Anguillara, l’amministrazione Anselmo sospende il servizio Condono Edilizio. Manciuria: “Una decisione al limite del codice penale ”

ANGUILLARA (RM) – “Alla guida della Città di Anguillara sono trascorsi venti mesi dall’avvento della “nuova politica” che nel 2016 sbandierava e si fregiava del primato su valori come onestà, trasparenza e partecipazione prontamente sacrificati alla luce di una conclamata incapacità gestionale e arroganza nei rapporti con i cittadini. Gli slogan sono un ricordo del passato ma purtroppo rimangono di attualità le carenze e i disservizi offerti ai cittadini come l’acqua potabile, la manutenzione delle strade e la raccolta differenziata”.

Questo il commento del Presidente di AnguillaraSvolta Sergio Manciuria, in merito alla raccolta di firme da parte di tecnici e privati cittadini residenti, a seguito della sospensione del Servizio Condono Edilizio per la riorganizzazione interna che, salvo proroghe in zona cesarini, verrà nuovamente gestita in house a far data dal 20 aprile 2018.

“Una scelta improvvisata ed una soluzione ampiamente insufficiente senza un adeguato potenziamento dell’Ufficio Tecnico – evidenzia Manciuria – ad evadere e dare risposte nell’immediato alle centinaia di utenti che si avviavano a ritirare i provvedimenti di sanatoria dopo anni di oblio e lettere di pagamento degli oneri concessori. I servizi ai cittadini – prosegue il Presidente di AnguillaraSvolta – non possono essere sospesi al limite del codice penale e senza un giustificato motivo stante la conoscenza dell’imminente scadenza del 29 marzo scorso, bensì si programmano e si risolvono nell’interesse della collettività nelle more di un nuovo bando come avvenuto di recente per il servizio di manutenzione del verde. L’auspicio per evitare contenziosi milionari – conclude Manciuria – è che la “Diversamente Amministrazione” si ravveda e conceda una proroga sino ad avvenuta composizione del nuovo gestore. Rimane comunque una riflessione sostanziale al netto dei valori sbandierati: il cambiamento invocato dai cittadini non può limitarsi alla sostituzione di un soggetto politico con un altro nuovo nelle parole ma vecchio nei fatti e metodi, piuttosto deve conciliare il verbo con la sostanza elemento sempre più raro nel comprensorio sabatino”.