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Roma

ANGUILLARA: L'INCONTRO TRA I COMITATI E I CANDIDATI A SINDACO

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Tempo di lettura 3 minuti Il Comune è la “casa di tutti”, tua, sua e nostra. Aiutiamo i suoi inquilini a gestire il futuro mandato con saggezza.

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di Emanuel Galea
Anguillara (RM)
– Ad Anguillara mercoledì 11 maggio presso la Sala Consiliare del Comune si è svolto un incontro tra i rappresentanti dei vari comitati di quartiere e gli aspiranti alla carica di sindaco: Antonio Pizzigallo per il centrodestra e moderati uniti, Matteo Flenghi per il PD e la lista civica per Flenghi sindaco e Sabrina Anselmo per il Movimento Cinque Stelle.

Durante l'incontro si è parlato delle varie criticità che interessano il territorio di Anguillara e sono emerse due realtà agli opposti l'una dall'altra. Una realtà che ha descritto un centro storico con l'illuminazione perfettamente funzionante, con la segnaletica stradale messa a nuovo e fioriere ben in vista, con il vigile sempre reperibile nel circondario, con il manto stradale a posto e, in linea di massima, con i servizi anche se non d'eccellenza rispondenti dignitosamente alle esigenze cittadine. Una seconda realtà del centro storico di Anguillara, invece, è stata descritta in maniera completamente opposta rispetto alla prima.  

Durante l'incontro si è poi anche parlato dei vantaggi che deriverebbero per i quartieri nel riunirsi in comitati. Sull'argomento il candidato di centrodestra Antonio Pizzigallo e il candidato di centrosinistra Matteo Flenghi , ambedue di casa in sala Consiliare hanno dimostrato di avere ben presente le realtà dei vari quartieri di Anguillara, specialmente quelli periferici. E la candidata a sindaco del M5s Sabrina Anselmo, nonostante sia una nuova entrée, ha dato prova di non essere da meno riguardo la tematica.

Matteo Flenghi, assessore uscente, già con delega alle attività produttive, turismo, agricoltura, relazioni internazionali e sport ed ora aspirante sindaco per il centrosinistra, ha parlato di una situazione 'disastrosa' ereditata cinque anni fa e che grazie alla collaborazione degli altri amministratori, oggi è stata sanata e quindi ci si può vantare di concludere la legislatura Pizzorno , lasciando la casa comunale sana e pronta a far ripartire la città di Anguillara. Le asserzioni del candidato Pd non hanno però trovato nessun tipo di riscontro positivo rispetto le domande poste dai rappresentanti dei vari comitati di quartiere di Anguillara. Questi ultimi hanno lamentato, tra l'altro, un serio problema: Lo smaltimento delle acque meteoriche, quando le strade diventano dei veri e propri torrenti. Un problema cronico, endemico specialmente nei quartieri periferici. Una situazione disastrata del manto stradale invaso da buche, radici che affiorano, dossi e mancanza di segnaletica. Come si fa a dire che Anguillara è pronta per ripartire?

I rappresentanti dei comitati hanno poi parlato di altre criticità che interessano il territorio, criticità messe sul tappeto della discussione al fine di farle considerare agli aspiranti sindaci: La distribuzione e la qualità dell’acqua, l’uso e la cura delle zone adibite al verde e la pulizia delle strade per il decoro dei quartieri.
Non è stato trascurato di sottoporre al'attenzione di colui o colei che diventerà sindaco, "in questa Anguillara che pronta a ripartire , i punti formativi per i cittadini e la creazione di attività culturali e sportive per i giovani.

Il futuro sindaco è stato poi invitato a voler provvedere a disciplinare l’eccessiva cartellonistica presente sul territorio. E infine una forte raccomandazione è stata avanzata agli aspiranti primo cittadino: Di non trascurare, oppure prendere sotto gamba, la questione sicurezza, perché purtroppo, il fattore criminalità esiste anche ad Anguillara.

Molte le responsabilità che attendono il prossimo sindaco di Anguillara, se si considerano tutte le problematiche emerse durante l'incontro di mercoledì, che rappresentano solo una minima parte dei problemi totali che si dovranno affrontare. Costituire il comitato del proprio quartiere e avere un interlocutore con il Comune potrà essere sicuramente un modo per i cittadini di aiutare l'amministrazione  comunale a capire e risolvere le diverse problematiche dei vari quartieri di Anguillara.   Il Comune è la “casa di tutti”, tua, sua e nostra. Aiutiamo i suoi inquilini a gestire il futuro mandato con saggezza.

 

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Castelli Romani

Ciampino, episodio di bullismo: la denuncia di una madre su Facebook scatena polemiche

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Un episodio di bullismo avvenuto a Ciampino ha suscitato forti reazioni e polemiche dopo che una madre ha condiviso la sua drammatica testimonianza su Facebook. La signora, madre di un ragazzo di 13 anni, ha raccontato l’incubo vissuto da suo figlio, vittima di un gruppo di coetanei.

Il post, che ha rapidamente raccolto molte reazioni e condivisioni, ha portato alla luce una realtà inquietante e ha acceso un acceso dibattito tra i residenti.

Secondo quanto riportato dalla madre del ragazzo, l’episodio è avvenuto nel parco comunale di Ciampino, dove suo figlio Alessandro stava giocando con alcuni amici. Improvvisamente, un gruppo di ragazzi più grandi si è avvicinato e ha iniziato a insultarlo e a deriderlo. La situazione è degenerata quando uno dei bulli ha spinto Alessandro a terra, facendogli perdere l’equilibrio e ferendolo al ginocchio. Il ragazzo, visibilmente scosso, è tornato a casa in lacrime e con un grande spavento.

Nel suo post, la madre ha scritto: “Mio figlio è tornato a casa oggi con il cuore spezzato e il corpo ferito. Non posso tollerare che i bambini debbano subire tali atrocità. Questo bullismo deve finire!”. Il suo appello ha ricevuto immediato sostegno da parte di molti residenti, che hanno espresso la loro solidarietà nei commenti.

Giovanna, una residente di Ciampino, ha commentato: “È inaccettabile che i nostri ragazzi non possano sentirsi al sicuro nemmeno nei parchi pubblici. Le autorità devono intervenire e prendere provvedimenti immediati”. Un altro commento, di Marco De Santis, aggiunge: “Questi atti di violenza sono vergognosi. I bulli devono essere identificati e puniti, e le scuole devono fare di più per educare i ragazzi al rispetto reciproco”.

Tuttavia, il post ha anche suscitato polemiche e divisioni. Alcuni hanno criticato i genitori dei ragazzi coinvolti, accusandoli di non educare adeguatamente i propri figli. “Dove sono i genitori di questi bulli? Perché non insegnano loro il rispetto e la compassione?”, ha scritto Francesca.

Le autorità locali non hanno tardato a intervenire condannando il gesto.

L’episodio, sebbene doloroso, ha anche sollevato un’importante consapevolezza sulla necessità di promuovere la cultura del rispetto e della solidarietà tra i giovani.

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Castelli Romani

Frascati, Libri in Osteria: appuntamento giovedì 18 luglio con Antonella Prenner

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Cosa lega Tullia, figlia di Cicerone, Servilia, madre del cesaricida Bruto, e Messalina?

Al di là di essere tre figure della Storia antica di Roma sono le protagoniste di alcuni romanzi della filologa e scrittrice Antonella Prenner, docente di Lingua e letteratura latina all’università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale.

la scrittrice Antonella Prenner

Antonella Prenner ed i suoi romanzi saranno i protagonisti giovedì 18 luglio in piazza dell’Olmo a Frascati, a partire dalle ore 18, del salotto letterario di Emanuela Bruni, Libri in Osteria assieme allo scrittore e giornalista Pino Donghi.
Le loro vite, le loro esperienze e i loro rapporti, spiega Emanuela Bruni “offrono un punto di vista non ufficiale, emotivo, disvelando pieghe e zone d’ombra di una storia sempre scritta dagli uomini e per gli uomini”.
Quindi si avrà la possibilità di cambiare la prospettiva di lettura di una storia che vede queste figure troppo spesso relegate al ruolo di comprimarie pur essendone protagoniste ed attrici principali.
Non mancherà un breve approfondimento sull’ultima fatica di Antonella Prenner “Lucano. Nostalgie di libertà” ove l’autrice descrive l’età di Nerone e di una generazione infelice, che assiste all’esercizio di un potere politico iniquo e impossibile da contrastare perché assoluto, e che vagheggia di tornare a un tempo irripetibile, quando “res publica” romana significava “libertà”.

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Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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