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Roma

Anguillara, insorgono le opposizioni: "l'amministrazione Anselmo rasenta il ridicolo"

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Tempo di lettura 2 minuti"I tagli e risparmi sui servizi sociali non possono ricadere sui diversamente abili"

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Red. Politica


ANGUILLARA (RM) – “Quattro mesi di faide, di regolamenti farraginosi e scopiazzati, di tavoli di lavoro inconsistenti e di impegni elettorali disattesi su trasparenza, riduzione delle indennità sindacale e assessorili, su agibilità delle scuole, sull'assegno di cittadinanza, sull' efficienza della macchina amministrativa e sulla revoca del PRGC. Ora l'Amministrazione Anselmo rasenta il ridicolo incidendo sulla vita dei diversamente abili del Centro Diurno della Cittadella di Anguillara ."  Così tuonano unitariamente tutte le opposizioni di Anguillara rappresentate dai Capi Gruppi Consiliari Pizzigallo, Catarci, Bianchini, Flenghi e dal Presidente di AnguillaraSvolta  Manciuria, all'indomani della riunione convocata dall'Associazione Nuova H Parlante per denunciare pubblicamente le proposte di taglio alle famiglie delle persone diversamente abili coinvolte.

 

“Siamo allibiti – proseguono i Capi Gruppi Consiliari – da tanta insipienza amministrativa nel propinare sotto la voce "rimodulazione di tutti i servizi legati al target disabilità"  una drastica riduzione delle prestazioni comunali alla persona  per due ordini di motivi: vuoi perchè si incide sulla dignità e sulle condizioni dei cittadini diversamenti abili, sia perchè le condizioni economiche e psicologiche delle famiglie hanno già superato il limite di sopportazione. Non possono essere le famiglie  delle persone meno fortunate di noi ed ai margini della vita sociale a fare harakiri oppure sentirsi coinvolte loro malgrado in uno scontro gli uni contro gli altri  per garantirsi le risorse finanziarie destinate ai servizi di assistenza. Piuttosto la Sindaca Anselmo  – concludono i vari componenti delle opposizioni – in coerenza con i fittizi risparmi denunciati sull'accorpamento delle Aree Tecniche, attinga dai 270.000 euro tagliati per garantire quei servizi mai negati dalle precedenti giunte, oppure dia corso pubblicamente alla rinuncia del 30% e della marchetta elettorale sulla figura del portavoce che  rappresenta uno schiaffo ai sacrifici di queste famiglie. Su questi temi rilevanti combatteremo uniti, senza distinzione ideologica o di partito, pur di veder sancito e invariato il sacrosanto diritto di assistenza e dando la nostra massima disponibilità per un sano e costruttivo contributo rivolto ad un’azione amministrativa sulle tematiche sociali che preveda investimenti e non tagli vergognosi ed improponibili ”.