Connect with us

Roma

ANGUILLARA: IL PUBBLICO, IL TERRITORIO E IL CITTADINO

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 4 minuti Titocci: "La Commissione Consigliare ha suddiviso il territorio di Anguillara in diversi quartieri"

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 4 minuti
image_pdfimage_print

di Emanuel Galea

Anguillara Sabazia (RM) – Quarant'anni fa, nell'allora “paese Anguillara”, secondo censimento la popolazione raggiungeva circa 5000 anime. E gli abitanti insistevano maggiormente su appena un quarto dell'intero territorio comunale. I restanti tre quarti erano coperti da campi e terreni incolti. L'allora Giunta comunale era guidata dai compianti primi cittadini Augusto Montori prima e Carlo Stronati poi. Quest'ultimo amministrò la cittadina dal 1982. Tempi in cui bastava sporgersi dalla finestra del loro ufficio per avere una visione di quello che succedeva inad Anguillara. Oggigiorno non è più così. Il paese è cresciuto a vista d'occhio ed è in continua espansione e, per dirla alla Celentano, “Là dove c'era l'erba ora c'è una città, e quella casa in mezzo al verde, ormai, dove sarà?” Quante persone abitano ancora in quella casa e in quella vicina e in quella vicina ancora? Che vita fanno? Che problemi hanno? Il territorio che circonda quelle case, l’ambiente, i servizi, la sicurezza, come sono serviti?  Mille interrogativi che qualsiasi Giunta del 2015 sporgendosi dalla finestra dell'ufficio del sindaco oppure affacciandosi su Piazza del Molo, non potranno trovare risposte per poter deliberare a tal proposito. Nessun amministratore deve illudersi di poter avere un quadro esatto della situazione reale del territorio e nessun amministratore sarà mai in grado di valutare le priorità della cittadinanza affacciandosi come un tempo da una finestra di palazzo Orsini. Proseguendo nel ragionamento appena esposto e ricorrendo ancora al sillogismo con i testi delle canzoni di Adriano Celentano viene in mente : “Soli, è inutile suonare, qui non vi aprirà nessuno, il mondo l'abbiam chiuso fuori con il suo casino”. Allora che fare? Molti strillano i loro commenti sui vari social network e tanti espongono critiche e giudizi al bar, nei supermercati. Ma a cosa serve?

Per cercare di capirne di più e avere delle risposte ai molteplici interrogativi che interessano il territorio di Anguillara ci siamo rivolti a colui che è storicamente l’Ideatore e Coordinatore dei vari Comitati di Quartiere presenti sul territorio. Benedetto Titocci. "Da soli non si è nessuno. Insieme si è una forza. La forza sta nell’unità e l’unità, in questo specifico caso, vuol dire unirsi in un Comitato del proprio Quartiere". Questo in sintesi il sunto del messaggio di Titocci che ha fatto chiarezza ricordando quando il Consiglio Comunale di Anguillara, con delibera n. 25 del 5 Maggio 2008, al Titolo III – Istituti di partecipazioni e diritti dei cittadini, approvò lo Statuto della città. E in virtù di questo Statuto, con Delibera di Consiglio Comunale n. 6 del 23 Aprile 2014 fu approvato il Regolamento dei Comitati di Quartiere. Titocci infine ha citato anche il Consiglio Comunale n. 17 del 22 Maggio 2014 con il quale fu istituita la Commissione Consigliare.

Quest'ultima ha quindi provveduto a suddividere il territorio comunale di Anguillara nei seguenti quartieri:
1 – Centro storico 
2 – Prati della Rena, S. Francesco, S. Stefano
3 – Falconeto, I Grassi
4 – Vigna di Valle, Barattoli, Vignali
5 – Poggio dei Pini, Residenza Claudia   
6 – Boricella, Monti Sabatini, Campo la Noce       
7 – Prato Michele, Colle Biadaro  
8 – Stazione – Campo Marinaro
9 – Colle Sabazio – Ponton dell’Elce

Avremmo voluto pubblicare le piantine relative ad ogni quartiere, per maggior chiarezza ed informazione, ma sono ancora in attesa di approvazione da parte dell'amministrazione comunale. Sembrerebbe, infatti, che esista una mancanza di entusiasmo da parte degli amministratori, oltreche da parte di alcuni residenti, riguardo la formazione di questi quartieri. E ciò troverebbe conferma dal fatto che le piantine tardano ad essere approvate.

Alcuni residenti, precisa Titocci, hanno espresso già la loro scelta costituendosi in comitato. Il Coordinatore fa riferimento ai Comitati di Ponton dell’Elce e Colle Sabazio che funzionano egregiamente. Altri, come Centro Storico e Residenza Claudia, sono in via di definizione e probabilmente prima della fine del 2015, fa sapere Titocci, si saranno costituiti in Comitato.

Sembrerebbe invece mancare un interesse fattivo da parte dei residenti di Campo Marinaro e Colle Biadaro, per i quali il Coordinatore spera di vedere presto dei segnali. "Non si può credere che in questi quartieri – dice Titocci – non ci siano persone interessate ad organizzare un gruppo di coordinatori, nucleo importante per la nascita del comitato. Eventuali persone – prosegue Titocci – motivate possono chiedermi direttamente – conclude il Coordinatore ed ideatore dei Comitati – informazioni in merito".

Per quanto riguarda i restanti quartieri da istituire, basterebbe una persona motivata, tanto per iniziare, che sappia raccogliere intorno a sé altre persone, e dare quindi il via. Allo scopo Benedetto Titocci fa sapere di essere reperibile tramite la segreteria del Comune di Anguillara.  

Riguardo le varie competenze dei comitati di quartiere, il Coordinatore ha poi illustrato i molteplici lati positivi: La finalità principale del Comitato è la partecipazione del cittadino alla scelta dell’amministrazione sulle varie tematiche che determinino la qualità della vita di tutti. Essendo il Comitato apartitico, senza restrizione o suggestione alcuna, si possano affrontare tutte le eventuali problematiche afferenti alla responsabilità decisionale di Giunta e Consiglio comunale. Una competenza importante del Comitato di quartiere è quella di poter promuovere iniziative rivolte allo sviluppo culturale, alle istituzioni scolastiche, all'assistenza per i soggetti più deboli. Vigilare sulla tutela dell’ambiente, il verde e gli impianti sportivi del quartiere di competenza. Suggerire e vigilare il riutilizzo degli spazi e dei luoghi di possibile interesse collettivo.  Trasferire al Consiglio Comunale i problemi relativi la sicurezza, il trasporto, l'abusivismo. Vegliare sulle politiche di sviluppo, sulle delibere messe in atto dalla Giunta comunale, sulle determinazioni di spesa del Comune.

Concludendo Benedetto Titocci crede veramente nella “missione dei quartieri” e si sta spendendo per vederli nascere. Non vorremmo sbagliare, eventualmente non ci dispiacerebbe essere corretti. Ma sembra che il Sindaco di Anguillara, Francesco Pizzorno, parlando dei quartieri, ebbe a definire, meglio di chiunque altro, in due parole, quello che potrebbero diventare i suddetti, una volta organizzati, formati e funzionanti. L’insieme dei loro presidenti, diceva il primo cittadino, potrebbe diventare la “Seconda Camera Consiliare”.

Anche se la loro fosse una funzione solo consultiva, rimarrà sempre un sogno. Sta quindi ad ognuno farlo avverare.

Continua a leggere
Commenta l'articolo

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

Continua a leggere

Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

Continua a leggere

Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti