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Roma

Anguillara. L'ufficio scuola rimanda da pagare i bollettini già saldati

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Tempo di lettura 2 minuti Un genitore dichiara che gli è giunta la richiesta di pagamento per ripicca dopo la sua denuncia all'ASL

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di Silvio Rossi

 

Hanno mandato questa lettera per ritorsione contro la denuncia che ho fatto come commissione mensa. Questo è stato il commento lasciato a caldo da un genitore che si è visto recapitare a casa la richiesta di pagamento di quasi seicento euro per i bollettini da inizio anno scolastico a tutto febbraio.
Ricapitoliamo la vicenda. Il 17 febbraio, due genitori appartenenti alla commissione mensa della scuola di Scalo hanno presentato una denuncia per la presenza di muffe nel locale, scrivendo “la situazione della dispensa e della cucina sono risultate gravissime, tali da convincerci a inviare immediatamente un esposto all’ASL, per richiedere un’ispezione immediata” (cosa che abbiamo documentato nell’articolo “ANGUILLARA: E' ALLARME MENSA SCOLASTICA”).
Lo stesso giorno, a Massimiliano De Rosa, uno dei due relatori della denuncia è stato spedito dall’ufficio scuola un sollecito di pagamento dei bollettini già pagati nei mesi precedenti. Quando lo abbiamo sentito ci ha dichiarato: “Delusione, sconforto e amarezza sono le uniche parole che mi vengono in mente dopo l'ultima vicissitudine avuta con il Comune di Anguillara Sabazia. Per un cittadino che si è sempre dimostrato rispettoso delle regole, che ha cercato di contribuire in ogni modo con idee e partecipazione in ambito scuola, vedersi recapitare un sollecito di pagamento senza alcun controllo preventivo e per giunta lo stesso giorno in cui, in veste di genitore della Commissione Mensa, presentava esposto/denuncia all’ASL per denunciare l'indegna situazione in cui si trovano tutti i giorni i bambini della scuola di Scalo a consumare il loro pasto perché cucinato fra i muri pieni di muffa nera di cucina e dispensa, mi lascia attonito”.
Abbiamo effettuato alcuni controlli. Sembra che le richieste di pagamento dei bollettini precedenti siano giunti ad alcuni genitori, perché questi, una volta effettuato il pagamento con bollettino postale o bonifico, non hanno poi fatto timbrare il cartellino, e per questo motivo l’ufficio scuola, che forse è rimasto fermo al concetto di burocrazia weberiana, li hanno considerati come non iscritti e quindi morosi.
Anche se, come crediamo, la lettera di sollecito non è giunta per ripicca contro la denuncia dei genitori (troppo veloce per i lenti processi amministrativi degli uffici anguillarini), non è giustificabile nel 2015 un ufficio che, in barba a tutte le indicazioni governative sull’identità digitale, le smart cities, l’efficienza amministrativa, si basa ancora sulla vidimazione dei pizzini istituzionali.
Come ci dice sempre De Rosa, “Questo avviene a pochi giorni dall'incontro fra gli Amministratori dell’Ente Locale e il Consiglio Direttivo del PD da cui è scaturito un comunicato che fra le altre cose citava «…il Partito Democratico di Anguillara è pronto a stimolare la cittadinanza tutta, sia in forma singola che associata, poiché riteniamo che la crescita di una comunità passa soprattutto attraverso la discussione e il confronto…». Se questa è la collaborazione che il Comune decide di instaurare con i cittadini significa che abbiamo già toccato il fondo prima di iniziare!!!! Bisogna fare qualcosa affinché le incompetenze non continuino a opprimere i cittadini onesti”.

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Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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