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ANGUILLARA, LA COLPA NON E' DELLO SPECCHIO, MA DI CHI GLI STA DAVANTI

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[ALLEGATO AL RENDICONTO 2011]

"Se Secondo Ricci non è ancora convinto gli posso suggerire al fine di  appurare che quanto affermato corrisponde a verità e farla conoscere ai lettori, di pubblicare la fattura relativa l’acquisto della fascia tricolore per il sindaco, da dove si potrà evincere la data della spesa.."

 

Emanuel Galea

Immaginavo l'articolo a mia firma “ANGUILLARA, LA FASCIA TRICOLORE DEL SINDACO E LE ALIQUOTE IMU “ pubblicato ieri 3 ottobre su questo quotidiano non sarebbe passato inosservato.  “La colpa non è dello specchio, ma di chi gli sta davanti” ho letto da qualche parte qualcosa del genere. Ebbene, all’amministrazione non è piaciuto proprio per niente il mio articolo. Devo dire, per rendergli merito, che a rispondere per il Comune di Anguillara è sempre lui, Enrico Stronati assessore all’Ambiente, viabilità, energia rinnovabile, informatizzazione, bandi e finanziamenti pubblici, caccia e pesca, cimitero. Gli altri: cultura, sanità, trasporti e sicurezza per il momento riscaldano i motori ed aspettano calmi e tranquilli il loro turno. Il mio articolo non è piaciuto per niente, dunque, all’assessore Stronati, perché afferma che Anguillara è il comune con l’aliquota Imu più bassa del lago. Tralasciando il fatto che alcuni comuni del lago ancora non hanno deliberato e pertanto non si conoscono le aliquote Imu definitive, domando all’assessore, perché dobbiamo restringere la ricerca ai soli comuni del lago? Ho riportato casi di altri comuni che intendono abbassare le aliquote ed altri che invece intendono lasciarle invariate. Perché si parla dei comuni del lago? Al che rispondo, se vogliamo parlare d’imposte praticate da altri comuni sarebbe anche giusto parlare dei servizi resi alla cittadinanza da questi. L’assessore dichiara anche che, ogni punto in meno sull’aliquota Imu prima casa, pesa 35 mila euro sul budget del Comune. Come mai ha omesso di parlare dei 50.000,00 euro annui che il Comune sta pagando per il Capo Area Lavori Pubblici? Ecco, vede egregio assessore, abbiamo trovato un punto in meno sull’aliquota. Abrogare la consulenza a questo tecnico. Altri autorevoli commenti, oltre quello dell’assessore Stronati, sono arrivati per mezzo di Fb. Il Presidente del Consiglio Comunale, Secondo Ricci, seppure in tono amichevole, ha voluto lasciare intendere che la parte dell’articolo che riguarda l’acquisto della “fascia tricolore del sindaco modello extra lusso ad euro 367,20” fosse ingiusta in quanto l’acquisto sarebbe imputabile alla precedente amministrazione. Con altrettanto “tono amichevole” per dire al signor Ricci che quanto da lui asserito  non corrisponde a verità. Il documento, che si allega al presente articolo parla chiaro. E’ un allegato al rendiconto 2011, datato 5 luglio 2012. secondo questo allegato le spese di rappresentanza  sono state sostenute dagli organi di governo dell’ente nell’anno 2011 (articolo 16, comma 26, del decreto legge 13 agosto 2011, n. 138) Il Bilancio 2011 è stato chiuso e firmato dall’attuale amministrazione. In più, l’ex vice sindaco Stefano Paolessi  ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Dichiaro tassativamente che la giunta Pizzigallo, esperienza terminata a maggio 2011, non ha mai effettuato acquisti di nuove fasce tricolore per il Sindaco. Aggiungo, – ha continuato Paolessi – che tanto io che il Sig. Pizzigallo abbiamo sempre usato le due vecchie fasce. Sono disponibile, – ha concluso Paolessi – ad ogni confronto e chiarimento”. Sempre senza alcuna polemica, se Secondo Ricci non è ancora convinto gli posso suggerire al fine di  appurare che quanto affermato corrisponde a verità e farla conoscere ai lettori, di pubblicare la fattura relativa l’acquisto della fascia tricolore per il sindaco, da dove si potrà evincere la data della spesa.. Concludo con delle riflessioni che sottopongo all’assessore Stronati che dai toni del suo messaggio lascia intuire  forti preoccupazioni per la drammatica situazione del Comune. Abbiamo avuto una stagione turistica “molto ricca”. Quale è stato l’indotto per parcheggi, multe, concessione spiagge, concessioni suolo per manifestazioni varie?  Anguillara è tappezzata di cartellonistica e manifestini vari. Quanto ha contribuito la pubblicità nel bilancio? Quale è il beneficio finanziario che si ricava dal Mercato della Terra? Non me ne abbiano  l’assessore Stronati e l’amico Ricci, tantomeno l’amministrazione tutta. Io guardo lo specchio e nel modo che mi è congeniale scrivo quello che vedo.

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Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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