute fino al 2000, quando, alla fine il Comune di Anguillara é riuscito ad ottenere dalla Regione Lazio un finanziamento di due miliardi di lire. I tre anni successivi sono stati impiegati nell’ideazione del progetto e nel reperimento di ulteriori fondi che (nel frattempo si sono succedute nuove elezioni e altre amministrazioni) sono stati ottenuti solo con delibera di Giunta Regionale dell’ottobre 2009. Delibera poi attuata nel 2010 quando si procedette a una gara di assegnazione dei lavori con la formula dell’appalto integrato ad offerta economicamente più vantaggiosa. In seguito il Comune di Anguillara ha fatto richiesta alla Regione Lazio e al Comune di Roma di due Dirigenti tecnici per formare la Commissione di gara insieme al Dirigente tecnico dello stesso Comune. Commissione che, nel dicembre 2010, ha attribuito l’assegnazione della gara al Consorzio COIRES (punteggio 98.4, ribasso d’asta 6.5%).

Questa é la storia del progetto. Una storia, però, anche politica infatti l’inaugurazione del cantiere é stata fatta pochi giorni prima delle elezioni amministrative nel Comune di Anguillara, e per molti é stata una propaganda elettorale della Giunta di destra (che per la cronaca quelle elezioni le ha perse). La Presidente della Regione Lazio Renata Polverini all'epoca é accorsa in aiuto dell’allora sindaco Stefano Paolessi inaugurando il cantiere prima ancora che il Comune di Anguillara procedesse agli espropri.

Come da propaganda elettorale i lavori dovevano durare non più di 18 mesi ed invece chissà quanti ancora ne serviranno, visto che i cantieri appaiono fermi da tempo. Gli espropri, com’è noto, sono materia comunale non dell’impresa, per cui il compito di provvedere agli stessi spetta al Comune di Anguillara. Inoltre bisogna considerare che la Ditta DA.MA. srl, classificata seconda nella gara di assegnazione dei lavori (punteggio 90.7, ribasso d’asta 0.5%) ha fatto ricorso al TAR. Questi due fatti, unitamente alla considerazione che tutto accade sempre nei cambi di amministrazione, che tendono a distruggere l’operato dell’amministrazioni precedenti, hanno portato a rallentamenti burocratici ed infatti siamo arrivati alla situazione attuale: cantieri fermi. Anche in questo caso ad Anguillara é stato realizzato un altro cantiere fermo".
 

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Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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