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ANGUILLARA: L'UDC TIRA LE SOMME SULL'AMMINISTRAZIONE PIZZORNO

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Tempo di lettura 2 minuti "Grazie alle politica sanguisuga della Giunta Pizzorno sulla Prima Casa, nel 2012 sono stati accantonati oltre 130.000 euro in più per l’IMU rispetto alle previsioni".

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Redazione

Anguillara (RM) – “Un panorama poco edificante che va dalla deroga regionale per il parcheggio di Martignano  -promessa in dieci giorni e che forse arriverà a fine estate lasciando il Parco prigioniero dell’illegalità ambientale -, al quasi ecomostro per il compostaggio in zona vincolata, fino alla mancata apertura della nuova farmacia Comunale ormai ostaggio degli errori del Sindaco, e si conclude con l’assenza totale di manutenzioni giustificate dalla scusa della mancanza di risorse”.

Lo dichiarano i consiglieri del Gruppo Udc Sergio Manciuria e Mario Fantauzzi, in merito all’emendamento presentato oggi per integrare il Piano Triennale delle Opere Pubbliche rivisitato con la deliberazione 85 dello scorso 4 Giugno, e che sarà parte integrante del bilancio previsionale 2013 i cui termini di approvazione sono stati prorogati al 30 Settembre.  

“Pizzorno e la sua maggioranza – sottolineano i consiglieri – offrono uno spettacolo mortificante che sta portando questo comune allo sfacelo. La decisione riguardante l’ampliamento della zona per il compostaggio – spiegano – è stata accantonata in Consiglio comunale su nostra richiesta di approfondimenti tecnici sulle modalità di realizzazione, e solo grazie al buon senso dell’area popolare-renziana del partito democratico ne è stato deciso lo stralcio. Per la vicenda legata alla mancata apertura della nuova farmacia Comunale, Pizzorno non ha saputo predisporre neanche la redistribuzione territoriale. Ormai dal Sindaco ascoltiamo solo chiacchiere velleitarie e propositi superficiali, dedito solamente a lustrare il distintivo sindacale piuttosto che cercare di attuare una qualsiasi azione amministrativa”. 

“Siamo letteralmente stufi – si sfogano gli esponenti sabatini –  di assistere in consiglio comunale  al solito piagnucolare per la mancanza di finanziamenti quando grazie alle politica sanguisuga della Giunta Pizzorno sulla Prima Casa, nel 2012 sono stati accantonati oltre 130.000 euro in più per l’IMU rispetto alle previsioni. E sempre per colpa dell’immobilismo, l’Amministrazione non ha incassato dal Novembre 2011 un solo euro del milione e mezzo del bando alienazioni PDZ 167 Le Fontane dedicato alle Cooperative. Da ultimo – puntualizzano Manciuria e Fantauzzi – con l’avvenuto raggiungimento dell’obiettivo del 65% per la raccolta differenziata nonostante i due anni persi rispetto alle clausole contrattuali, si avrà un ulteriore prevedibile risparmio di 180.000 euro sul conferimento in discarica”. 

“Riguardo poi gli ingiustificati meriti per l’abbattimento dei valori dell’arsenico a Biadaro e Ponton dell’Elce, tra l’altro avvenute in piena zona Cesarini, ribadiamo che continuiamo a seguire la questione con apprensione e preoccupazione per la tutela dell’incolumità della salute pubblica, in considerazione che la soluzione individuata da Pizzorno è provvisoria e legata ad un lasso temporale di soli cinque mesi. Noi invece – precisano i consiglieri Udc – proponiamo soluzioni per disporre subito di un milione di euro complessivo, risorse effettive e spendibili se attivate, e impiegarlo per tre priorità: garantire nell’anno in corso seri e concreti interventi di manutenzione stradale per i primi tre chilometri; promuovere lavori indispensabili e ordinari all’interno dei plessi scolastici comunali; dotare di un impianto di dearsinificazione la frazione di Colle dei Pini-Barattoli cioè l’unica realtà territoriale fuori norma in quanto non servita da acquedotto pubblico. Basta – concludono Manciuria e Fantauzzi – tirare a campare sulle spalle dei cittadini”. 

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Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
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il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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